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Magneti Marelli

Fca, ecco come si procederà nella fusione tra Magneti Marelli e Calsonic Kansei

Tutti i dettagli emersi dagli incontri odierni tra i vertici di Fca e Magneti Marelli con i sindacati. L'intervento del coordinatore nazionale automotive Fim Cisl, Raffaele Apetino

Si e tenuto oggi a Corbetta, presso la direzione di Magneti Marelli, l’incontro tra i vertici di Fca, Magneti Marelli e le organizzazioni sindacali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf per discutere e approfondire la questione in merito alla fusione tra la Magneti Marelli e la società giapponese Calsonic Kasnesi

Nel corso dell’incontro l’azienda ci ha confermato che a breve entro la fine del trimestre ufficialmente nascerà la nuova compagine industriale frutto della fusione tra Magneti Marelli C. Cansei.

Alle nostre domande sul futuro dei siti italiani l’azienda ha precisato che le attività italiane di Magneti Marelli, escluse le plastiche che restano dentro il perimetro di FCA, non hanno nulla da temere dalla fusione con Calsonic e soprattutto che l’occupazione è garantita per gli oltre 8700 lavoratori nei 15 siti in Italia. Fca si è impegnata a garantire con un accordo pluriennale la fornitura di componenti per i suoi stabilimenti.

E tra i due gruppi non vi sono sovrapposizioni produttive. Il quartier generale, quindi la sede operativa dell’azienda, rimarrà a Corbetta in Italia.

Anche per quanto riguarda l’applicazione del contratto, è stato confermato dalla direzione aziendale che anche a seguito della fusione, il contratto di riferimento resta il CCSL appena rinnovato l’11 marzo scorso.

Come Fim Cisl riteniamo importante l’evoluzione del gruppo Magneti Marelli specie in un’ottica di espansione industriale anche in prospettiva verso l’elettrificazione ma soprattutto nella condizione in cui non crea sovrapposizioni tra stabilimenti ma bensì condizioni di allargamento di nuovi prodotti che possano essere allocati negli stabilimenti italiani.

Allo stesso modo riteniamo importante che il modello contrattuale resti il CCSL appena rinnovato che ha portato benefici economici in paga base per circa 144 euro oltre alla riconferma dei premi di stabilimento che nello scorso quadriennio ha erogato circa 5800 euro ai lavoratori di Magneti Marelli.

È chiaro che nel momento in cui nascerà il nuovo gruppo industriale che rientrerà nei primi dieci per la componentistica auto sarà necessario un momento di confronto con la nuova azienda per delineare i nuovi scenari produttivi in un complesso industriale in via di trasformazione irreversibile.

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