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Stellantis, tutto sul richiamo di Fiat 600, Grande Panda e Alfa Romeo Junior

Un allentamento di un raccordo in cui passa il carburante potrebbe comportare al rischio di incendio: per questo Stellantis ha avviato una campagna di richiamo per 756.916 veicoli: nell'elenco Lancia, Fiat, Alfa Romeo, Peugeot, Citroen, DS e Opel

Dopo i problemi del motore PureTech (montato, tra le varie vetture, sull’Alfa Junior), Stellantis ha un nuovo grattacapo che l’ha costretta a procedere col richiamo di oltre 750mila auto, dalle Fiat 600 alla Grande Panda passando per la già citata Alfa Romeo Junior fino alla Lancia Ypsilon per fermarci alle italiane. Ma andiamo con ordine.

IL PROBLEMA

Secondo quanto riportato dai media tedeschi, dai controlli sarebbe emerso che la coppia di serraggio risulterebbe insufficiente per alcuni dadi presenti sul tubo ad alta pressione che collega la pompa al rail dell’iniezione, con la conseguente possibilità che si verifichi perciò una perdita di carburante che, finendo su elementi caldi del propulsore, potrebbe anche causare un principio d’incendio.

Sarebbero state raccolte undici segnalazioni in tal senso, secondo i dati che si fermano al 17 giugno scorso. Da qui la decisione di un richiamo dei modelli Stellantis che potrebbero presentare un simile vizio nelle officine autorizzate per verificare il corretto serraggio dei collegamenti fra la linea ad alta pressione e il rail del carburante in modo da scongiurare eventuali fuoriuscite della benzina dal raccordo.

I MODELLI INTERESSATI DAL RICHIAMO STELLANTIS

Molteplici i modelli Stellantis interessati dal richiamo. Sul fronte dei marchi italiani come detto tale vizio potrebbe verificarsi sulle Fiat 600 e sulle Grande Panda prodotte fra il 9 febbraio 2024 e il 17 maggio 2025. Come pure sulle Alfa Romeo Junior (11 luglio 2024 – 22 aprile 2025) con 19.034 unità complessive e sulle Lancia Ypsilon (18 marzo 2024 – 22 aprile 2025) con 12.016 auto.

Ma la lista è assai più variegata e ricomprende molti dei marchi che il Gruppo italo-francese ha nel portafogli: Peugeot 208, 2008, 308, 3008, 408 e 5008 prodotti nel periodo 26 ottobre 2022 – 24 aprile 2025. Complessivamente sarebbero 370.468. Restando in Francia troviamo le Citroen C3, C4, C4X, C5, C5 Aircross, C5X e Basalt prodotte nel periodo 27 ottobre 2022 – 21 maggio 2025. Ben 162.880 vetture. L’elenco delle vetture d’Oltralpe si conclude con le DS3 e DS4 (27 ottobre 2022 – 13 maggio 2025): in questo caso si tratta di 8.936 coinvolte

Spostandosi tra i marchi tedeschi si trovano le Opel Astra, Frontera, Grandland V2, Grandland X e Mokka prodotte fra il 4 novembre 2022 e il 24 aprile 2025. Si parla in tal caso di 138.445 auto. Per verificare se la propria vettura è oggetto di questo richiamo sarà sufficiente consultare le pagine web dei produttori dedicati ai richiami inserendo il Vin del proprio veicolo.

L’ULTIMO RICHIAMO A LUGLIO

Per quanto riguarda gli ultimi richiami che hanno interessato marchi del Gruppo, dopo le 441 mila vetture vetture richiamate in Francia ancora per la presenza degli airbag Takata, era stata la volta, lo scorso luglio, di 930.700 auto diesel prodotte tra il 2017 e il 2023. Si trattava di modelli Peugeot, Citroën, Opel e DS equipaggiati con il motore 1.5 Blue HDi costretti al ritorno nelle autofficine per via di un possibile difetto che potrebbe manifestarsi alla catena della distribuzione.

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