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Milano Finanza tampona Exor di Elkann con la Ferrari

Ecco come il settimanale Milano Finanza del gruppo Class sfruculia Exor.

Per fortuna la holding della famiglia Agnelli può ancora contare sul potente motore di casa Ferrari che, a differenza dell’altro marchio del lusso del Gruppo Fiat, ovvero Maserati (sempre più acciaccato), non smette di correre. Non solo in pista ma soprattutto in Borsa. È questo in estrema sintesi il messaggio che emerge dall’analisi del giornalista economico-finanziario già al Sole 24 ore, Fabio Pavesi, per il settimanale Milano Finanza nel pezzo “Exor benedice Ferrari” (mentre online ha un titolo ancora più eloquente: “Perché Exor dovrebbe erigere un monumento a Ferrari”).

I MOTORI DI STELLANTIS E CNH TOSSISCONO

Negli ultimi sei mesi, del resto, Stellantis in Borsa ha perso qualcosa come il 46 per cento e Cnh, che realizza macchine agricole, il 17, mentre Exor tutto sommato ha tenuto, perdendo appena il tre per cento. L’airbag? Griffato Ferrari, appunto. Ma procediamo con ordine.

“Dal massimo di 27 euro toccato a fine marzo sono stati bruciati ben 40 miliardi di euro nel falò dei piazziali pieni e delle vendite in picchiata”, sottolinea Pavesi.

Quanto alle “macchine agircole Cnh, di cui Exor ha una quota del 26,9 per cento, ha perso il 17% della capitalizzazione nello stesso lasso di tempo. Valori in discesa che comprimeranno inevitabilemente il net asset value della holding Exor”, si legge sul settimanale del gruppo Class Editori.

IL SEMESTRE NERO DI STELLANTIS E CNH

E l’impatto ci sarà anche sui profitti. Stellantis, posseduta al 14,2%, “ha chiuso il semestre peggiore degli ultimi anni con una contrazione degli utili netti del 48%, con un calo del 14% dei ricavi e con una marginalità operativa che ha perso il 4%. […] Anche Cnh ha registrato una significativa battuta d’arresto con ricavi in calo nel secondo trimestre del 16 per cento e una sforbiciata degli utili di oltre il 30 per cento”.

L’AIRBAG DORATO DI FERRARI

“Futuro pieno di ombre quindi per gli asset storici del gruppo – sottolinea Pavesi – vista la situazione ci si aspetterebbe di veder riverberata la crisi di Borsa di Stellantis e Cnh sul prezzo di Exor. Invece non è così: la finanziaria negli ultimi sei mesi di passione per le sorti dei due asset ha perso solo il 3% e da inizio anno è in territorio positivo dell’8%. Il crash di Stellantis e Cnh è stato ammortizzato senza troppi patemi. […] Il segreto è tutto sommato banale e si chiama Ferrari. Il brand del lusso ha arginato le disavventure del mercato di massa dell’auto e dei trattori non smettendo di correre”.

Leggi anche: Chi taglia il valore di Stellantis

Col cavallino rampante che capitalizza 82,6 miliardi e la quota di Exor, pari al 22,9 per cento, che vale quasi 19 miliardi, il paracadute sembra assai saldo. La quota di Exor in Stellantis in sei mesi ha perso 3,7 miliardi e quella in Cnh 600 milioni. Ma l’incremento del valore delle cedole Ferrari hanno più che compensato le perdite negli altri due asset.

“Oggi – si legge su Mf – Ferrari col suo prodigioso rush di Borsa vale circa la metà del portafoglio di Exor mentre nel ’22 il suo peso era del 27%. In calo invece in modo sempre più sensibile, anche alla luce del 2024 disastroso, i due marchi del mercato di massa: Stellantis ora vale solo 5,8 miliardi, Cnh solo 3,4 miliardi. Numeri sempre più marginali nella galassia degli Agnelli-Elkann”.

PER MILANO FINANZA EXOR PUNTERA’ SOLO SU FERRARI?

Per questo Milano Finanza ipotizza che sia già in corso un possibile disimpegno della dinastia imprenditoriale sabauda dall’auto per le masse: “L’auto costa troppa fatica e troppo impegno di investimenti con ritorni che possono non compensare il costo del capitale. Le quattroruote rappresentano un mercato difficile con la domanda ballerina e la droga aleatoria degli incentivi pubblici. E la sfida tech dell’elettrico peserà nel breve termine sui conti. In fondo in termini di pura redditività meglio andare sul sicuro con brand ad alto price power come Ferrari”.

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