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Tavares

Stellantis si prepara a dire bye bye al Regno Unito?

Stellantis avverte il parlamento britannico: se gli accordi post-Brexit non cambiano, la produzione di auto elettriche nel Regno Unito è a rischio. Tutti i dettagli.

La casa automobilistica nederlandese Stellantis ha mandato un messaggio di allarme al parlamento britannico: rivedete le regole commerciali di Brexit, oppure alcune operazioni nel paese chiuderanno.

Stellantis è il quarto maggiore produttore di automobili al mondo. Fa riferimento a Exor, la holding guidata da John Elkann, che ne è la maggiore investitrice con una quota del 14,4 per cento.

L’AVVERTIMENTO DI STELLANTIS AL REGNO UNITO

In un documento presentato al Parlamento britannico nell’ambito di un’indagine sulla produzione di veicoli elettrici, Stellantis afferma che se le regole commerciali di Brexit non verranno rinegoziate per evitare l’imposizione di dazi alle esportazioni di auto elettriche dal Regno Unito all’Unione europea, potrebbe dover chiudere parte delle sue attività del paese: ne risentirebbe l’occupazione e l’intera industria automobilistica britannica.

“Se i costi di produzione dei veicoli elettrici nel Regno Unito si faranno non competitivi e non sostenibili, le attività chiuderanno”, scrive l’azienda nella sua relazione alla commissione BEIS (quella dedicata all’energia e alla strategia industriale) del parlamento britannico.

Associated Press ha scritto che i dirigenti di Stellantis si sono riuniti con Kemi Badenoch, segretaria per gli Affari economici e sostenitrice di Brexit, per discutere dei loro timori.

LA PRESENZA BRITANNICA DI STELLANTIS

Oltre a quello italiano FIAT e quello francese Peugeot, tra gli altri, Stellantis è proprietaria anche del marchio automobilistico inglese Vauxhall e possiede due grandi stabilimenti nel paese, uno a Luton e l’altro a Ellesmere Port. Conta all’incirca cinquemila dipendenti nel Regno Unito e sta lavorando all’elettrificazione della sua offerta di veicoli.

Due anni fa l’azienda aveva annunciato un investimento da 100 milioni di sterline a Ellesmere Port per riconvertire il sito alla produzione di auto elettriche.

COSA PREVEDE BREXIT PER LE AUTO ELETTRICHE

L’attuale accordo su Brexit prevede che il 45 per cento del valore totale di un veicolo elettrico venduto nell’Unione europea deve provenire o dall’Unione o dal Regno Unito. Ma il trattato di libero scambio tra Bruxelles e Londra contiene delle regole di origine più stringenti che alzano quella soglia dal 45 al 65 per cento al 2024.

Di conseguenza, le auto elettriche di Stellantis potrebbero venire appesantite da un dazio del 10 per cento. Per questo l’azienda sta chiedendo alle autorità britanniche di mantenere le regole attuali fino al 2027.

STELLANTIS HA PROBLEMI CON LE BATTERIE

Stellantis, infatti, non possiede al momento la capacità per produrre da sé le batterie da montare sui propri veicoli elettrici e deve affidarsi alle importazioni dall’Asia e dall’Europa. Le nuove regole commerciali causerebbero un aumento dei costi della logistica, rendendo di conseguenza il Regno Unito un luogo meno conveniente per la manifattura di auto. Stellantis cita gli esempi recenti di BMW e di Honda, che proprio a causa di Brexit hanno spostato le loro attività in Cina e negli Stati Uniti.

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