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Compagnie Aeree

Perché Ita picchia su Enav (dove si sciopera di nuovo)

Che cosa sta succedendo nell'Enav, la società del Tesoro che si occupa di assistenza al volo? Fatti, scioperi e polemiche

Una domenica di scioperi incrociati, nazionali e locali. È questo quello che aspetta a chi, il prossimo 17 luglio, dovrà prendere un aereo per spostarsi. A scioperare sarà il personale delle compagnie low cost e i dipendenti di Enav.

«Veramente idiota». Così Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita, definisce lo sciopero dei controllori di volo dell’Enav, in calendario per domenica 17 luglio. L’agitazione, secondo Altavilla «va soltanto a danno dei cittadini». L’Enav, società controllata dal ministero dell’Economia come peraltro è Ita, ribatte stizzita con un comunicato. Spiega ad Altavilla che lo sciopero è un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione e che i lavoratori meritano «rispetto». In questo clima, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia scrive al Garante degli scioperi invitandolo a precettare i controllori di volo. A giudizio del ministro, lo stop rischia di bloccare il settore economico più dinamico (il turismo) «che sta trainando in buona parte la crescita del Paese».

Vediamo ora in dettagli il caso dello sciopero in casa Enav, la società controllata dal Tesoro che si occupa di assistenza al volo.

LO SCIOPERO NAZIONALE DI QUATTRO ORE: A RISCHIO I VIAGGI DELLE LOW COST

I sindacati del personale del trasporto aereo Filt Cgil e Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero nazionale di quattro ore, dalle 14 alle 18. La protesta coinvolgerà tante compagnie aeree: Easyjet, Volotea, RyanairMalta Air e Crewlink. Saranno invece garantiti i voli tra le 7-10 e 18-21. L’invito a incrociare le braccia è stato diramato perché “dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno non è ancora stato avviato un confronto sulle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante”. Incrocerà le braccia anche il personale degli istituti ed imprese della vigilanza privata che opera nei sedimi aeroportuali. I lavoratori del settore volo lamentano problemi di organico e turni di lavoro massacranti.

ENRICO GIOVANNINI: “I SOSTEGNI DECISI DAL GOVERNO HANNO LIMITATO I DISAGI”

“Gli ammortizzatori sociali e i sostegni decisi dal Governo durante il biennio 2020-2021 hanno garantito l’attuale forte ripresa del traffico aereo italiano limitando i disagi”, aveva detto il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini al termine di un tavolo di confronto tra le associazioni datoriali (Assaeroporti, Aeroporti 2030, Assaereo, Aicalf, Assohandler, Ibar, Fairo), Enac ed Enav. “Così non è avvenuto in altri Paesi europei che oggi si trovano ad affrontare una drammatica carenza di personale che incide sulla gestione del traffico – ha aggiunto Giovannini -. Continueremo a monitorare la situazione negli scali italiani per definire eventuali interventi come emergeranno dal tavolo”.

BRACCIA INCROCIATE DEL PERSONALE DELL’ENAV

Non devono essere d’accordo i lavoratori dell’Enav, che da mesi scioperano e lamentano gravi mancanze. Infatti a complicare la mobilità aerea domenica prossima parteciperà anche il personale dell’Enav che, come annunciato, si fermerà per quattro ore per protestare contro l’aumento del carico di lavoro, il ricorso incontrollato agli straordinari e possibili ricadute negative in termini di sicurezza. “ENAV comunica che per domenica 17 luglio 2022, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, le organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, Uiltrasporti, UGL-TA e UNICA hanno indetto quattro distinte azioni di sciopero a livello nazionale”, si legge sul sito dell’ENAV.

ENAV: GLI SCIOPERI LOCALI

Se in tutta Italia domenica prossima sarà difficile spostarsi in aereo, in alcuni aeroporti le cose saranno ancora più difficili. Nello stesso orario, dalle 14 alle 18, i sindacati FIT-CISL , UGL-TA, UNICA e Uiltrasporti hanno indetto scioperi locali nel Centro di Controllo d’Area di Brindisi, Padova, Milano e Roma e inoltre nell’Aeroporto di Bologna, Lamezia Terme, Napoli, Perugia, Pescara, Brindisi, Roma Ciampino e Torino Caselle.

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO

I sindacati FIT Cisl, UGL e Unica hanno sottolineano che le rimostranze nei confronti di ENAV non si riducono a una questione di soldi. “ENAV continua a gestire questo crescendo di traffico facendo unicamente affidamento sulla disponibilità dei CTA – si legge nel comunicato dei sindacati – che dimostrano continuamente una enorme responsabilità per assecondare una gestione del personale fantasiosa”. In ballo c’è la richiesta di “addestramento e trasferimento del personale” e ingresso di nuove forze per sanare “una carenza di organico diventata oramai cronica”. Un carico di lavoro che potrebbe tradursi in rischi per la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri.

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