skip to Main Content

Bmw Dieselgate

Perché la Sec ha tamponato Bmw

Dopo Fca, anche Bmw è finita sotto la lente della Sec. Tutti i dettagli

La Bmw finisce sotto la lente della Securities and Exchange Commission (Sec). L’autorità statunitense che si occupa del controllo dei mercati finanziari, come la nostra Consob, ha avviato un’indagine per verificare se la Bayerische Motoren Werke AG abbia manipolato i dati sulle vendite tramite una particolare procedura imposta ai concessionari chiamata “sales punching” o “punzonatura”. È quanto rivela un articolo del Wall Street Journal.

COS’È LA PUNZONATURA

La punzonatura è una strategia mirata a gonfiare l’andamento del giro d’affari: in sostanza l’azienda fa registrare ai concessionari come già vendute vetture che in realtà si trovano ancora nei loro magazzini. In questo modo i dati che vengono comunicati al mercato sono coerenti con gli effettivi numeri delle vendite ma non alla realtà.

LE AMMISSIONI DELLA BMW

“Siamo stati contattati dalla Sec”, ha ammesso un portavoce della Bmw a diversi organi di stampa dopo le indiscrezioni del Wall Street Journal. “Forniremo piena collaborazione alle loro indagini”, ha aggiunto l’azienda tedesca senza fornire ulteriori dettagli.

LO STESSO PROBLEMA PER FCA

Non si tratta della prima indagine avviata negli Stati Uniti su pratiche commerciali di questo tipo. La stessa accusa ha colpito Fiat Chrysler Automobile all’inizio del 2019, per aver falsificato i dati commerciali mensili tra il 2013 e il 2015 e quindi aver mentito agli investitori con la diffusione di comunicati fuorvianti sull’andamento delle vendite. La casa italo-americana ha tuttavia chiuso l’indagine a settembre accettando di pagare una multa di 40 milioni di dollari.

NON È IL PRIMO CASO PER BMW

“L’inchiesta rischia di creare un nuovo grattacapo per BMW proprio quando l’azienda stava mostrando segni di ripresa. Il mese scorso la casa tedesca aveva registrato un balzo nei profitti grazie al nuovo amministratore delegato Oliver Zipse, che sta portando avanti un programma di riduzione dei costi dopo il crollo delle vendite di automobili in Europa” si legge su Bloomberg. Non solo. “Il mese scorso, BMW ha accettato di pagare una multa di 28 milioni di euro per chiudere un’indagine antitrust tedesca sulle pratiche di acquisto di acciaio dell’industria. L’azienda ha anche accantonato 1,4 miliardi di euro per l’indagine avviata dell’Unione Europea su una presunta collusione da parte delle case automobilistiche del paese per ritardare l’introduzione di auto a emissioni più basse”, si legge sempre sul quotidiano.

Back To Top