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Ecco come si chiuderà il dossier Ita-Lufthansa

Come e perché è in dirittura d'arrivo l'operazione Ita-Lufthansa. I fatti e i commenti dell'esperto Spazzali.

Ita e Lufthansa sono ormai sempre più vicine, infatti è in dirittura di arrivo l’accordo tra il colosso tedesco dei cieli e il Mef per la privatizzazione della compagnia aerea italiana Ita, in scadenza oggi 4 novembre 2024, proprio in concomitanza con la data di scadenza dell’invio dei rimedi a Bruxelles, invio che dovrebbe avvenire proprio nella nottata di oggi.

Un dossier che ha incontrato non pochi problemi la maggior parte legati alle ritrosie di lasciare la gestione della compagnia di bandiera italiana in mano tedesca.  La situazione ovviamente è work in progress e sul punto Start Magazine chiesto a Cristiano Spazzali, manager, analista e consulente dei trasporti aerei ed ex direttore generale e accountable manager di Azzurraair, e che ha seguito fin dall’inizio il dossier ITA-Lufthansa il quale in una conversazione con Start Magazine ci ha fornito il suo punto di vista su quanto sta accadendo in queste ore in ITA Airways.

“Quando si firma un accordo che ha per oggetto la privatizzazione di un altro soggetto e che si basa su di un piano industriale congiunto, e uno dei due partner prende altre strade senza concordare preventivamente con l’altro le modifiche a tali accordi, ovviamente ci sono delle conseguenze”, dice Spazzali, che aggiunge: “Dentro Ita Airways non si è mai visto tanto di buon occhio l’accordo con Lufthansa poiché questo accordo comporta una ristrutturazione completa dei vari settori della compagnia aerea italiana per renderla più efficiente e profittevole. A nulla sono valsi tutti gli accorgimenti del management di Ita, inclusi i tecnicismi di bilancio per fare vedere che la compagnia è sana, perché i tedeschi che conoscono bene il mestiere, nei vari audit, hanno sempre puntato il faro sulla profittabilità, sull’aumento delle vendite, sull’attività commerciale, sulla manutenzione e sulla parte tecnico operativa di ITA, ben sapendo che le maggiori criticità arrivano proprio da quei settori”.

Ma a che punto è il dossier?

“Sulla base delle informazioni raccolte in queste ultimissime ore mi sembra che tutto stia procedendo bene. Infatti da quanto ho potuto capire le cose si stanno mettendo al meglio, in particolare per ITA Airways, che finalmente a breve dovrebbe entrare nella galassia di Lufthansa. Gli ultimi problemi legati sostanzialmente alla cessione degli slot a Air France-KLM dovrebbero essere stati risolti proprio sabato, ed entro questa sera si potrà inviare il pacchetto completo dei rimedi a Bruxelles. Anche in questa circostanza c’è stato “qualcuno” che ha tentato di mettere i bastoni tra le ruote, si dice infatti che venerdì sera il dossier fosse sul punto di saltare proprio per un tecnicismo e che ci fosse più di qualcuno che avrebbe stappato lo champagne a seguito del naufragio delle trattative. Ma credo che abbia festeggiato tropo presto perché i dirigenti di Lufthansa hanno risolto tutto con estrema professionalità dimostrando ancora una volta che per fare questo mestiere non si può improvvisare.

Come ho sempre detto, c’è sempre stato in ogni momento il rischio concreto di compromettere l’accordo, speriamo che anche in questa ultima fase si possa superare tutto senza danni, anche se a mio avviso i tedeschi avrebbero dovuto prendere degli accorgimenti più adeguati: quando ti inoltri nella giungla sconosciuta è sempre utile portarsi delle guide indigene a conoscenza dei luoghi, sia prima che durante e soprattutto dopo…”.

A quando, quindi, le nozze vere e proprie?

“Io penso che il Governo abbia già dato le sue indicazioni e Lufthansa è pronta a creare le condizioni per l’integrazione tra ITA e le altre società del Gruppo. Se posso azzardare una ipotesi direi che nella settimana tra il 25 e il 29 novembre la UE dovrebbe rilasciare il via libera definitivo. La settimana subito dopo, Lufthansa e Mef potranno chiudere il closing e quindi dare avvio alle procedure per deliberare l’aumento di capitale.

L’assemblea potrebbe avvenire contestualmente sia alle nomine del nuovo CDA che anche al versamento dell’aumento di capitale deliberato, in modo da accorciare i tempi e chiudere il tutto entro dicembre di quest’anno prima delle vacanze di Natale”.

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