Non c’è solo l’Autopilot a sollevare i dubbi e le perplessità dell’Nhtsa, l’ente federale statunitense per la sicurezza stradale ha preso di mira ora un’altra feature esclusiva delle vetture Tesla che si caratterizza per uno dei peggiori acronimi mai studiati in campo automobilistico: l’Ass.
A COSA SERVE LA “NUOVA” OPZIONE
Con questa sigla irriverente (ci sarà dietro Musk in persona?) si fa riferimento a una delle funzioni che contraddistinguono Tesla: l’Actually Smart Summon, ovvero la possibilità per il conducente di telecomandare la propria vettura via smartphone, senza esserci fisicamente a bordo.
Per la Casa americana una trovata utile a parcheggiare l’auto in posteggi così stretti che impedirebbero poi di aprire le portiere per uscire. Per l’utenza di riferimento l’ennesimo sfoggio hi-tech da mostrare agli amici.
TUTTI I RITARDI DELL’ASS TESLA
Sparita dopo l’introduzione del Tesla Vision, tale funzione era stata inizialmente annunciata per il mese di settembre 2022, quindi Elon Musk stesso promise che sarebbe uscita nell’aprile successivo, mentre alla fine negli Usa ha fatto il suo debutto solo nel settembre 2024.
I SINISTRI SOSPETTI
Appena ritornata in scena negli Usa la feature che consente di richiamare la propria vettura è stata subito attenzionata dall’ente sulla sicurezza stradale che ha aperto un’indagine su 2,6 milioni di Tesla comandabili via app. In particolare, secondo il Washington Post, all’agenzia governativa sarebbero arrivate quattro segnalazioni di altrettanti sinistri (senza feriti) dalla dinamica tutta da accertare.
Pare, secondo quanto riportano i media esteri, che le Model S, 3 e X acquistate dal 2016 con la funzione Ass attiva, si sarebbero infatti schiantate contro veicoli parcheggiati, oppure contro pali o altri ostacoli. Gli utenti sostengono che fosse impossibile evitare l’incidente, perché vi sarebbero stati ritardi nella risposta dell’auto rispetto al momento in cui si hanno digitato i comandi su smartphone.
LE DINAMICHE DA ACCERTARE
L’ente naturalmente dovrà chiarire se non vi sia dietro la responsabilità umana (disattenzione, imperizia…) e parimenti valutare se la comunicazione tra lo smartphone – che diventa con Ass attivo la plancia di comando della vettura – e la Tesla non fosse viziato da fenomeni di “lag”, ovvero di latenza (tutt’altro che rari quando si è connessi a Internet).
In tal caso deciderà se attivare una procedura di richiamo a carico del costruttore, che potrebbe per esempio disattivare tale funzione tutte le volte in cui la velocità di trasmissione dei dati non dovesse essere eccellente. Sempre fonti giornalistiche parlano di almeno altri dodici sinistri che avrebbero coinvolto altrettante Tesla dotate però della vecchia versione dello Smart Summon.
NE ABBIAMO DAVVERO BISOGNO?
Bisognerà anche ragionare se sia realmente sensato ed essenziale far partire un’auto senza che il conducente sia a bordo e se comandare una autovettura come se fosse una macchinina radiocomandata non esponga beni altrui, ma anche pedoni o animali a incidenti che, dalla plancia del veicolo, si potrebbero invece evitare.
Mentre negli Usa le regole sono più permissive rispetto al Vecchio continente, il produttore comunque suggerisce di utilizzare l’Ass solo in aree private e interdetti agli estranei, come cortili e vialetti di accesso, dopo essersi assicurati che la visuale fra utente e vettura sia libera. Ma c’è un modo di accertarsi che tali raccomandazioni vengano seguite?