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I tassi zavorrano Enav

I numeri sui primi nove mesi 2023 di Enav, la società di assistenza al volo controllata dal ministero dell'Economia

Si fanno sentire in chiave negativa sui conti dell’Enav i tassi di interesse alti. L’effetto è registrato nel conto economico consolidato della società di assistenza al volo controllata dal ministero dell’Economia con un decremento dell’utile.

Ecco tutti i dettagli che emergono dalla relazione sui primi nove mesi dell’anno in casa Enav.

Il documento dell’Enav sottolinea l’aumento degli oneri finanziari, “principalmente per i maggiori interessi passivi sull’indebitamento bancario a tasso variabile che ha risentito dell’incremento dei tassi di interesse soprattutto nel periodo di riferimento”. Per questo il gruppo Enav chiude i nove mesi del 2023 con un utile netto consolidato pari a 86,3 milioni di euro in diminuzione, rispetto allo stesso periodo del 2022, di circa 5,5 milioni di euro.

AUMENTANO I RICAVI DI ENAV

I ricavi si incrementano del 7,2 per cento (a 756 milioni); quelli da attività operativa del 3,6%, a 740 milioni. Su questi ultimi – rileva il Sole 24 ore – ha inciso la componente di balance (il meccanismo che prevede per Enav il parziale recupero o la parziale restituzione ai vettori degli effetti derivanti dallo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e quello a consuntivo) per 44,6 milioni. I ricavi del settore non regolamentato sono stabili a 26,6 milioni.

COME LIEVITANO I COSTI DI ENAV

Sono saliti in modo più che proporzionale i costi – nota oggi il Sole 24 ore – che segnano un +5,2% a 520 milioni, per effetto del «maggior costo del personale associato anche alle maggiori attività legate alla gestione degli elevati volumi di traffico aereo». Il costo del personale è stato pari a 430 milioni di euro, in aumento del 7,3% anche per «l’effetto sul 2023 del rinnovo della parte economica del contratto collettivo di lavoro della capogruppo e di Techno Sky».

L’EFFETTO SUI MARGINI

L’effetto sui margini è quello di mantenerli al livello dei primi 9 mesi del 2022: l’Ebitda si attesta a 520 milioni e l’Ebit a 131 milioni. Come detto, la società chiude i novi mesi, con un utile netto di 86,3 milioni, in calo di 5,5 milioni sul 2022, e questo anche per il peso dei maggiori interessi pagati su debito per l’effetto dei tassi.

L’INDEBITAMENTO

L’indebitamento netto presenta, invece, un miglioramento rispetto a fine 2022, con un saldo di 329,9 milioni di euro, in calo di 77,9 milioni. “Il minor indebitamento finanziario netto è dovuto principalmente all’effetto della dinamica degli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, strettamente correlato alla ripresa delle attività del trasporto aereo con conseguenti maggiori incassi dal core business della Capogruppo”, sottolinea il gruppo.

IL COMMENTO DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

«L’andamento positivo dei primi nove mesi del 2023 conferma che la domanda di traffico aereo sui cieli italiani è davvero forte – ha commentato l’ad Pasqualino Monti (nella foto) -. La società sta proseguendo con gli investimenti per modernizzare l’infrastruttura spazio aereo, garantendo i consueti livelli di sicurezza e qualità del servizio. Anche durante la stagione estiva, il periodo più intenso per i volumi di traffico, abbiamo garantito ottime performance. L’espansione e la diversificazione sul mercato non regolamentato resta un elemento centrale nella strategia industriale del gruppo».

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