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Fca, Renault, Skoda e Volkswagen. Chi accelera e chi frena nelle immatricolazioni

L'articolo di Luigi Pereira

 

Il 2018 del mercato italiano dell’auto chiude in negativo. Nonostante l’aumento delle immatricolazioni di dicembre dell’1,96%, a 124.078 vetture, l’intero 2018 chiude a quota 1.910.025 in totale, con una flessione del 3,11% rispetto all’anno precedente, quando le vendite erano state 1.971.345.

ECCO I NUMERI CASA PER CASA, NON SOLO FCA

Il marchio Fiat nel suo insieme ha perso il 19.65%, passando dalle 402.430 immatricolazioni del 2017 alle 323.342 dell’ultimo anno. Con il segno negativo, Lancia (-19,5%), Nissan (-12,94%) Honda (-10,29%), Land Rover (-7,07%), Mercedes (-7,05%), Hyundai (-9,31%), Audi (-6.45%), Renault (-6.40), Bmw (-6.2%), Maserati (-5-35%) Alfa Romeo (-4.9%), Porsche (-3,68%). In crescita, invece, le immatricolazioni di Seat (+13,82%) Volkswagen (+12,35%), Skoda (+9,72%) Citroen (+5,72%), Dacia (+6,19%), Suzuki (+5,94%), Toyota (+2,87%).

FOCUS SU FCA

Fca ha perso nell’intero anno il 10,41% (a dicembre la flessione e’ stata dell’1,10%), ma la quota di mercato del gruppo ha chiuso al 26,2% con crescita costante negli ultimi tre mesi e 6 vetture nella top teen dell’anno: Jeep Renegade, Fiat Panda, 500X, 500, Tipo, Lancia Ypsilon.

I NUMERI SU BENZINA, GASOLIO, IBRIDE ED ELETTRICHE

I dati nelle vendite del 2018 evidenziano la crescita nell’immatricolazione di auto a benzina (+8%), ibride (+30,5%) ed elettriche (+147%, quasi 5.000 consegne), il calo delle vetture diesel (-12%, quota di mercato scesa al 45.9% nel mese di dicembre) e a Gpl (-3.5%) mentre i veicoli a metano hanno fatto registrare una crescita del 14% complessiva ma una flessione superiore al 50% a dicembre.

IL COMMENTO AL MERCATO ITALIANO

Difficile fare previsioni per il 2019 – commenta Paolo Scudieri, presidente di Anfia – ma il bonus-malus non colpira’ solo le auto di lusso e di grossa cilindrata, ma anche moltissimi modelli ampiamente diffusi sul mercato. E le preoccupazioni derivano anche dall’incertezza economica e dal contesto produttivo piuttosto critico: l’indice di produzione dell’industria automotive risulta in calo dallo scorso luglio e gli ordinativi da agosto”.

LA PAROLA ALLE CASE ESTERE

Anche le previsioni di Unrae non sono ottimistiche: “Il 2019 – sostiene Michele Crisci, presidente dell’associazione delle case automobilistiche estere – dovrebbe attestarsi su un volume di auto vendute piu’ basso, sia per la tassazione aggiuntiva, sia per una tendenza al rallentamento che si era gia’ fatta vedere negli ultimi mesi del 2018, non solo nelle immatricolazioni ma anche nelle acquisizioni di nuovi contratti”.

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