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Tutte le pene confindustriali di Palenzona (sostituito da Borgomeo in Assaeroporti)

Carlo Borgomeo è il nuovo presidente di Assaeroporti. Sostituisce Francesco Palenzona, che lascia in queste ore anche Aiscat per dissidi confindustriali

 

Carlo Borgomeo, nuovo presidente di Assaeroporti, è chiamato ad assolvere un doppio compito, non proprio semplice: risollevare il settore aeroportuale, il cui scenario non è proprio roseo, e convincere chi non lo ha votato per la nuova carica che è la persona giusta per farlo.

Borgomeo sostituirà Fabrizio Palenzona, che è stato in carica per 8 anni alla presidenza dell’associazione confindustriale che riunisce e rappresenta le società che gestiscono gli scali aeroportuali.

LA NOMINA

Con 8 voti favorevoli su 15, e 7 astenuti, Carlo Borgomeo è stato eletto nuovo presidente di Assoeroporti. Quella dell’attuale presidente di Gesac, la società che gestisce gli scali di Napoli, era l’unica candidatura da esaminare, anche se nei giorni scorsi era circolato anche il nome di Angelo Piazza, avvocato, già ministro socialista, ora nel cda del gruppo Save (aeroporto di Venezia)

La nomina sarà ratificata dall’assemblea che sarà convocata per fine giugno.

BORGOMEO SPONSORIZZATO DA F2I

Il nome di Borgomeo è stato sponsorizzato da F2i, fondo guidato da Renato Ravanelli, azionista di Sea Milano, Sagat Torino e della Gesac Napoli. A volere la riconferma di Fabrizio Palenzona, invece, era Aeroporti di Roma (gruppo Atlantia)

Quel che è certo, è che seppur la nomina c’è stata, la divisione interna dell’associazione è evidente e la questione non è ancora “sanata”, scrive MF-Milano Finanza. Il mese successivo potrebbe essere utile per “trovare una posizione conciliante e condivisa tra gli associati, mentre i più agguerriti (e da quanto risulta ce ne sarebbero ancora) continuano ad ipotizzare che serva un gesto forte per scuotere il settore”.

LA CRISI DEL SETTORE

Settore che, complice il Covid-19 e le innumerevoli restrizioni, è senza subbio in crisi. I passeggeri transitati negli aeroporti italiani ad aprile, secondo i dati rilasciati da Assaeroporti, sono stati poco meno di 2 milioni, con un calo dell’87% rispetto al 2019. Nei primi 4 mesi del 2021, invece, i passeggeri sono stati circa 6,68 milioni, con un -74% rispetto allo stesso periodo del 2020 e -87,5% rispetto al periodo gennaio-aprile 2019. Anche i movimenti di aeromobili segnano un crollo: -68% rispetto al 2019, e -69,8% nei primi 4 mesi, sul 2019 e -47,2% sul 2020.

CHI E’ CARLO BORGOMEO

Carlo Borgomeo è un manager di formazione giuridico-finanziaria. Attualmente è Presidente GE.S.A.C. S.p.A., Gestione Servizi Aeroporti Campani. Presidente della Fondazione Con Il Sud dal 2009 e di “Con i Bambini” Impresa sociale, incaricata di attuare gli interventi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Vicino in passato alla sinistra Dc, Borgomeo è stato ricercatore al Censis, sindacalista della Cisl, presidente della Società per l’imprenditorialità giovanile (1986-1999), amministratore delegato di Sviluppo Italia (ai vertici con l’economista prodiano Patrizio Bianchi, ora ministro dell’Istruzione, su cui il quotidiano il Giornale agli inizi degli anni Duemila concentrò approfondimenti molto critici), poi della Società di Trasformazione urbana di Bagnoli (2002-2007).

PALENZONA LASCIA PURE AISCAT

Oltre a dover lasciare la presidenza di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona, in queste ore, si è dimesso dall’Aiscat, l’associazione confindustriale che raggruppa 24 tra concessionari autostradali e di trafori, di cui era presidente dal 2003.

Tutto parte, scrive Tag43, dalle osservazioni del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che “ha eccepito sul fatto che Palenzona fosse presidente da più mandati, contrariamente alla norma generale che ne prevede due. Norma che peraltro non era ancora stata recepita dallo statuto di Aiscat”.

“Da rimarcare – sottolinea il quotidiano on line fondato da Paolo Madron – il suo ruolo nelle ultime vicende che caratterizzarono la gestione di Mediobanca, di cui fu nel cda dal 2001 al 2003, targata Vincenzo Maranghi. Fu lui a gestire la transizione che portò all’uscita del delfino di Cuccia e alla contemporanea promozione ai vertici di due banchieri della casa come Renato Pagliaro e Alberto Nagel. Ultimamente, sempre rispettando il basso profilo che però non gli impedisce di essere molto attivo dietro le quinte, Palenzona ha avuto un peso importante nella scelta di nuovo amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel. E di recente lo si segnala molto attivo in area torinese dove segue attentamente le vicende della Compagnia di San Paolo, ovvero la fondazione bancaria grande azionista di Intesa Sanpaolo”.

D’altronde le diversità di vedute fra Bonomi e Palenzona era palese da tempo anche sulla vicenda degli aiuti statali (qui la ricostruzione di Start Magazine).

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