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Leonardo e Fincantieri, cosa succede tra governo e Marina sulla Fremm Schergat all’Egitto

Fatti e indiscrezioni sulla vendita in corso di 2 Fremm di Fincantieri all'Egitto

Fibrillazioni nel governo e soprattutto fra Marina ed esecutivo sulle Fremm all’Egitto.

Al centro delle diatribe sono le due navi Fremm di Fincantieri, le fregate multiruolo Spartaco Schergat ed Emilio Bianchi che erano destinate alla Marina militare italiana.

L’Egitto però ha chiesto le due navi all’Italia e il governo con Fincantieri e Leonardo – tramite la società Orizzonti Sistemi Navali – è all’opera.

“Dopo questa prima commessa, l’Egitto è interessato ad altre 4 navi ma anche a 20 pattugliatori che potrebbero essere costruiti anche in cantieri egiziani. In campo aeronautico il programma prevede l’interesse egiziano per 24 caccia intercettori “Eurofighter” e per 20 addestratori M346, uno dei gioielli di Leonardo, l’aereo da addestramento che è stato adottato da aeronautiche all’avanguardia come quella israeliana”, ha scritto 3 giorni fa Repubblica.

“Stiamo definendo gli ultimi dettagli e questo sarà un successo per il Paese”, ha detto la scorsa settimana sul tema in audizione al Senato l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono.

I problemi non mancano.

La fregata Schergat – secondo la ricostruzione di Start – dovrebbe essere consegnata alla Marina il 5 giugno, secondo i piani da tempo concordati. Un equipaggio è da tempo assegnato. Tutto è pronto ai vertici della Marina per la consegna.

Ma la data – nei programmi del governo – non sarà rispettata: se la Fremm fosse consegnata a tutti gli effetti alla Marina non potrebbe essere venduta all’Egitto, secondo gli addetti ai lavori.

La tabella di marcia del premier Giuseppe Conte prevederebbe un consiglio dei ministri il 3 giugno anche per deliberare sulla questione.

Ma la maggioranza di governo non è compatta: una parte del Movimento 5 Stelle è in subbuglio e pure Leu frena, mentre il Pd non ha espresso dissensi.

A rinfocolare i timori dei vertici della Marina c’è una comunicazione giunta ai vertici di Occar, l’organizzazione internazionale che cura la gestione dei programmi di attrezzature di difesa.

La lettera, spedita da Orizzonti Sistemi Navali (joint venture tra Fincantieri e Leonardo-ex Finmeccanica), fa riferimento alla necessità per la nave Schergat di un ulteriore periodo di lavori (che finirebbero il 16 giugno, secondo le indiscrezioni raccolte da Start in ambienti della Difesa) per la “pulizia aggiuntiva dei filtri dell’impianto di condizionamento”.

In sostanza la consegna definitiva della Fremm alla Marina slitterebbe ancora.

Un tempo che può essere utilizzato dal governo per trovare la quadra politica sulla commessa all’Egitto: per riconfigurare la nave visto che sulla Schergat è stata montata una strumentazione ad hoc per la Marina con materiale sensibile per la difesa nazionale e per trovare una “compensazione” per la Marina.

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