La casa automobilistica giapponese Mitsubishi Motors ha deciso di interrompere la produzione di automobili in Cina e, stando alle fonti del quotidiano Nikkei, ha avviato negoziati sul recesso con il gruppo cinese GAC, con il quale possiede una joint venture dal 2012.
LE DIFFICOLTÀ DI MITSUBISHI IN CINA
Il motivo dell’uscita dalla Cina sono le scarse vendite che Mitsubishi sta registrando nel paese, dove i veicoli elettrici sono diventati piuttosto popolari e i marchi nazionali, come BYD, Nio e Xpeng, sono in ascesa. Nel 2022 le vendite di auto elettriche in Cina sono cresciute dell’80 per cento a 5,3 milioni di unità, ovvero il 20 per cento delle immatricolazioni. Mitsubishi, però, non produce veicoli elettrici propri in Cina. Dei 23,5 milioni di veicoli venduti in Cina nel 2022, i marchi nazionali hanno rappresentato il 50,7 per cento.
COSA FARANNO LE ALTRE CASE GIAPPONESI?
Le difficoltà di business di Mitsubishi sono grossomodo le stesse di altri produttori giapponesi che – scrive il Nikkei – potrebbero ora decidere di rivedere le loro strategie per la Cina. Makoto Uchida, amministratore delegato di Nissan Motor, per esempio, ha dichiarato recentemente che “non siamo a un livello tale da poter realizzare profitto a causa degli sconti estremamente pesanti [applicati dai produttori automobilistici cinesi, ndr]. Stiamo valutando le nostre opzioni, compresa la revisione della nostra strategia e le nostre joint venture in Cina”.
GAC PRENDERÀ IL CONTROLLO DELLO STABILIMENTO NELLO HUNAN
Mitsubishi possiede un solo stabilimento in Cina, nella provincia dello Hunan: le attività erano state fermate lo scorso marzo e non verranno riattivate. L’impianto dovrebbe passare però a GAC, che potrebbe utilizzarlo per la produzione di veicoli elettrici, mantenendo una parte degli occupati.
GAC possiede il 50 per cento della joint venture con Mitsubishi, chiamata semplicemente GAC Mitsubishi; l’altra metà appartiene a Mitsubishi, divisa però tra Mitsubishi Motors (30 per cento) e Mitsubishi Corporation (20 per cento).
I NUMERI DI MITSUBISHI IN CINA E LE STRATEGIE FUTURE
Nel 2022 Mitsubishi ha venduto 38.550 auto in Cina, il 60 per cento in meno rispetto all’anno prima. Per recuperare ha lanciato, lo scorso autunno, un SUV ibrido pensato apposta per il mercato cinese, l’Outlander, le cui vendite tuttavia non sono andate bene come previsto.
Il quotidiano Nikkei ha scritto che, una volta ritiratasi dalla Cina, Mitsubishi ridistribuirà le risorse dedicate al paese tra il Sud-est asiatico e l’Oceania, due regioni che valgono circa un terzo delle vendite della società.