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Ocean

Fisker affoga in un Ocean di debiti e richiami con i veicoli elettrici

I richiami della Ocean, che nonostante le vendite assai basse ha manifestato una marea di problemi, dovranno continuare. E gli utenti, preoccupati che con l'istanza di bancarotta non riceveranno più assistenza, si stanno riunendo in associazioni

Non c’è pace per il produttore californiano di veicoli elettrici Fisker, fondato nel 2016 dal designer Henrik Fisker, al suo secondo fallimento nel giro di pochi anni. Secondo i nuovi documenti pubblicati sul sito web della National Highway Transportation Safety Administration (NHTSA), ovvero l’ente federale statunitense preposto alla sicurezza stradale, i numerosi problemi della Ocean (venduta sottocosto nell’ultimo periodo nella speranza di rimandare la bancarotta) non dovranno fermarsi nemmeno con la richiesta di protezione dal fallimento (Chapter 11).

UN OCEAN DI RICHIAMI

Fisker prima di chiudere definitivamente le serrande stava richiamando 8.402 Ocean a causa di un possibile blocco delle maniglie delle portiere, che potrebbero impedire ai clienti di entrare o uscire dal veicolo. L’azienda sta inoltre richiamando 3.806 veicoli in Europa e 513 in Canada.

I VARI PROBLEMI DEL SUV ELETTRICO

Il Suv è stato interessato anche da oltre 100 reclami presentati alle autorità di regolamentazione statunitensi, con proprietari che hanno riferito che i loro veicoli perdevano improvvisamente potenza o che vedevano il cofano dell’auto elettrica sollevarsi quando si guidava ad alta velocità. Di recente, alcune segnalazioni avevano riguardato anche le spie poste sul cruscotto.

LA PREOCCUPAZIONE DEI PROPRIETARI

I pochi proprietari di Ocean sono naturalmente preoccupati dato che Fisker, se non troverà salvatori dell’ultimo minuto, cesserà le operazioni e questo potrebbe impedire loro ottenere assistenza in caso di mal funzionamenti e problemi con l’onere di portare a termine i richiami per i problemi che si sono manifestati.

Alcuni clienti hanno addirittura costituito un comitato, la Fisker Owners Association, per garantire l’accesso continuo ai servizi e, soprattutto, ai ricambi. E già si preannunciano class action all’orizzonte, perché difficilmente tali richieste potranno essere esaudite, considerato che la Casa di auto elettriche non ha soldi in cassa.

IL FALLIMENTO DI FISKER IN NUMERI

Ma perché Fisker è nuovamente fallita? Per capirlo basta dare una occhiata ai numeri: nel 2023 sono stati prodotti 10.193 esemplari del Suv elettrico da 700 km di autonomia, meno di un quarto rispetto all’obiettivo che il Ceo svedese si era dato per raggiungere la sostenibilità del proprio piano industriale.

E l’aspetto peggiore è che dei 10mila sfornati con difficoltà ne sono stati venduti appena 4.929. I ricavi hanno sfiorato i 273 milioni di dollari a fronte di perdite nette per 762 milioni. Il titolo Fisker ha toccato il record di 28,50 dollari per azione nel febbraio 2021 (pari a una capitalizzazione di 8 miliardi), per poi iniziare una discesa continua che non si è più interrotta, comportando il delisting.

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