Passeggeri lasciati in autostrada nelle stazioni di servizio? Call center che dalle 17 non rispondono? Impossibile. Eppure è quello che succede a Flixbus, secondo un racconto che sta spopolando su Facebook.
Ecco tutti i dettagli della vicenda con una replica della società controllata dal gruppo tedesco che dice poco o nulla.
IL POST CRITICO DEL SERVIZIO DI FLIXBUS
“Sono stata dimenticata da Flixbus in un autogrill. E non scherzo. Sono uscita con due minuti di ritardo dal bar e se ne erano andati. Lasciata da sola nel nulla in mezzo alla Pianura padana. Mentre un pezzo di bagaglio viaggiava veloce verso Roma al posto mio. Non lo auguro a nessuno, è una sensazione orribile”. E’ quanto ha scritto su Facebook Chiara Calpini, che lavora all’ufficio stampa dei Radicali italiani, raccontando quanto gli era capitato.
EFFETTO MEDIATICO DEVASTANTE PER FLIXBUS
Il post è stato poi ripreso da alcuni giornali e la vicenda ha avuto quindi un riverbero mediatico deleterio per il gruppo tedesco. Le prime sensazioni provate – ha raccontato Calpini – sono state di rabbia, incredulità, anche senza di colpa “e poi la fatica di tenere a bada il tumulto per ragionare velocemente sul da farsi”.
IL CASO DEL CALL CENTER SILENTE DI FLIXBUS
I disservizi riguardano anche il call center di Flixbus, secondo la testimonianza: Calpini ha infatti cercato subito un numero verde, ma ha scoperto che era attivo fino alle 17 e il bus invece l’aveva lasciata per strada alle 18. Sui vari social e nella chat del sito non risponde nessuno. “Su Facebook le risposte ai messaggi sono automatiche e suonano particolarmente beffarde mentre stai sudando freddo in un parcheggio”.
LE ESPERIENZE NEGATIVE CON FLIXBUS
E quando si rivolge a dei benzinai sul posto, scopre anche di non essere la prima persona a vivere un’esperienza simile: “Mi dicono che un mese fa è successo la stessa cosa a una ragazza che, non sapendo come fare, è scoppiata a piangere”.
PASSEGGERI ABBANDONATI
“Leggo di persone anziane, invalide, minorenni e via dicendo abbandonati all’autogrill. Senza assistenza e neanche la certezza di poter recuperare l’eventuale bagaglio”, scrive ancora.
LA REPLICA DI FLIXBUS
Fredda, asettica, quasi infastidita, la replica di Flixbus; identica per le testate – Repubblica e Fanpage – che hanno contattato la società di trasporto per avere una versione dell’azienda
“Siamo spiacenti per quanto verificatosi, e comprendiamo il disagio vissuto dalla passeggera. Allo stesso tempo, in qualità di operatore di linea teniamo a precisare che il nostro servizio è vincolato a una tabella oraria con orari predefiniti, analogamente a quanto previsto per il trasporto ferroviario e indipendentemente dal costo”.