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Stellantis Melfi

Stellantis, altri ammortizzatori sociali per Melfi

A Melfi contratto solidarietà in deroga di un anno siglato al ministero del Lavoro. Si parte dal 7 agosto   Ammortizzatore sociale per i 6200 dipendenti di Stellantis a Melfi. È stato siglato ieri al Ministero del Lavoro “l’accordo che prevede, a partire dal 7 agosto prossimo, un contratto di solidarietà in deroga della durata…

 

Ammortizzatore sociale per i 6200 dipendenti di Stellantis a Melfi.

È stato siglato ieri al Ministero del Lavoro “l’accordo che prevede, a partire dal 7 agosto prossimo, un contratto di solidarietà in deroga della durata di un anno per lo stabilimento di Stellantis di Melfi”.

Lo hanno annunciato, in una nota congiunta, Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcfr, specificando che “si utilizza quindi una modifica del testo originario del jobs act, fortemente voluta dal sindacato, che consente di andare oltre il limite di tre anni” per l’utilizzo di ammortizzatori sociali.

A Melfi Stellantis, nata a gennaio 2021 dalla fusione di Fca e Psa, produce modelli Jeep Renegade e Compass e il SUV compatto Fiat 500X. Si tratta di una delle più grandi strutture di assemblaggio del gruppo in Italia ma da tempo ha problemi operativi per carenza di microchip.

La casa automobilistica, inoltre, ha riconfermato il piano industriale definito nell’accordo del 25 giugno 2021 che prevede la produzione nel sito lucano, a partire dal 2024, di quattro vetture full electric, spiegano i sindacati.

Tutti i dettagli.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

L’accordo, rinnovato fino al 7 agosto 2023, prevede un tetto massimo del 75% dell’orario di lavoro medio. Arrivano garanzie su investimenti per realizzare la nuova piattaforma – STLA Medium – per la produzione dei modelli elettrici allo stabilimento di Melfi e soprattutto tutele per accompagnare i dipendenti alla transizione all’elettrico.

In particolare, è confermato impegno per la maturazione dei ratei e degli istituti indiretti anche in caso di fermo totale.

“Abbiamo di nuovo ottenuto la garanzia a maturazione dei ratei degli istituti indiretti per tutti i lavoratori durante il periodo coperto dall’ammortizzatore sociale anche nei momenti di fermo totale, una rotazione equa in base alla fungibilità delle mansioni, una verifica mensile dell’andamento del piano e si prevede la possibilità di un percorso formativo durante la cassa integrazione” sottolineano i sindacati.

COME PROCEDE LA PRODUZIONE

Lo stabilimento di Melfi, dove vengono prodotti i modelli Renegade e Compass Jeep e il suv compatto Fiat 500X, ha subito negli ultimi mesi diversi stop alla produzione a causa della mancanza di microchip.

Il mese di giugno ha segnato un trend negativo con appena 7 giorni di attività, confermato anche a luglio. La produzione è ripartita ma è già programmato un fermo dalle 6 alle 22 di sabato 23. Dunque “ancora un anno a scartamento ridotto, con volumi in calo del 17% sul 2021 e del 38% sul 2019, con 161 turni di lavoro da gennaio a giugno persi per mancanza di componenti elettronici e semiconduttori” sottolinea il Sole 24 Ore.

NESSUN ESUBERO STRUTTURALE

Stellantis ha anche confermato che lo stabilimento non ha esuberi strutturali, “bensì legati alla nota crisi di approvvigionamento dei semiconduttori”, si legge nella nota. “A Melfi dal 2021 c’è stata una riduzione di 800 addetti grazie ad accordi sulle uscite incentivate” ricorda il quotidiano confindustriale.

LE RICHIESTE DEI SINDACATI

Infine, i sindacati chiedono “un piano di supporto all’automotive da parte del governo che aiuti l’intera filiera produttiva ad affrontare la difficile congiuntura e il processo di transizione. La maggiore sofferenza – concludono – oggi è vissuta proprio dall’indotto stretto fra crisi degli approvvigionamenti, difficili rapporti con Stellantis e transizione energetica”.

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