skip to Main Content

Opel Pegeout

Che cosa succede tra Fca e Dongfeng su Psa?

I cinesi di Dongfeng escono da Psa e per Fca si apre la possibilità di entrare nel gruppo francese? Fatti, numeri, indiscrezioni e scenari

 

La cinese Dongfeng Motor pronta a capitalizzare il suo investimento in PSA, di cui detiene il 12,2%. Al vaglio, attualmente, ci sarebbero diverse opzioni, mentre qualche indiscrezione parla di un possibile investimento nel gruppo francese dell’italo-americana FCA. Andiamo per gradi.

INVESTIMENTO NEL 2014

Partiamo dal principio. Dongfeng ha investito in PSA, che detiene i brand Peugeot, Citroën, DS e Opel, nel 2014, in concomitanza con lo Stato francese. Nel 2014, un’azione del gruppo automobilistico valeva 7,50 euro. Oggi ne vale 20, circa.

VOGLIA DI MONETIZZARE

La società cinese sembra aver voglia di monetizzare il suo investimento e gli advisor della società sarebbero già al lavoro per valutare il come. Due le opzioni possibili, secondo quanto riferito da Bloomberg: Dongfeng potrebbe scegliere di piazzare sul mercato quel 12,23% o l’emissione di bond convertibili in azioni PSA.

La quota dovrebbe valere circa 2,5 miliardi di dollari.

RIMPOLPARE LE CASSE CINESI

Vendere le azioni detenute in PSA, significherebbe andare a rimpolpare le finanze di Dongfeng Motor, in un momento in cui i rivali, invece, devono attingere alle proprie casse per investire nei veicoli elettrici e nei sistemi di guida autonomi.

ROTTURA DI UN DELICATO EQUILIBRIO?

La vendita delle quote, che farebbe comodo alla cinese, potrebbe andare a rompere un delicato equilibrio, come scrive Bloomberg, tra Dongfeng Motor, il governo francese e la famiglia Peugeot, che detengono ciascuno il 12,2% dell’azienda.

IL RALLENTAMENTO IN CINA

C’è da dire, anche, che PSA, in Cina convince poco: PSA ha registrato un calo del 60% delle vendite unitarie in Asia, nel primo semestre e ha lasciato inutilizzate le strutture cinesi.

L’amministratore delegato Carlos Tavares ha affermato che prenderebbe in considerazione la possibilità di fabbricare automobili in Cina per il mercato statunitense.

VERSO ALTRE ALLEANZE

PSA, intanto, guarda già a nuove e future alleanze. “Staticamente penso che ci saranno altre opportunità di alleanze”, ha detto Carlos Tavares, presidente del consiglio di amministrazione della casa auto. La stessa affermazione scrive il Corriere della Sera, è stata fatta da Mike Manley, ceo di Fiat Chrysler, confermata anche dal presidente John Elkann.

FCA VERSO PSA?

E proprio Fca potrebbe scendere in campo per acquisire le quote detenute dai cinesi. O almeno, mentre i cinesi escono di scena, salgono le probabilità di una combinazione Fiat-Peugeot.

“La famiglia Peugeot é nella società con una quota del 14,1% e tra i clan Elkann/Agnelli e i Peugeot i rapporti sono sempre stati più che amichevoli”, scrive il Corriere della Sera.

CONDIZIONI ECONOMICHE FAVOREVOLI

PSA potrebbe attrarre la casa italo-americana, visti i conti. Psa ha generato profitti con un margine operativo del 9%, con una liquidità di cassa di 7,9 miliardi di euro.

LA QUESTIONE EMISSIONI

Quello che preoccupa, di PSA, invece, è la questione emissioni: l’Europa chiede che le case auto rispettino il limite di 95 grammi di Co2 per chilometro.

“Forse Dongfeng vede il suo investimento a rischio”, data la sfida di PSA di conformarsi a norme sulle emissioni sempre più rigorose in Europa, ha affermato Demian Flowers, analista di Commerzbank.

Back To Top