Un nuovo maxi richiamo da un milione di veicoli travolge i marchi Toyota e Lexus: quest’ultimo in Europa è probabilmente meno noto e costituisce soprattutto in Oriente e negli Usa il portafogli premium della Casa nipponica.
Solo a settembre un potenziale difetto al quadro strumenti aveva riguardato 900 mila vetture, tra cui C-Hr, Corolla, Corolla Cross, Highlander, Rav4 e Rav4 Phev, Yaris e GR Yaris, Yaris Cross, oltre a Lexus Lbx e Lm, prodotte tra il 3 ottobre 2022 e il 22 aprile 2025. Ora il possibile vizio riguarda un quantitativo di auto più o meno simile e interessa la telecamera posteriore.
I MOTIVI DEL MAXI RICHIAMO DI TOYOTA E LEXUS
Da quanto si apprende dalle informazioni diramate dalla Nhtsa statunitense, l’agenzia federale preposta alla sicurezza di chi guida, l’immagine della retrocamera visualizzata sullo schermo che assiste il conducente potrebbe bloccarsi, fornendo di fatto informazioni falsate e pregiudicando le manovre in fase di parcheggio.
I MODELLI INTERESSATI
Coinvolti globalmente 1.024.407 di veicoli, tutti dotati del sistema Panoramic View Monitor. La lista diffusa dai costruttori è lunga è va dalla Camry, alla Crown, passando per la Prius, la Rav4 e il nuovo Land Cruiser. Sul fronte Lexus interessati i modelli della Rx, la Tx e la Lc.
Sarebbe coinvolta pure la Subaru Solterra, auto gemella della bZ4X di Toyota. Sia Lexus sia Toyota avvieranno la campagna di richiamo a dicembre inoltrando le comunicazioni ai propri clienti.
Rispetto al richiamo settembrino dove, almeno per i modelli C-Hr e Rav4 ibridi plug-in era stato previsto un controllo per stabilire se fosse necessario sostituire l’intero combinato strumenti, qui per risolvere il bug di sistema basterà aggiornare il firmware della vettura che però dovrà comunque essere scaricato dalle officine autorizzate.







