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Nikola Milton

Nikola, tutti i nuovi guai per Milton

Dopo le dimissioni da ceo di Nikola, per il fondatore Trevor Milton arrivano anche due accuse di molestie sessuali. In settimana dovrebbe concludersi l'accordo tra Nikola e GM

 

Non si placano i subbugli per Nikola, la società con sede a Phoenix di camion e pickup elettrici.

Due donne hanno accusato di aggressione sessuale il fondatore di Nikola, Trevor Milton, che si è recentemente dimesso da amministratore delegato e componente del board dopo le accuse di frode lanciate dallo short seller Hindenburg, su cui la Sec e il dipartimento di Giustizia stanno indagando.

Le accuse, risalenti a più di 15 anni fa, seguono le dimissioni di Milton da presidente esecutivo di Nikola il 21 settembre.

Dal rapporto di Hindenburg contro Nikola, le cause degli azionisti e gli attacchi personali contro Milton si sono susseguiti senza sosta.

Nel premercato, il titolo Nikola ha perso il 2,8%.

L’ULTIMA ACCUSA

Il miliardario 38enne è accusato di aver aggredito sessualmente una donna 16 anni fa, quando la vittima aveva 15 anni e il fondatore di Nikola ventidue.

LA PRIMA ACCUSA DI MOLESTIE

Si tratta della seconda accusa per il fondatore di Nikola. La scorsa settimana infatti, ad accusare l’uomo era stata la cugina, secondo cui Milton la molestò sessualmente nel 1999, dopo un funerale, quando lei aveva 15 anni e lui 17.

LA REPLICA DI MILTON

Tramite un portavoce, Trevor Milton “respinge con forza” le accuse.

TUTTI I GUAI DI NIKOLA

Per un breve periodo Milton ha avuto un patrimonio netto di oltre 8,6 miliardi di dollari. La società da lui fondata ha debuttato a Wall Street il 4 giugno, raggiungendo una capitalizzazione di 28,8 miliardi di dollari solo pochi giorni dopo la sua Ipo.

Sebbene Nikola non avesse prodotto un solo veicolo, la start-up ha raggiunto un valore di mercato leggermente superiore a quello di di Ford.  Ma Nikola non ha ancora prodotto un singolo veicolo.

CHE PRECIPITA IN BORSA

Al momento Nikola ha una capitalizzazione di  7 miliardi di dollari.  Le quotazioni dell’azienda hanno risentito infatti degli ultimi sviluppi.

A inizio della scorsa settimana la startup statunitense di autocarri e pickup elettrici ha registrato un tonfo a Wall Street nel pre mercato: meno di 22% dopo l’annuncio delle dimissioni del fondatore Trevor Milton dalla carica di presidente esecutivo.

IL RAPPORTO DI HINDENBURG RESEARCH

La scossa al vertice è arrivato meno di due settimane dopo che la società con sede a Phoenix si è trovata nel mirino dello short seller Hindenburg Research.

In un rapporto del 10 settembre, intitolato “Nikola: How to Parlay An Ocean of Lies in a Partnership with the Largest Auto OEM in America”, la società di vendite allo scoperto Hindenburg Research ha accusato Nikola di fare false dichiarazioni sulla propria tecnologia al fine di far crescere partnership con aziende automobilistiche, inclusa General Motors.

E TRASCINA GM E CNH

Nikola sta sbandando ma non da sola in Borsa. Lo scorso 21 settembre, giorno dell’annuncio delle dimissioni di Milton, anche le azioni di Cnh Industrial hanno sofferto a Piazza Affari. I titoli della società hanno registrato la peggiore prestazione del Ftse Mib con un calo del 6% a 6,42 euro. Le quotazioni hanno risentito infatti degli ultimi sviluppi della vicenda Nikola, di cui Cnh detiene una quota di circa il 7% attraverso Iveco.

Anche le azioni General Motors erano scese di oltre il 4% nel mercato del 21 settembre. GM detiene una quota dell’11% di Nikola.

A RISCHIO L’ACCORDO CON GM

Come riporta Cnbc, al momento GM ha rifiutato di dire se la società fosse a conoscenza di accuse di frode o abuso sessuale riguardanti Milton.

All’inizio di questo mese, il ceo di GM Mary Barra ha difeso l’accordo non in contanti da 2 miliardi di dollari della società con Nikola, dicendo che la società aveva condotto  “un’adeguata due diligence” prima di firmare l’accordo con Nikola.

General Motors ha firmato un accordo con Nikola per fornire tecnologia e costruire i suoi camioncini elettrici l’8 settembre.

“La nostra transazione con Nikola non si è conclusa”, ha riferito lunedì un portavoce di GM in una e-mail. “Stiamo continuando le nostre discussioni con Nikola e forniremo ulteriori aggiornamenti quando appropriato o richiesto.”

L’affare dovrebbe concludersi entro mercoledì.

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