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Tutti i marchingegni societari del gruppo Toyota

Toyota Motor e Toyoda Fudosan hanno messo sul piatto un’offerta per un valore equivalente a 33 miliardi di dollari (quasi 29 miliardi di euro) per acquisire Toyota Industries e di toglierla dalla Borsa. Tutti i dettagli

Rivoluzione societarie nel gruppo Toyota con effetti finanziari controversi visti i valori di Borsa.

Tutti i dettagli.

PROFUMO DI OPA IN CASA TOYOTA

Toyota Motor ha lanciato un’Opa finalizzata al delisting su Toyota Industries, l’azienda da cui è nato il gruppo automobilistico di cui è uno dei principali fornitori. La Casa automobilistica ha fissato il prezzo a 16.300 yen (circa 100 euro) per azione, a sconto dell’11% rispetto al prezzo di chiusura odierno di 18.400 yen.

CHE COSA HA DECISO IL GRUPPO TOYOTA

Toyota Motor e Toyoda Fudosan, società immobiliare meno nota a queste latitudini collegata alla famiglia fondatrice del principale costruttore automobilistico nipponico nonché marchio numero uno al mondo per volumi, hanno messo sul tavolo 29 miliardi di euro per acquisire il 100% di Toyota Industries, secondo quanto ha anticipato la testata Nikkei.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

L’offerta pubblica di acquisto, che prevede un prezzo di 16.300 yen per azione, sarà effettuata tramite una nuova holding nella nella quale investiranno 180 miliardi di yen Fudosan, 700 miliardi Motor e un miliardo Akio Toyoda, presidente di quest’ultima e nipote del fondatore Kiichirō Toyoda.

L’operazione è evidentemente finalizzata a rafforzare la presa della famiglia Toyoda sull’intero gruppo giapponese nelle sue numerose diramazioni (Toyota Industries continua a produrre come in origine anche telai tessili, carrelli elevatori oltre a componenti per auto). Fondata nel 1926 da Sakichi Toyoda aveva inizialmente al proprio interno Toyota Motor, scorporata nel 1937.

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Ramificazioni di T. Industries sono presenti anche in Italia, nel Bolognese e nel Ferrarese (Toyota Material Handling Manufacturing Italy), sotto il cappello di Toyota Material Handling che fa parte di T. Industries Corporation, suddivisa a sua volta in International, Nord America, Cina e Giappone attraverso le quali il gruppo nipponico opera complessivamente in cinque regioni mondiali.

L’INTRECCIO AZIONARIO

L’intreccio a livello di partecipazioni è ugualmente intricato: T. Motor detiene attualmente il 24% della casa madre, a sua volta titolare del 9% del costruttore d’auto. Anche gli altri marchi nel portafoglio, quali Aisin (produce motori, trasmissioni, carrozzerie e telai, aftermarket e altre parti automobilistiche), Denso (sistemi integrati) e T. Tsusho hanno partecipazioni in Toyota Industries: le tre società aderiranno all’offerta e, al contempo, acquisiranno le loro azioni in mano alla stessa T. Industries.

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