Stellantis ha creato una war room, cioè una sorta di unità di crisi temporanea, dedicata al monitoraggio delle forniture di microchip per automobili: le tensioni tra i Paesi Bassi e la Cina su Nexperia – l’azienda di microchip controllata da una società cinese di cui il governo olandese ha assunto il controllo lo scorso 30 settembre, ufficialmente per prevenire possibili trasferimenti di tecnologie – potrebbero infatti lasciare la casa automobilistica italo-francese, e le sue rivali, senza i componenti necessari alla produzione.
L’IMPORTANZA DEI MICROCHIP DI NEXPERIA
“Stiamo monitorando giorno per giorno la situazione dei chip da Nexperia”, ha detto l’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa.
I semiconduttori realizzati da Nexperia non sono particolarmente sofisticati ma sono fondamentali per la produzione di veicoli – servono, ad esempio, a far funzionare gli interruttori o i comandi del volante -, e ogni singola vettura può contenerne centinaia. La manifattura della maggior parte dei chip di Nexperia si svolge in Europa, ma la fase finale di confezionamento avviene in Cina: per questo motivo, il divieto di esportazione imposto da Pechino in risposta all’estromissione della società madre Wingtech da parte del governo olandese ha allarmato il settore automotive del Vecchio continente.
LA SITUAZIONE PER LE CASE AUTOMOBILISTICHE
Volkswagen ha già fatto sapere di non poter escludere delle interruzioni alla produzione nel breve periodo, proprio a causa delle difficoltà di accesso ai microchip. Stellantis non ha rilasciato dichiarazioni simili, però Filosa ha detto che la crisi di Nexperia è “una questione globale che riguarda l’intero settore” e che la gestione della situazione avviene giorno per giorno.
Il gruppo tedesco Mercedes-Benz ha dichiarato di stare osservando attentamente gli sviluppi del caso Nexperia e di essersi assicurata scorte sufficienti per il breve termine.
La Vda, l’associazione dell’industria automobilistica tedesca – la Germania è il paese dell’Unione europea che produce ed esporta più vetture, e dunque quello maggiormente esposto – ha invitato i governi a “trovare soluzioni veloci e pragmatiche” perché la situazione attuale “potrebbe portare a significative limitazioni alla produzione nel prossimo futuro, ed eventualmente anche a sospensioni della produzione se l’interruzione nelle forniture dei microchip di Nexperia non verrà risolta a breve termine”.







