Sono disponibili a trattare ancora probabilmente ad oltranza e in special modo sugli slot di Milano Linate, ma sia Lufthansa che Ita non hanno nessuna intenzione di cedere di un millimetro sulle tratte con il Nord America anche perché si tratta dei voli più profittevoli a cui le due pretendenti non hanno nessuna intenzione di rinunciare.
Infatti, Mef e Lufthansa, due giorni fa, hanno presentato alla Commissione europea un ulteriore aggiunta al pacchetto di impegni già inviati alla Dg Comp il 6 maggio scorso, per poter sbloccare così il dossier e ottenere il via libera alle nozze con Ita Airways.
Margrethe Vestager è intenzionata ad arrivare entro la scadenza prefissata dall’accordo siglato tra Mef e Lufthansa e cioè il 31 maggio di quest’anno a fornire una indicazione precisa sulle intenzioni della Commissione affinché non si arrivi al fatidico 4 luglio, quando le parti non potranno più presentare i famosi rimedi “dell’ultimo minuto”.
E che il dossier Ita-Lufthansa non sia ancora chiuso lo dice apertamente la stessa Vestager che oggi in una conferenza stampa ha dichiarato che il compito di Bruxelles è quello di tutelare gli interessi del cittadino-viaggiatore e che il compito della Dg Comp è garantire che i consumatori possano ancora godere della concorrenza quando vogliono volare, scegliendo tra diverse compagnie, frequenze e prezzi competitivi. Ma la Vestager va oltre e spiega che in un caso come questo c’è un rischio che i prezzi salgano e le frequenze calino. La Vestager ha poi ricordato che spetta alle compagnie illustrare come evitare che ciò accada. Il numero uno dell’antitrust europeo ha poi voluto sottolineare che su questo dossier che riguarda una fusione molto importante anche per gli italiani che vogliono viaggiare non è stata ancora presa alcuna decisione e che anche l’autorità italiana garante della Concorrenza sta esaminando i prezzi in Italia perché ci sono prezzi molto alti per i biglietti aerei.
Tra la giornata odierna e martedì prossimo, sono stati inseriti nell’agenda della Commissione una serie di incontri tra la stessa Vestager e i vertici di Lufthansa. L’obbiettivo dei tedeschi, che si sono sempre dimostrati molto diplomatici durante tutto l’arco di questa difficile trattativa è quello di riuscire a convincere la Vestager della bontà dei rimedi, anche se secondo alcune indiscrezioni, il sì dell’Ue sarebbe ancora lontano poiché anche le nuove concessioni presentate in queste ultime ore dal colosso tedesco dei celi e dal Tesoro sugli slot di Milano-Linate, e cioè la dismissione di 19 coppie di slot rispetto alle 11 presentante lo scorso 6 maggio, non sembrano al momento essere sufficienti a sbloccare il dossier in modo positivo.
Se per Ita il dossier Ue è di primaria importanza sembra esserlo anche per una buona parte dei sindacati che hanno sottoscritto gli accordi nel 2020 e cioè Cigl, Uil e Anpac. In una nota inviata alla Compagnia di bandiera proprio questa mattina rispettivamente a firma di Cuscito, Viglietti e De Carlo, i sindacati firmatari la missiva premettono che “alla luce delle notizie che si apprendono a mezzo stampa si ritiene indifferibile un confronto sull’evoluzione della vicenda della partnership con Lufthansa, sul piano industriale di Ita Airways, sia nel medio che nel breve periodo, sui connessi sviluppi dei livelli occupazionali, anche con riferimento ai dimensionamenti sottoscritti nel verbale “Acquisizione asset e sviluppo occupazionale di Ita” del 02/12/2021 ed all’ormai prossimo rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”.
I sindacati in definitiva lamentano di essere stati lasciati fuori da ogni questione negoziale circa la trattativa Mef-Lufthansa-Dg Comp. I sindacati quindi nella missiva inviata al Presidente Antonino Turicchi e ad altri dirigenti della compagnia, chiedono un incontro urgente all’azienda ma alzano anche il termometro delle situazione che si è venuta a creare, affermando che la mancanza di dialogo sul dossier Ita-LH “sta minando il proficuo clima lavorativo che ha consentito ad Ita di superare la fase di start-up e di conseguire apprezzabili traguardi industriali ed operativi in questi anni, e rischia, nostro malgrado, di degenerare repentinamente in una fase purtroppo conflittuale”.
Ora vedremo come Turicchi intenderà affrontare l’argomento considerato anche che una delle più importanti sigle sindacali, quella che fa riferimento a Luigi Sbarra leader del Cisl, non ha inteso firmare la missiva.
“Stiamo assistendo per la prima volta ad una spaccatura tra i sindacati che hanno firmato l’accordo del contratto del Trasporto Aereo nel 2020”, commenta con Startmag Cristiano Spazzali, analista ed esperto di trasporto aereo, ex direttore generale di AzzurraAir e che segue da tempo il dossier Ita Airways. “Infatti nella missiva”, secondo Spazzali, “manca la firma di una delle sigle sindacali più rappresentative in Ita che è la Cisl la quale evidentemente non ha voluto prendere parte ad una azione così invasiva in un momento così delicato del dossier. Con la stagione estiva alle porte Turicchi è stato un po’ messo all’angolo dai sindacati, Ita infatti non si può permettere da una parte di subire scioperi che andrebbero ad incidere sugli introiti, ma non solo il presidente Turicchi infatti avrebbe molta difficoltà a rinegoziare in questo momento contratti e assunzioni, almeno fino a quando non ci sarà il via libera da parte della Ue alle nozze con Lufthansa e a maggior ragione anche dopo in quanto a seguito degli accordi firmati tra Lufthansa e Mef, dopo l’approvazione della Ue la gestione passerebbe a Lufthansa e quindi Turicchi avrebbe comunque le mani legate”.
E che il momento sia veramente delicato, Spazzali lo dice chiaro e tondo: “Che il dossier sia entrato in una fase delicatissima lo capiamo dalle dichiarazioni della Vestager e dal rallentamento dell’attività di Lufthansa, che non vuole essere un segnale di smobilitazione ma volto a consolidare una posizione e non creare ulteriori attriti con l’Ue, e che ci sia anche tensione sul dossier lo si capisce chiaramente anche dai titoli dei giornali di oggi dove c’è scritto tutto il contrario di tutto, una testata scrive che le nozze sono naufragate e arriva Msc, un’altra l’altra dice che la Ue non darà il benestare alle nozze e così via, insomma danno oramai le nozze tra Ita e Lufthansa per spacciate, e per certo l’ingresso di Gianluigi Aponte patron di Msc nel capitale azionario di Ita. Ora tutto può essere, ma mi sembra obiettivamente che sia più fanta-economia che realtà”.
Spazzali conclude: “E’ ormai da più di un anno che andiamo dicendo che c’è una sorta di deep-state, che sta cercando di contrastare il matrimonio tra Ita e Lufthansa e far saltare le nozze, e forse proprio in questi giorni se ne potrebbe essere accorto anche il Ministro Giancarlo Giorgetti… speriamo solo che non sia troppo tardi”.