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Uber

Perché Uber rottama (un po’) l’auto autonoma

Uber ha venduto la sua divisione per l'auto autonoma alla startup Aurora. Ecco perché

 

Uber ha deciso di abbandonare gli sforzi per sviluppare una propria auto a guida autonoma e ha deciso di cedere tutto a una startup della Silicon Valley. La decisione della società di ride-hailing, secondo quanto ricostruito da The Guardian, ha riguardato la divisione Advanced Technologies Group (ATG) di Uber, ceduta per 4 miliardi di dollari ad Aurora, una start-up che produce sensori e software per veicoli autonomi e sostenuta da Amazon e Sequoia Capital.

CHI È AURORA

Aurora è stata fondata nel 2017 da Chris Urmson, uno dei primi pionieri di quella che è diventata la società di taxi a guida autonoma Waymo ed è composta da Sterling Anderson, il chief product officer, che in precedenza ha lavorato in Tesla e Drew Bagnell, il chief technology officer, membro fondatore della divisione di guida autonoma di Uber.

L’ACCORDO

La startup Aurora di San Francisco acquisterà, dunque, ATG da Uber per 3,3 miliardi di euro in un accordo che probabilmente si concluderà all’inizio del prossimo anno. Valutata a 7,25 miliardi di dollari nella primavera del 2019, la vendita a ‘prezzi di saldo’ della divisione auto a guida autonoma “rappresenta sia un sollievo che una battuta d’arresto per Uber. L’azienda si sta liberando da un progetto costoso che sperava le avrebbe finalmente consentito di realizzare un profitto”, ha osservato il quotidiano tedesco Deutsche Welle.

UBER INVESTIRA’ IN AURORA

Come parte dell’accordo, Uber investirà 400 milioni di dollari in Aurora in cambio di una quota di minoranza del 26%. L’amministratore delegato di Uber, Dara Khosrowshahi, entrerà a far parte del consiglio di amministrazione della startup che a sua volta vedrà la giapponese Toyota investire in ATG.

Per Uber non si tratta però di un addio definitivo alla guida autonoma: l’azienda della mobilità ha infatti annunciato che collaborerà comunque con Aurora per inserire auto senza conducente nella sua rete nei prossimi anni.

“Poche tecnologie promettono di migliorare la vita delle persone con mezzi di trasporto sicuri, accessibili e rispettosi dell’ambiente come i veicoli a guida autonoma. Negli ultimi cinque anni, il nostro fenomenale team di ATG è stato in prima linea in questo sforzo e, unendo le forze con Aurora, sono ora in pole position per mantenere quella promessa ancora più velocemente “, ha detto Khosrowshahi secondo quanto riporta sempre The Guardian.

PRIMA I CAMION

In una dichiarazione congiunta, Uber e Aurora hanno affermato che Aurora si concentrerà sui camion a lungo raggio a guida autonoma prima di affrontare altri business più complicati. I viaggi a lungo raggio sulle autostrade rappresentano una sfida molto più semplice rispetto ai veicoli leggeri che trasportano passeggeri, ha affermato Urmson.

LE AMBIZIONI DI UBER NELLA GUIDA AUTONOMA

Lo sviluppo della tecnologia autonoma è stata la grande ambizione di Uber da quando l’allora amministratore delegato Travis Kalanick lanciò la divisione auto senza conducente a Pittsburgh nel 2015, con l’obiettivo di ridurre i costi. A quel tempo, Uber era davanti a rivali come Google e Tesla nella corsa allo sviluppo di “robotaxis”. Ma subì una grave battuta d’arresto quando un’auto a guida autonoma di Uber uccise una donna che stava attraversando la strada in Arizona nel 2018. Un episodio che ha complicato i piani societari assieme alle battaglie legati sorte con Google Waymo che citò in giudizio Uber per presunto furto di tecnologia.

DUBBI SULLA REDDITIVITA’ DEL SETTORE: GLI ESEMPI DI AMAZON E ZOOM, FORD E STARSKY

La decisione di Uber di vendere l’unità guida autonoma solleva interrogativi anche sulla redditività a breve e medio termine del settore. Come d’altro fanno presagire anche altri sviluppi settore: “A giugno, Amazon ha acquistato la società tecnologica di auto a guida autonoma Zoox per la metà di quello che era valutato due anni fa, in modo simile alla vendita di ATG. La startup di camion senza conducente Starsky Robotics ha chiuso i battenti quest’anno e Ford ha spinto il suo piano di lanciare un servizio di taxi a guida autonoma fino al 2022”, sottolinea DW.

SARA’ TESLA A DETTARE LEGGE?

Ma non tutti si sono scoraggiati. “Penso che la guida autonoma sia come un’auto a batteria”, ha detto a DW Ferdinand Dudenhöffer, direttore del Center Automotive Research di Duisburg, in Germania: “È Tesla che mette in moto le cose qui. Le case automobilistiche stesse sono state molto riluttanti negli ultimi anni. Hanno detto che sarebbe stato troppo costoso e che i clienti non avrebbero pagato per questo servizio”, ha continuato.

Il fondatore di Tesla Elon Musk, d’altra parte, ha portato avanti aggiornamenti che hanno permesso ai suoi veicoli di guidare prima in modo semi-autonomo e poi completamente autonomo. “Questo è uno sviluppo molto veloce e tutti gli altri saranno costretti a seguirne l’esempio”.

VOLKSWAGEN CI CREDE

Uno sguardo più attento indica che potrebbe essere proprio così. Il CEO di Volkswagen Group (VW) Herbert Diess questa settimana ha detto alla rivista economica Wirtschaftswoche che si aspetta che i veicoli a guida autonoma saranno sul mercato tra il 2025 e il 2030. La casa automobilistica tedesca il mese scorso ha anche affermato che aumenterà la spesa per le auto elettriche e a guida autonoma.

“Sarà una gara con Tesla”, ha detto Diess in una call agli investitori a novembre, spiegando come VW intendeva concentrarsi sulla programmazione del software per aiutare a sviluppare auto a guida autonoma. “Stanno anche crescendo velocemente”.

ADDIO ANCHE ALLA DIVISIONE TAXI VOLANTI

Nelle ultime ore Uber ha venduto anche la sua divisione di taxi volanti, denominata Uber Elevate, alla società aerospaziale californiana Joby Aviation. L’accordo è sorprendentemente simile a quello realizzato con Aurora e rappresenta il tentativo di rendere i suoi asset più redditizi dopo i danni causati dal COVID-19.

Infatti, la BBC ha riferito che Uber ha registrato una perdita di 625 milioni di dollari nell’ultimo trimestre, nonostante il taglio dei costi in termini di uffici e posti di lavoro.

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