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Low Cost

Perché Renault e Volkswagen scelgono l’India per le auto elettriche

La saturazione del mercato cinese e gli incentivi del governo indiano sembrano attrarre le Case occidentali nel subcontinente asiatico. L'India sarà forse la culla dell'auto elettrica low cost che nessuno è ancora riuscito a realizzare?

L’elettrica low cost. Non c’è Casa automobilistica occidentale che non provi a perseguire questo obiettivo. Ma nessuna finora sembra esserci arrivata vicina. Perché, è noto, gli alti costi dei listini sono proprio tra i principali problemi di una tecnologia che, anche per questo, fatica a prendere piede. Anzi, pneumatico.

RENAULT E VOLKSWAGEN ASSIEME PER L’AUTO ELETTRICA LOW COST?

Il quotidiano economico Handelsblatt diverse settimane fa aveva parlato di una possibile alleanza tra Renault e Volkswagen per una auto elettrica da 20mila euro. A guardare i piani industriali di entrambe le case, qualcosa di simile figura sia sotto il marchio VW, con la ID.2, sia sotto il vessillo francese, che confida di lanciare la Twingo elettrica. Tuttavia entrambe avrebbero sulla rampa di lancio pure Suv 100% elettrici, fatti in India.

LA COMPAGNIA DELLE INDIE

Non è sfuggito agli osservatori il crescente interesse di entrambe per l’India e per il suo sterminato mercato. Renault vi ha persino dedicato un piano ad hoc, Renaulution India 2024. Nell’ambito di questa strategia, la casa automobilistica francese prevede di lanciare cinque prodotti nei prossimi tre anni (tra cui la nuova generazione di Kiger e Triber) in aggiunta all’investimento di 3 miliardi di euro che la Casa francese ha recentemente annunciato per i quattro principali hub internazionali al di fuori dell’Europa, tra cui appunto l’India che fa perno sul centro di Chennai.

E la Kiger 100% elettrica non sarà il solo Suv occidentale fatto in India. Piyush Arora, amministratore delegato di Skoda Auto Volkswagen India, ha affermato: “Stiamo lavorando attivamente su un veicolo elettrico entry-level. Al momento stiamo valutando quale piattaforma del gruppo possa adattarsi meglio per questo progetto dedicato all’India”. Dovrebbe essere un Suv. E potrebbe essere quella famosa auto elettrica low cost che per il quotidiano esconomico tedesco VW intende costruire assieme ai francesi di Renault.

L’INDIA SARÀ LA NUOVA CINA?

Ma come mai per l’auto elettrica low cost i marchi occidentali puntano all’India e non più alla Cina? Per una serie di fattori, tra cui il fatto che il mercato cinese sia ormai in mano alle Case autoctone e vicino a una veloce saturazione mentre, sul lungo periodo, quello indiano è destinato a esplodere. In India le auto EV sono solo il 2% del parco circolante, vetusto e mal messo.

Ma la ricchezza media è ancora molto lontana dai livelli cinesi. Quindi serve un’auto elettrica low cost (che sarà esportata in altri mercati, ma pure venduta su quello indiano). Inoltre, a seguito delle recenti riforme, in India la tassazione sulle auto a zero emissioni è del 5% mentre quella sulle ibride arriva al 43% e quella sulle termiche al 48%. Tutti indizi che lasciano presagire che la famigerata auto elettrica low cost occidentale avrà provenienza indiana.

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