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Stellantis Stabilimenti Dismissioni Impianti

Tutte le svendite di Stellantis

Le operazioni di risparmio di Stellantis passano anche dalla vendita di impianti e stabilimenti in tutta Europa, Italia inclusa

Se tutti i giornali parlano della inaugurazione in pompa magna del primo hub di economia circolare di Stellantis, in quel di Mirafiori, gestito dalla divisione SUSTAINera, alla cui inaugurazione hanno presenziato sia presidente del gruppo, John Elkann, sia l’amministratore delegato Carlos Tavares, si parla assai meno del fatto che il Gruppo che racchiude sotto un unico vessillo 14 marchi europei e americani sta proseguendo con una imponente opera di dismissione degli impianti, in un’ottica di riordino delle proprietà e, naturalmente, ottimizzazione delle spese.

ANNUNCI FINITI SU IMMOBILIARE.IT

Il solo caso ad avere avuto una eco mediatica ha riguardato l’annuncio della messa in vendita del sito di Grugliasco, anche noto come complesso produttivo ex Bertone, acquisito nel 2009 da Fca per avviare la produzione dei modelli Maserati, il cui annuncio è stato pubblicato sul sito immobiliare.it. “Lo stabilimento – si legge nell’avviso di vendita – si presenta in buone condizioni manutentive a seguito di recenti e rilevanti interventi di ristrutturazione, ed attualmente ospita parte della linea di produzione della Carrozzeria Maserati, la cui dismissione verrà conclusa entro la fine del 2023”.

LA DISMISSIONE DELLO STABILIMENTO DEL TRIDENTE

Lo stabilimento, costruito nel 1959 dalla Bertone, la storica carrozzeria italiana fondata a Torino, nel 2009 venne acquistato dalla Fiat Chrysler di Sergio Marchionne per produrre le Maserati Ghibli e Quattroporte e arrivò a impiegare 1.400 lavoratori.

Nel 2022, sottolineano dall’amministrazione cittadina, “arrivò il taglio deciso dall’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, che sta riorganizzando tutti gli spazi Stellantis e mesi fa aveva annunciato che avrebbe venduto proprio la struttura di corso Allamano, entro il 2024, mentre i duecento lavoratori rimasti saranno trasferiti a Mirafiori.”

I TENTATIVI PRECEDENTI

Non è la prima volta che Stellantis prova a sbarazzarsene. Negli ultimi due anni, ricordano sul sito del Comune di Grugliasco, il Gruppo prima ha sperato prima di venderlo a produttori cinesi, quindi agli italiani di Dr Motors, “senza però concludersi in nulla di fatto”. Adesso verrà svuotata entro fine anno, pronta per essere venduta al miglior offerente. Il prezzo dell’area di corso Allamano divisa in quattro lotti che si estende per 205 mila mq, di cui 100 mila a uso produttivo, è su richiesta.

L’ALTOLA’ DELLA GIUNTA

Preoccupato il primo cittadino. «Lo stabilimento – ha affermato infatti il sindaco di Grugliasco, Emanuele Gaito – deve restare un’area industriale. Il Comune non ha nessuna intenzione di modificare la destinazione d’uso. Come abbiamo semrpe detto, siamo fermamemte decisi a salvaguardare l’indirizzo originario di quell’area. Ci auguriamo che la fabbrica resti nel settore automotive – conclude il sindaco Gaito, ma in ogni caso in quello stabilimento potranno insediarsi solo aziende che producono».

A RIVALTA SE NE VA UN ALTRO PEZZO DI STORIA DELL’AUTO ITALIANA

Dopo alcuni giorni anche la palazzina Mopar di Rivalta un tempo dedicata alla progettazione delle vetture prodotte nell’impianto, come la Uno, la Lancia Delta e la 128, è finita in vendita, per sei milioni di euro. Lo si è scoperto per via degli annunci pubblicati su due piattaforme online, Idealista e Immobiliare.it: «Adiacente il complesso Stellantis di Rivalta, proponiamo in vendita palazzina uffici di nuova realizzazione, terminata nel 2020 e mai utilizzata. La palazzina è perfettamente pronta all’uso, interamente cablata e completa di impianti», si legge. Lo stabilimento di Rivalta era stato chiuso nel 2002 è recuperato in piena pandemia, nel 2020, come centro logistico del gruppo(47.000 tonnellate di ricambi e accessori forniti a supporto di oltre 7.000 dealer), impiegando quasi mille persone.

GLI ALTRI STABILIMENTI STELLANTIS IN VENDITA

A Torino sono già stati venduti gli uffici del Lingotto, mentre a Cassino risulta in vendita una vecchia palazzina direzionale. Ma il Gruppo, è ben noto, ricomprendendo 14 marchi tra cui Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, Fiat, Lancia, Maserati, Opel e Peugeot, ha sedi e impianti un po’ ovunque: in Francia gli interventi al momento risultano minimi, essendo stati alienati 42 ettari di terreno nell’area meridionale della fabbrica della Peugeot a Sochaux.

Conclusa nelle ultime ore la vendita di parte dell’enorme complesso produttivo della Opel a Rüsselsheim, nel Land tedesco dell’Assia. Il compratore è Vgp, società belga specializzata nella gestione di immobili logistici e industriali. La compravendita ha riguardato tre lotti di terreno con una superficie totale di oltre 700 mila metri quadrati a 30 minuti da Francoforte che dovrebbero includere la Adam Opel Haus, un tempo sede centrale della Casa tedesca. Negli Stati Uniti secondo fonti di stampa potrebbero essere vendute 18 strutture, tra cui la sede storica della Chrysler ad Auburn Hills.

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