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Tesla

Perché i crediti sulle emissioni faranno sbandare Tesla

Con le case auto che investono sempre più sull'elettrico, Tesla dovrà rinunciare al business delle emissioni di credito. Fatti, numeri, commenti e scenari

 

I conti di Tesla potrebbero presto tornare a sbandare.

La casa auto elettrica, che nel primo trimestre ha battuto anche le aspettative degli analisti, potrebbe dover rinunciare alle entrate che arrivano dai crediti delle emissioni. Entrate che, insieme a quelle derivate dal business del Bitcoin, hanno fatto lievitare il conto economico. Tutti i dettagli.

TESLA DOVRA’ RINUNCIARE A VENDERE I CREDITI SULLE EMISSIONI

Partiamo dal futuro. Anche le altre case automobilistiche stanno ingranando la marcia sui veicoli elettrici e man mano che aumenteranno la produzione, andranno a diminuire l’acquisto dei crediti sulle emissioni di Co2 dalle case più virtuose, come Tesla.

STELLANTIS NON RICORRERA’ A CREDITI

Gli esempi non mancano. Fca ha speso circa 2 miliardi di euro per acquistare crediti di Co2 europei e statunitensi dal produttore di veicoli elettrici Tesla nel periodo 2019-2021. Ora con la fusione di con Psa in Stellantis potrà fare a meno di questi acquisti.

“Con la tecnologia elettrica che Psa ha portato a Stellantis, ci adatteremo autonomamente alle normative sulle emissioni di anidride carbonica già quest’anno”, ha detto il capo di Stellantis Carlos Tavares nell’intervista al settimanale francese Le Point. “Non avremo bisogno di ricorrere a crediti europei di Co2 e Fca non dovrà più collaborare con Tesla”.

TESLA DOVRA’ RINUNCIARE AD IMPORTANTI ENTRATE

Tradotto? Tesla dovrà rinunciare ad importanti entrate.

“Con lo sviluppo di veicoli green da parte di altre case automobilistiche, Tesla dovrà progressivamente fare a meno dei crediti di compensazione per emissioni che hanno spinto i suoi profitti negli ultimi anni”, scrive il Financial Times.

I NUMERI DI TESLA

E anche grazie ai crediti delle emissioni, infatti, nel primo trimestre 2021, la casa auto ha registrato un bilancio complessivo da 10,39 miliardi di ricavi, con un incremento di circa il 74% dai 5,99 miliardi dello stesso periodo del 2020. I risultati hanno battuto anche le stime degli analisti, ad oltre i 10,29 miliardi previsti dagli analisti di Wall Street (stime IBES Refinitiv).

COSA SPINGE I CONTI DI TESLA

Risultati, quelli sopra, che sono dovuti alla vendita dei crediti sulle emissioni, cosa che incide per 518 milioni (+46%), e al business dei Bitcoin, che incide per 300 milioni. Dopo aver acquistato bitcoin per 1,5 miliardi di dollari, a inizio febbraio, Tesla ne ha venduto una parte, registrando proventi per 272 milioni di dollari.

CORE BUSINESS IN MIGLIORAMENTO

Se è vero che le voci straordinarie influiscono, è anche vero che “il business di Tesla sta accelerando con quasi 600.000 consegne nell’arco di 12 mesi mentre il flusso di cassa operativo è di 8 miliardi di dollari con un free cash flow di 4 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi”, scrive Peter Garnry di BG Saxo.

“Con un valore d’impresa di 709 miliardi di dollari, il rendimento del free cash flow è ancora aggressivo rispetto ad altre aziende in crescita in settori con una minore intensità di capitale e la domanda principale è ancora come la crescente concorrenza avrà un impatto su Tesla quest’anno”.

 

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