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Smart City

Con la Smart City meno sprechi e più sicurezza

Nella smart city si consuma meno energia, si spreca meno acqua e c’è meno delinquenza  Meno sprechi nella smart city e anche meno deliquenza. È questa la conclusione di uno studio della Bank of America Merrill Linch, i cui analisti hanno stabilito una serie di parametri con cui misurare le città intelligenti e, dunque, i…

Nella smart city si consuma meno energia, si spreca meno acqua e c’è meno delinquenza 

Meno sprechi nella smart city e anche meno deliquenza. È questa la conclusione di uno studio della Bank of America Merrill Linch, i cui analisti hanno stabilito una serie di parametri con cui misurare le città intelligenti e, dunque, i vantaggi dell’innovazione. Approfondiamo insieme.

Cos’è la smart city

La smart city, o città intelligente per dirla in italiano, è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica volte all’ottimizzazione dei servizi pubblici e al mettere in relazione tutte le infrastrutture con chi abita e vive la città, grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, con l’unico obiettivo di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

I vantaggi della smart city

smart citySecondo uno studio dello Bank of America Merrill Linch, le smart city rappresentano una rivoluzione dal punto di vista energetico e sociale. Grazie alle città intelligenti, infatti, sprecheremo meno acqua, consumeremo meno energia e saremo più sicuri, grazie al calo della deliquenza. Migliorerà anche il traffico: strade più libere e corsie più scorrevoli.

Sarà la tecnologia, dunque, a fare la differenza tra città. Saranno i servizi a far sì che un’area metropolitana sia più o meno vivibile. E sarà l’innovazione a contribuire alla creazione di nuovi posto di lavoro. Le città che non intraprenderanno la via smart, vedrà peggiorare lo standard qualitativo.

Ma quali sono gli strumenti di cui si serviranno le città intelligenti? le infrastrutture tecnologiche, gli edifici intelligenti, le case intelligenti, la sicurezza tecnologica, l’energia intelligente, la mobilità tecnologica. Grazie a tutto questo, spiega lo studio della Banca americana, le città registreranno un calo del consumo di energia del 30% e anche diminuzione di fenomeni di criminalità, un 20% in meno di ritardi del traffico e ci sarà meno spreco dell’acqua.

Sempre più persone vivono in città

Sono sempre più le persone che scelgono di vivere in città, abbandonando la campagna. Ad oggi, ben il 55% della popolazione mondiale vive in città, ma la percentuale è destinata a crescere. Ed entro il 2050, il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, comprendendo anche l’85% della popolazione che vive in città emergenti.

L’urbanizzazione ha creato un giro d’affari pari a 62 trilioni di dollari. E la crescita del fenomeno porterà ad una crescita pari all’85% del PIL globale, che raggiungerà la cifra di
115 trilioni di dollari.

Sarà importante la scelta della città in cui abitare: è bene preferire un’area metropolitana dove la ricchezza cresce velocemente.

Le città più tecnologiche

singapore smart city
Singapore

Se saranno la tecnologia e l’innovazione a fare la differenza nella futura crescita delle città, lo studio della Bank of America Merrill Linch ha pensato fosse giusto stilare una classifica delle prime 10 città più tecnologiche al mondo:

  1. Singapore
  2. Londra
  3. New York
  4. Parigi
  5. Tokyo
  6. Stoccolma
  7. Amsterdam
  8. Seul
  9. Vienna
  10. Zurigo

Smart city: bisogna accelerare

La maggior parte delle città, però, deve accelerare. Sì, l’80 per cento delle città, infatti, ha delle infrastrutture di livello inadeguato. E secondo lo studio ci vorrebbero ben 78 trilioni di investimenti per la loro riqualificazione.

E ancora. Lo studio denuncia che nel 75% delle metropoli si vive peggio di 20 anni fa e che occorre almeno un miliardo di nuove abitazioni.

Vienna la città più vivibile al mondo

Mentre però si attendono grandi cambiamenti, per ora è Vienna la città in cui si vive meglio. Almeno secondo la ricerca Quality of Living 2017 redatta dalla società di consulenza statunitense Mercer. La seguono ssmart cityul podio Zurigo e Auckland

Il capoluogo austriaco si conferma, per l’ottavo anno consecutivo, la città più vivibile del mondo, continuando ad essere la migliore al mondo in base a 39 differenti indicatori che incidono sulla qualità della vita delle persone (analizzati sulla base di dati pubblici e proprietari). In particolare come spiega la ricerca, che valuta il livello di sicurezza, il tasso di criminalità, l’efficienza dei trasporti e dei servizi pubblici, la qualità del servizio sanitario, l’istruzione, la presenza di infrastrutture e la stabilità politica, Vienna ottiene la medaglia d’oro grazie alla sua stabilità, alla qualità dei servizi e delle infrastrutture e alle opportunità offerte.

La top ten delle città più vivibili al mondo

Dopo il capoluogo austriaco, Zurigo e Auckland, l’edizione di quest’anno del rapporto vede al quarto posto Monaco di Baviera, seguita da Vancouver. Sesto e settimo posto per le tedesche Düsseldorf e Francoforte. Ottavo posto alla svizzera Ginevra, mentre al nono vediamo piazzarsi la danese Copenaghen. Chiude la top ten la Svizzera Basilea, nuova entrata nelle prime dieci.

Se è bello vedere che ben 8 città tra le prime 10 sono europee, è triste vedere che per trovare una città italiana, bisogna attendere il 41° posto con Milano, mentre Roma scende al 57° (sei posizioni in meno rispetto al 2016), a causa dei problemi legati alla gestione dei rifiuti.

Importanti le infrastrutture per determinare la qualità della vita di una città. Si tratta di un parametro fondamentale e tanto tenuto in considerazione dalle multinazionali quando inviano lavoratori all’estero. Se guardiamo al solo settore delle infrastrutture, è Singapore la prima classificata.

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