Un’Europa unita contro i dazi americani. E’ questo che chiede la Francia in risposta alla guerra commerciale avviata da Washington: in caso di nuovi dazi, il Vecchio Continente dovrebbe rispondere con una rappresaglia unitaria.
Pronta a negoziare, proprio per evitare il peggio, è invece la Germania, che sarebbe maggiormente colpita da ipotetici dazi del 20-25% nel settore automotive.
GUERRA GIA’ IN CORSO
La guerra commerciale tra Usa ed Europa (e non solo) è già in corso. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha colpito l’Ue, il Canada e il Messico con tariffe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio all’inizio di giugno, ponendo fine alle esenzioni in vigore da marzo.
L’esecutivo Ue ha risposto imponendo dazi all’importazione del 25% su una gamma di beni statunitensi, compresi prodotti in acciaio e alluminio, prodotti agricoli come mais e arachidi, bourbon, jeans e motociclette.
LE NUOVE MINACCE
La questione, però, potrebbe peggiorare. Il mese scorso Trump, infatti, avrebbe minacciato di imporre una tariffa di importazione del 20-25% su tutti i veicoli assemblati nell’Unione europea. Se dovesse accadere qualcosa di simile, allora verrebbe sconvolto l’attuale modello di business dell’intero settore automotive.
Attualmente, infatti, gli Stati Uniti impongono una tariffa del 2,5% sulle autovetture importate dall’Ue e una tariffa del 25% sui camion. L’Ue impone una tariffa del 10% sulle auto importate dagli Usa.
SERVE RISPOSTA UNITARIA
“Se domani ci sarà un aumento delle tariffe anche nel settore automobilistico, la nostra reazione dovrebbe essere unita e forte per dimostrare che l’Europa ha un potere unito e sovrano”, ha detto il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, sottilineando durante una conferenza economica ad Aix-en-Provence, nel sud della Francia, che “la guerra commerciale è già iniziata”.
“Facciamo sapere che se veniamo attaccati reagiremo collettivamente e reagiremo fermamente”, ha detto Le Maire.
ADDIO A TARIFFE AUTO?
In realtà, una via della pace forse ci sarebbe. L’ambasciatore americano Richard Grenell ha dichiarato ai manager di Daimler, Bmw e Volkswagen, rispettivamente Dieter Zetsche, Harald Krueger e Herbert Diess, che il presidente Donald Trump sarebbe disposto a ritirare le minacce di imporre tariffe alle auto importate dall’Unione europea (e non solo) se Bruxelles decidesse di eliminare gli attuali dazi sulle auto di importazione americana.
Questo, però, significherebbe eliminarle in toto. Secondo le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio, l’Ue non può abbassare le tariffe di importazione solo per le auto prodotte negli Stati Uniti. Dovrebbe ridurre i dazi per tutti i membri dell’OMC, come scrive Reuters.
L’UE CONTRO I GIGANTI DEL WEB
Non solo guerra dei dazi. Le Maire ha anche annunciato che l’Ue avrebbe superato le divergenze tra Paesi su una possibile tassa sui giganti digitali come Google e Apple, che in passato hanno incassato profitti europei in paesi con aliquote fiscali più basse.
“Credetemi, tasseremo i giganti digitali entro la fine del 2018 o al più tardi all’inizio del 2019 perché non è solo una questione di giustizia ma anche di sovranità”, ha detto Le Maire.