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Honda Idrogeno

Perché Honda accelera sull’idrogeno

I giapponesi continuano a diffidare dell'auto elettrica. Honda scommette sull'idrogeno e prevede di lanciare entro il 2024 un nuovo modello Fuel Cell

Qui su Start abbiamo più volte dato notizia delle diffidenze e degli avvitamenti tutti nipponici sull’auto elettrica. E infatti anche Honda non intende affidarsi all’EV come sola tecnologia del futuro, presentando una strategia che dovrebbe portarla a lanciare in Giappone e Nord America, entro un anno (si parla cioè del 2024) il primo modello caratterizzato da una nuova generazione di sistemi di celle a combustibile (fuel cell) a idrogeno sviluppati insieme alla statunitense General Motors.

I PIANI A IDROGENO DI HONDA

Honda intende vendere circa 2mila unità a idrogeno entro la metà del decennio, per arrivare a 60 mila nel 2030 e a “poche centinaia di migliaia” nella seconda parte dal 2036 in poi. La nuova tecnologia è destinata tanto alle auto quanto a macchinari più pesanti, a uso commerciale o edile. I giapponesi insomma non intendono abbandonare una tecnologia che stanno studiando dal 1998 con grandi investimenti da parte di molte case sulle celle di combustibile. Investimenti che anzi è arrivato il momento di veder fruttare, nonostante l’Occidente punti soprattutto sull’elettrico, ritenendo che l’idrogeno, assieme alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sia un vettore energetico ad alto potenziale che contribuirà al raggiungimento della neutralità del carbonio.

La nuova generazione di fuel cell a idrogeno che ha in studio Honda dovrebbe garantire un ciclo di vita doppio rispetto a quello attuale della Clarity e anche una riduzione dei costi produttivi di almeno un terzo. Come? Puntando su materiali innovativi e nuovi formati per le celle.

ASIATICHE PAZZE PER L’IDROGENO

In patria Honda deve vedersela con Toyota, che sta esplorando il medesimo settore, mentre restando in Asia un altro big nel comparto è la coreana Hyundai.

L’estate scorsa Toyota, Isuzu Motors Limited, Denso Corporation e Commercial Japan Partnership Technologies Corporation hanno annunciato di aver avviato un programma comune per la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni per l’utilizzo dell’idrogeno sui mezzi pesanti.

Non è la prima volta che Toyota guarda all’impiego dell’idrogeno come combustibile sui motori di impostazione tradizionale: dal maggio 2021, per esempio, una Toyota Corolla con motore a combustione interna alimentato a idrogeno compete nel campionato sportivo nipponico Super Taikyu Series. L’obiettivo finale dello studio è impiegare il combustibile pulito per alimentare i motori a combustione interna dei camion, così da facilitare il raggiungimento della neutralità di emissioni di CO2.

Toyota ha fatto intendere di preferire l’idrogeno alla soluzione elettrica perché non richiede rivoluzioni sul fronte dei pianali né impone le Case a dotarsi di impianti per la costruzione di batterie. Inoltre, sul fronte utenti, i tempi di ricarica richiederebbero al massimo 5 minuti e in caso di incidente le auto non sono soggette agli incendi che possono riguardare le celle delle batterie.

Tuttavia, dal momento che Europa e USA si stanno muovendo per aumentare l’infrastruttura delle colonnine elettriche, difficilmente l’idrogeno sarà la soluzione su cui investire, almeno nell’immediato.

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