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Perché Ferrari cappotta in Borsa

Ruzzolone in Borsa per il titolo Ferrari dopo i conti trimestrali. A pesare sulle quotazioni non sono tanto i risultati ottenuti fra gennaio e marzo quanto il rinvio di un anno degli obiettivi finanziari per il 2022 a causa della pandemia. Tutti i dettagli

 

Ferrari crolla in borsa dopo i conti trimestrali. Il titolo del Cavallino è il peggiore di Piazza Affari e tratta in ribasso del 5,5% a 173 euro.

A pesare sulle quotazioni non sono tanto i risultati ottenuti fra gennaio e marzo quanto il rinvio di un anno degli obiettivi finanziari per il 2022 a causa della pandemia: nel primo trimestre Ferrari ha incrementato del 24% l’utile netto a 206 milioni di euro.

“Le spese in conto capitale di Ferrari ‘sono state rimandate e questo implica uno slittamento di alcune consegne dal 2022 al 2023 e questo e’ il motivo per cui abbiamo anche rimandato le guidance dell’anno prossimo al 2023. E questo ha implicazioni in termini di Ebitda e cash flow”, ha detto Antonio Picca Piccon, direttore finanziario di Ferrari.

Ecco tutti i dettagli.

I NUMERI DELLA FERRARI

Le vetture consegnate, spiega una nota, hanno raggiunto le 2.771 unità, con un incremento di 33 unità, o dell’1,2% rispetto al primo trimestre del 2020, in parte condizionato dalla pandemia.

I RICAVI DELLA FERRARI

I ricavi netti sono stati pari a poco più di un miliardo, in crescita del 10,8% a cambi costanti. L’Ebitda, aumentato del 18,6% o 24% a cambi costanti rispetto all’anno precedente, si è attestato a 376 milioni con un margine dell’Ebitda pari al 37,2%. L’Ebit è stato pari a 266 milioni, con un aumento del 20,9% o 28,5% a cambi costanti rispetto all’anno precedente.

IL CASH FLOW DEI PRIMI MESI 2021 DI FERRARI

A gennaio-marzo la generazione di free cash flow industriale, pari a 147 milioni, “è stata trainata dall’Ebitda e in parte compensata da spese in conto capitale per 151 milioni e dall’impatto negativo sul capitale circolante dovuto in particolare all’aumento dei livelli di magazzino e allo storno degli anticipi delle Ferrari Monza SP1 e SP2 incassati nel 2019”, precisa la nota della società.

LE PAROLE DI ELKANN

“Questa forte partenza d’anno è promettente per il resto del 2021, testimonia la resilienza del nostro modello di business e lo straordinario lavoro delle donne e degli uomini della Ferrari”, ha detto John Elkann, presidente e ceo ad interim di Maranello. “Guardando al futuro, ci aspettiamo che l’approccio prudenziale adottato nel 2020, e che continua nel 2021, nel modificare i nostri investimenti in risposta all’emergenza da Covid-19 posticiperà di un anno il raggiungimento della nostra guidance 2022. Tuttavia, la robustezza del nostro portafoglio ordini e i nuovi eccezionali modelli che lanceremo negli anni a venire forniscono una base solida sulla quale costruire le nostre future ambizioni”.

ECCO PERCHE’ E’ STATA RIVISTA LA GUIDANCE

“Le spese in conto capitale di Ferrari ‘sono state rimandate e questo implica uno slittamento di alcune consegne dal 2022 al 2023 e questo e’ il motivo per cui abbiamo anche rimandato le guidance dell’anno prossimo al 2023. E questo ha implicazioni in termini di Ebitda e cash flow”. Lo ha detto Antonio Picca Piccon, direttore finanziario di Ferrari, durante la conference call a commento dei risultati del primo trimestre, spiegando che comunque ‘i lanci di nuovi modelli continueranno come previsto, mentre a slittare potranno essere le consegne’. Detto questo, ha aggiunto Picca Piccon, la societa’ è ‘contenta dei margini del primo trimestre, significativamente sostenuti dal contributo sulle consegne della SF90 Stradale e della Ferrari Monza’. Andando avanti ‘ci aspettiamo che il mix di prodotti resti solido e stiamo programmando una graduale ripartenza delle attività nel corso dell’anno’, ha detto il Cfo. ‘Abbiamo fatto la scelta, giudiziosa, di rimandare le spese e la ragione per cui l’abbiamo fatto e’ legata alle incertezze che stiamo ancora fronteggiando a causa del Covid-19. Il mix e le consegne di modelli sono diversi da quello che ci aspettavamo, quindi abbiamo rimandato al 2023 i risultati che avremmo voluto raggiungere nel 2022′, ha aggiunto il presidente e amministratore delegato ad interim John Elkann, sottolineando che ‘ci sono incertezze sulla diversificazione del brand e sulla F1, che stiamo valutando in modo giudizioso’

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