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Uber

Come cambierà (forse) Uber

Idee e sfide annunciate da Dara Khosrowshahi, amministratore delegato del gruppo Uber

Uber si sta trasformando. Parola di Dara Khosrowshahi, amministratore delegato dell’azienda da un anno, con l’impegno di far ripartire gli affari ma anche (e soprattutto) ripulire l’immagine della start up, dopo le accuse di molestie sessuali che hanno travolto il co-fondatore Travis Kalanick (costrettoa dimettersi da Ceo) e i vari scandali su organizzazione del lavoro e razzismo.

“È solo il primo anno. Per me alla guida di Uber è solo l’inizio del viaggio”, ha raccontato Dara Khosrowshahi in una intervista al Sole 24 Ore.

UNA CRESCITA “GIUSTA”

“Uber deve crescere nel modo giusto. Non è solo importante l’aumento del fatturato. Ma anche la reputazione”, ha spiegato Dara Khosrowshahi, che in questi mesi è stato impegnato a cambiare la “cultura aziendale da Game of Thrones”, come qualcuno ha definito la gestione Kalanick.

“Nel mio primo anno come ceo una delle prime cose che ho cercato di fare è ricreare la cultura aziendale di Uber. Capire quello che è davvero importante per noi. Ho chiesto a tutti i dipendenti: che cosa volete che Uber rappresenti? La conclusione condivisa è che l’azienda faccia le cose giuste per crescere”, ha affermato l’ad di Uber. “Noi siamo e dobbiamo continuare a essere la società leader nel mondo per la mobilità condivisa. In termini di innovazione, di servizio e anche di brand awareness e reputazione. Le nuove modalità sulla sicurezza fanno parte di questa nuova strategia per crescere meglio”.

NON SOLO IMMAGINE

Ma il compito che è chiamato a svolgere Khosrowshahi va ben oltre della pulizia dell’immagine della società: portare Uber a produrre utili e piazzare la società a Wall Street.

L’Ipo, che inizialmente si vocifera dovesse arrivare entro il 2018, potrebbe avvenire nel 2019 e potrebbe essere il maggiore collocamento azionario di sempre: grazie all’ultima partnership siglata con Toyota, la società ha incassato 500 milioni di dollari ed ora vale 76 miliardi di dollari. Sarà il nuov chief financial officer Nelson J. Chai (ex executive di Merrill Lynch a seguirà da vicino tutto il processo per la quotazione.

REDDITIVITA’ E CRESCITA: SERVE UN NUOVO EQUILIBRIO

E ancora. Se è vero che Uber vede, negli ultimi tempi, aumentare il suo fatturato, è anche vero che la società ha ancora tutti i bilanci in rosso a causa di ingenti perdite. I numeri parlano chiaro: il passaivo di Uber, nel secondo trimestre 2018, è stato pari a 891 milioni di dollari, in calo rispetto agli 1,1 miliardi dello scorso anno.

“Penso che il vero compromesso sarà tra redditività e crescita, specialmente come società quotata”, ha detto di recente Khosrowshahi.

SICUREZZA E INNOVAZIONE

“Come Uber vogliamo diventare la piattaforma per i trasporti più sicura del pianeta. E diventare lo standard di servizio per gli altri player”, ha spiegato Khosrowshahi al Sole 24 ore. “Credo – conclude il manager di origine iraniana – nei processi, nelle persone e nella tecnologia. Continuiamo ad innovare. Alcune cose le vedete già. Altre, che vedrete tra un po’ di tempo, sono il genere di cose per cui vi verrà da dire: ‘No, non ci credo che riuscite a fare questo’”.

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