In picchiata le azioni di Wizz Air dopo i conti.
Ieri la compagnia aerea ungherese low cost ha chiuso in calo del 27,72% alla Borsa di Londra dopo aver registrato un calo dell’utile netto del 41%. Il risultato negativo è arrivato nonostante la compagnia aerea abbia registrato un aumento del 3,8% dei ricavi, pari a 5,3 miliardi di euro, e un record di 63,4 milioni di passeggeri trasportati. Tuttavia, a pesare sul bilancio ci ha pensato l’aumento del 19% delle spese operative, escluso il carburante, raggiungendo i 3,3 miliardi di euro.
“Le azioni hanno registrato il crollo più forte da quando la società è stata quotata a Londra per la prima volta dieci anni fa” osserva Bloomberg.
“È stato un anno di grandi sfide”, ha dichiarato il vettore, sottolineando che una media di 44 aerei è rimasta a terra durante l’anno, il che ha rappresentato quasi il 20% della flotta inutilizzabile, contribuendo a un ulteriore aumento dei costi. Come ricorda ancora l’agenzia stampa, Wizz Air è tra le compagnie aeree costrette a mettere temporaneamente a terra i jet a fusoliera stretta Airbus a causa delle riparazioni necessarie ai motori Pratt & Whitney GTF.
I problemi con i motori Pratt & Whitney hanno limitato i piani di crescita di Wizz Air da quando il produttore di motori di proprietà di RTX ha avviato i richiami dei suoi motori per ispezioni nel 2023, a causa di preoccupazioni relative ai contaminanti presenti nella polvere metallica utilizzata per realizzare i suoi motori turbofan, spiega il Financial Times.
Tutti i dettagli.
I NUMERI DI WIZZ AIR
Nell’esercizio chiuso il 31 marzo 2025, Wizz Air ha riportato un utile netto di 213,9 milioni di euro (circa 244,3 milioni di dollari), in calo del 41% rispetto ai 365,9 milioni dell’anno precedente, nonostante un aumento del fatturato del 3,8%, raggiungendo 5,27 miliardi di euro grazie a un miglioramento dei prezzi.
Allo stesso tempo il vettore ha affermato di aver trasportato un numero record di 63,4 milioni di passeggeri, risultato che ha sostenuto la crescita delle entrate da biglietti e servizi accessori. Tuttavia, i costi unitari complessivi sono aumentati di quasi l’11%, mentre le spese operative sono salite di circa il 19%, arrivando a 3,3 miliardi di euro. Considerando anche il carburante, le spese operative totali hanno raggiunto 5,1 miliardi di euro, con un aumento del 10%.
PROBLEMI AI MOTORI PRATT&WHITNEY DIETRO ALL’IMPENNATA DEI COSTI
Wizz Air ha spiegato che il netto calo degli utili è stato principalmente influenzato dalla necessità di tenere a terra oltre 40 aeromobili a causa di problemi ai motori Pratt & Whitney, con 34 velivoli che rimarranno fuori servizio fino alla metà del 2026, e il conseguente aumento dei costi operativi, soprattutto per la manutenzione e l’affitto di aeromobili sostitutivi. Il ceo Jozsef Váradi ha sottolineato che i tempi di riparazione dei motori, che possono arrivare fino a 300 giorni, rappresentano una sfida operativa significativa.
Il vettore ungherese prevede che circa 34 aerei saranno ancora a terra entro la fine del primo semestre dell’esercizio 2026. Sempre il Ft evidenzia che Wizz Air è stata la compagnia aerea più colpita in Europa, avendo emesso due profit warning nell’ultimo esercizio finanziario.
Secondo il numero uno della low cost, József Váradi, la compagnia aerea ha registrato un secondo anno consecutivo di redditività nonostante i problemi, aggiungendo che il gruppo ha operato in “circostanze uniche”. I problemi ai motori, tuttavia, hanno avuto un “profondo impatto” sui “risultati in termini di costi” della compagnia, ha affermato il ceo di Wizz Air.
NESSUNA GUIDANCE 2026
Infine, la compagnia aerea ha tagliato le previsioni di utile netto anche per l’esercizio finanziario in corso in una forbice compresa tra i 125 e i 175 milioni di euro – rispetto ai 350-450 milioni di euro indicati in precedenza – e ha fatto sapere che non fornirà una nuova guidance a causa delle incertezze legate ai problemi ai motori e alle condizioni geopolitiche.