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Archer Aviation

Tutti gli svolazzi di Fca e Archer sui taxi volanti

Fatti, soci e segreti di Archer Aviation, la nuova alleata di Fca (che entra nel mercato dei taxi volanti)

 

Fca prova a spiccare il volo con la californiana Archer Aviation. La casa automobilistica italo-americana, in procinto di finalizzare le nozze con la francese Psa, ha appena siglato un accordo con Archer per lo sviluppo di taxi a decollo verticale.

Il primo prototipo dovrebbe essere pronto nel 2021. Tutti i dettagli.

ARCHER AVIATION

Partiamo dal partner. La start-up californiana è a lavoro per la realizzazione di un taxi volante, ovvero di un “aereo alato pilotato in grado di trasportare quattro passeggeri a 60 miglia a velocità fino a 150 mph, con rotori che si inclinano verso l’alto per consentirgli di decollare come un elicottero e ruotare in avanti per volare come un aeroplano”, racconta Forbes.

I FONDATORI

A fondare l’azienda innovativa, con sede a Palo Alto, sono stati Brett Adcock e Adam Goldstein, due “uomini di Wall street”, scrive Forbes. Laureati all’Università della Florida, i due hanno iniziato a lavorare insieme presso l’hedge fund Cedar Hill Capital Partners.

Dopo aver intascato 100 milioni di dollari, nel 2018, dalla vendita di Vettery, piattaforma di recruiting online, hanno ideato e fondato Archer Aviation, di cui sono co-ceo.

I FINANZIATORI DI ARCHER AVIATION

A finanziare la startup di Palo Alto, oltre ai due fondatori, c’è  Marc Lore, presidente e amministratore delegato di Walmart U.S. e-commerce. Sconosciuta la somma versata da Lore (anche se alcuni dipendenti parlano di un investitore miliardario), certo è che non è stato il solo ad investire nella società: “Marc ha raccolto molto capitale dai family office e da persone benestanti con un interesse per la tecnologia”, afferma Goldstein a Forbes. Soldi, spiega il ceo, che hanno permesso di assumere un numero importante di ingegneri da società come Wisk, Joby, Airbus.

L’ACCORDO CON FCA

Ma torniamo all’accordo. Grazie all’intesa, se Fca entra a pieno titolo nella corsa al taxi volante, Archer Aviation potrà contare sulla catena di fornitori di Fca, per abbassare i costi di produzione.

Non solo. Da Fca, la startup americana potrà prendere tutta l’esperienza in design, ingegneria e materiali, accelerando la commercializzazione dei velivoli (fissata al 2023).

UN MERCATO IMPORTANTE

Fca, invece, fa il suo ingresso in un mercato che promette bene. Secondo uno studio di Morgan Stanley Research, infatti, il settore dei taxi volanti dovrebbe continuare a maturare nel corso di questo decennio, arrivando a valere 1,5 trilioni a livello globale entro il 2040.

In partita, oltre ad Fca e Archer, ci sono grandi marchi come Toyota, Uber, Hyundai, Airbus e Boeing.

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