Entro il 2030 l’auto elettrica costerà meno dell’auto a benzina, fornendo vantaggi immediati al consumatore
E’ solo una questione di tempo, poi l’auto elettrica tornerà alla ribalta, non solo come mezzo più pulito in circolazione, vantando zero emissioni dal tubo di scarico, ma anche come veicolo meno costoso, all’acquisto e durante la manutenzione.
Mentre l‘autonomia della batteria migliora e si porta a livelli che garantiscono anche la percorrenza di 500 km con una sola ricarica, i prezzi della stessa crollano. A partire dal 2025, dunque, l’auto con la spina potrebbe essere la prima scelta di molti cittadini americani ed europei. Questo, almeno, è quanto si legge in una ricerca condotta da Bloomberg New Energy Finance. Approfondiamo insieme.
Auto elettriche sempre meno costose

La ricerca condotta da Bloomberg New Energy Finance mostra che già dal 2025 comprare un’auto a batteria sarà meno dispendioso rispetto ad oggi. Il costo della batteria, attualmente, rappresenta quasi la metà del costo dei veicoli elettrici, ma il prezzo calerà di circa il 77% tra il 2016 e il 2030.
“Il costo delle batteria è in continua discesa e sempre più persone, già a parità di prezzo finale, cominceranno ad adottarli”, ha detto Colin McKerracher, analista di Bloomberg New Energy Finance. “Dopo, quando saranno ancora più convenienti, allora la questione diventa ancora più interessante.”

“Abbiamo a che fare con due curve”, ha detto Normand in un’intervista a Bloomberg. “Una riflette la discesa dei costi della tecnologia EV, grazie a nuove scoperte e nuove ricerche di settore, l’altra, invece, vede salire il costo dei veicoli a combustibili fossili, a causa di normative più severe per quanto riguarda in particolare le norme sul particolato.”
I costi di manutenzione: l’aspetto che conviene già

Partiamo proprio dalla batteria, la cosa più costosa. Dobbiamo dire che la garanzia, spesso, parte da un minimo di 5 anni, quasi sempre comprensivi di assistenza, soccorso stradale e traino 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Importanti sono anche i risparmi nei costi d’esercizio. Sicuramente, il principale vantaggio dell’auto elettrica deriva dal fatto che l’energia di cui ha bisogno per il rifornimento ha un costo del 70-80% inferiore rispetto a quello per la benzina.
A questo si aggiunge, per l’Italia, l’esenzione dal pagamento del bollo e che in alcune città non si paga il parcheggio o che si ha accesso gratuito in alcune aree delle città. Facciamo l’esempio di Milano, dove è previsto l’accesso a pagamento nella zona C: in base ad alcuni conteggi, l’auto elettrica costa in media 4.500 euro in meno rispetto all’auto a trazione tradizionale.
Auto elettrica: risparmi per il sistema Paese
I vantaggi economici non riguardano solo gli utenti, ma anche il Paese. Stime orientative di CIVES per l’Italia, per l’anno 2014, indicavano che l’auto elettrica ‘costerebbe’ mediamente al Paese circa 1,4 eurocent/km contro i 5,6 dell’endotermica; da allora tutti i valori di mercati sono cambiati, ma il confronto parrebbe con tutta evidenza a favore della prima.
Sempre più concorrenza. E prezzi sempre più bassi

In particolare, dopo lo scandalo dieselgate, Volkswagen prova a riabilitarsi grazie a “Together – Strategy 2025”, un piano strategico in cui si promette il lancio entro il 2025 di 30 nuovi modelli di auto elettriche.
Mercedes-Benz, al fine di arrivare preparata alla sfide dell’elettrificazione dei trasporti, nei mesi scorsi, ha raggiunto un accordo quadro per il processo di modernizzazione dello storico stabilimento di Untertürkheim (Stoccarda), centro di riferimento per la rete di produzione powertrain.
Nei giorni scorsi, invece, Bmw ha confermato che costruirà la prima MINI completamente elettrica nel 2019 e una Bmw X3 completamente elettrica nel 2020 presso lo stabilimento di Lipsia, mentre la Bmw iNEXT completamente elettrica sarà prodotto nello stabilimento di Dingolfing nel 2021.
Anche le case automobilistiche cinesi si danno battaglia per accaparrarsi il titolo di primo costruttore nazionale di vetture elettriche. Prima fra tutte, al momento è BYD, che lo scorso anno ha venduto più veicoli con le spine di qualsiasi altro produttore al mondo (Tesla incluso).
Il numero sempre maggiore di auto elettriche porterà ad un livellamento dei costi di industrializzazione dei processi produttivi delle batterie.
Più facile da vendere?

Su questo fronte, Volkswagen, per spingere la e-Up! e la versione elettrica della Golf, ha deciso di lanciare “Progetto valore Volkswagen elettrico” che prevede, oltre ad uno sconto pari all’importo dell’Iva, quindi 22% sul prezzo delle vetture, anche che il valore futuro garantito della vettura resti pari al 50% del prezzo di listino.






