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Perché Bruxelles ha detto sì agli aiuti di Stato a Trenitalia e Ntv

Via libera dalla Commissione europea a 511 milioni di euro di aiuti di Stato concessi dall’Italia agli operatori del settore ferroviario per far fronte ai danni subiti nella prima ondata della pandemia. L'articolo di Gabriele Rosana

 

Via libera dalla Commissione europea a 511 milioni di euro di aiuti di Stato concessi dall’Italia agli operatori del settore ferroviario per far fronte ai danni subiti nella prima ondata della pandemia.

Mentre nuove chiusure e nuovi lockdown sono all’orizzonte e non si è ancora formata una posizione comune sulle riaperture ordinate e allineate in Europa per salvare la stagione turistica, Bruxelles ha approvato in via definitiva, ieri, la misura concessa dal governo giallorosso agli operatori dei servizi commerciali di trasporto ferroviario passeggeri di lunga percorrenza Trenitalia/Ferrovie dello Stato e Italo Treno/Ntv.

L’ok dell’autorità Ue si riferisce a un regime di sovvenzioni dirette notificate dall’esecutivo italiano e adottate per indennizzare le perdite che gli operatori hanno subito tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020, a causa della pandemia e delle misure restrittive per contenere la diffusione del virus, tra cui un divieto generale di spostamento tra le regioni (in vigore fino al 3 giugno) e un sistema obbligatorio di prenotazione a posti alternati che ha ridotto del 50% i posti disponibili ai passeggeri.

Nel periodo di riferimento, il numero dei viaggiatori è diminuito raggiungendo picchi anche del -100% rispetto al 2019. Calo significativo per le entrate di Trenitalia e Italo, che hanno comunque dovuto far fronte a costi e conseguenti problemi di liquidità — si legge nella nota predisposta dalla Direzione Generale Concorrenza della Commissione —: gli operatori dei trasporti ferroviari hanno infatti continuato a sostenere spese supplementari per rafforzare le misure sanitarie e igieniche.

“È l’esito positivo di un proficuo dialogo che l’Italia ha avuto in questi mesi con la Commissione”, ha commentato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini. “Stabilendo che la misura di sostegno al settore ferroviario è in linea con le norme Ue sul regime degli aiuti di Stato, Bruxelles ha riconosciuto le ragioni dei nostri operatori ferroviari che da tempo aspettavano questa decisione. Si tratta di una comunicazione importante che interviene a sostegno di un settore, esempio pressoché unico in Europa di vera concorrenza nell’alta velocità ferroviaria”, ha aggiunto il titolare del dicastero di Porta Pia, che prevede adesso di continuare il dialogo con Bruxelles per il riconoscimento delle perdita del settore ferroviario anche nella seconda parte del 2020, stavolta coinvolgendo pure il comparto merci.

L’aiuto appena approvato “consentirà all’Italia di sostenere gli operatori del trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza su linee commerciali in questo periodo difficile, risarcendoli dei danni subiti a causa delle misure di emergenza adottate dall’Italia durante la prima ondata della pandemia”, ha detto da Bruxelles Margrethe Vestager, la vicepresidente esecutiva della Commissione responsabile della Concorrenza. L’Unione europea “continua a collaborare con tutti gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere attuate nel modo più rapido ed efficace possibile, in linea con le norme dell’Ue”, ha aggiunto la liberale danese.

Il riferimento di Vestager è alla piena flessibilità adottata rispetto alle regole europee in materia di aiuti di Stato. È la stessa disciplina Ue a prevedere nei Trattati l’ok alle sovvenzioni da parte degli Stati membri per aiutare le imprese a far fronte ai danni prodotti da eventi eccezionali. Un regime che, da un anno, corre in parallelo rispetto alla sospensione delle regole del Patto di stabilità e crescita — la disciplina Ue sui conti pubblici del Patto di stabilità e crescita (prorogata per tutto il 2022) — e che la Commissione ha messo a sistema nella sua risposta economica coordinata all’emergenza Covid-19 del marzo 2020.

In questa cornice, Bruxelles ha previsto anche un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato la cui operatività a inizio anno è stato esteso fino al 31 dicembre 2021 (qui il catalogo aggiornato costantemente).

Una quarantina le misure riguardanti l’Italia, finora: poco prima di questa relativa al settore ferroviario, la Commissione aveva autorizzato a inizio mese 10 milioni di aiuti a Toscana Aeroporti, l’ente gestore degli scali di Firenze e Pisa.

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