Le CBA sono l'apice della noia. Ne consegue che pochissimi accademici dedicano tempo a svilupparne la scienza. Le linee guida sono quindi sempre confuse, spesso contraddittorie, a volte totalmente errate (sempio famoso è quella del dpt agrario US, che imponeva double counting) 2/
— Alessandro Martinello (@ale_martinello) February 13, 2019
In CBA quel che conta è il costo sociale (che include il costo opportunità) e differenziali in efficienza. Puri trasferimenti di risorse hanno un impatto nullo. È il motivo per cui in CBA il costo del lavoro di un disoccupato è 0 (pg 50) 4/
— Alessandro Martinello (@ale_martinello) February 13, 2019
Questo li spinge a considerare erroneamente trasfers come benefici. In questo caso, uno avrebbe potuto dire "Raga, col tunnel risparmiamo benza, quindi i cittadini pagano X in meno di accise. Benefit!". 6/
— Alessandro Martinello (@ale_martinello) February 13, 2019
Il principio è che diminuzioni in tariffe non sono solo benefici, ma ANCHE costi. Che possono essere diversi o scaricarsi su diverse fasce di popolazione, quindi può essere utili prenderli separatamente 8/
— Alessandro Martinello (@ale_martinello) February 13, 2019
Qui però vige l'opposto. La riduzione di tasse è vista SOLO, e non ANCHE, come costo.
Questo secondo me è il problema.Come premesso, in CBA ci sono poche certezze. Ma su questo aspetto particolare c'è quantomeno da discutere 10/
— Alessandro Martinello (@ale_martinello) February 13, 2019