Il ministero delle Imprese e del Made in Italy non starà fermo ad attendere i comodi di Automotive Cells Company (Acc), ovvero la joint venture – con molta Francia, un po’ di Germania e sempre meno Italia – tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies. È questa, per sommi capi, la risposta del Mimit all’improvviso ripensamento di Acc, che avrebbe dovuto aprire una gigafactory per la mobilità elettrica a Termoli.
COSA RISPONDE IL MIMIT AD ACC SULLA GIGAFACTORY DI TERMOLI
Adolfo Urso, ormai in lite perenne con Stellantis, non nasconde l’irritazione per aver “ricevuto solo ieri sera da Acc la descrizione delle modifiche sulle nuove tecnologie che intende apportare al progetto di gigafactory a Termoli”, ovvero quell’improvviso dietrofront, motivato essenzialmente dal rallentamento della domanda nel mercato delle auto elettriche, che Start era stato in grado di anticipare già a inizio giugno.
IL NODO DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI
Ma per Acc sarà davvero così facile tirarsi fuori dalla partita? Il Mimit ricorda come l’intero piano sia “già approvato nella programmazione del Pnrr”. Un passaggio per rinfrescare a Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies che quello è un treno che non ammette ritardi. Anche perché le tempistiche dei finanziamenti sono imposte da Bruxelles e devono essere rispettate da Roma, se vuole ottenere i fondi.
LA PARTITA SI GIOCA ANCHE A BRUXELLES
Per questo la partita si fa assai più complessa di quanto in Acc non avessero in mente: il Mimit “si riserva di valutare, anche con la Commissione europea, se esse siano compatibili con tempi e modalità del finanziamento stanziato”. Il governo italiano si era impegnato a contribuire al progetto con 350 milioni di euro. Milioni pescati dal fondo comunitario per la ricostruzione post pandemica noto come Next Generation Eu.
La sola scappatoia sarebbe recuperare quei soldi altrove, per esempio dai fondi che Cdp destina alle imprese, ma dati i trascorsi tra Mimit e Stellantis, difficile che il governo intenda scendere a patti. Sebbene, meglio ricordarlo, sfumate le ipotesi Italvolt e Silk-Faw, solo per limitarci ai casi più eclatanti, ora le speranze di avere almeno una gigafactory da terzo millennio nel Paese siano proprio appese ad Acc.
IL MIMIT STA COI SINDACATI
Il ministero comunque non potrebbe essere più distante da Acc e fa sapere di “aver condiviso le preoccupazioni dei sindacati, sollecitato l’azienda a definire tempi certi nella realizzazione del progetto e richiesto precise garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali sugli stabilimenti produttivi di Stellantis in Molise”.
In merito il Mimit fa sapere che “il gruppo ha comunicato di voler aumentare la produzione di componenti Ics nello stabilimento di Termoli per la nuova 500 ibrida e per la Panda ibrida, concludendo che ‘convochera’ nei prossimi giorni un tavolo Stellantis specifico per il Molise, a cui saranno invitati a partecipare i rappresentanti dell’azienda, della regione, della filiera e dei sindacati”.