Il nuovo ecobonus 2024 punta a migliorare il rapporto tra le auto elettriche e l’Italia. Secondo dati di MOTUS-E, l’associazione della filiera italiana della mobilità a batteria, nel nostro paese circolano poco più di 217.422 auto full electric e nei primi undici mesi dell’anno le immatricolazioni sono pari a 59.478 unità, con un incremento del 33,59% rispetto allo stesso periodo del 2022. La penetrazione delle auto elettriche nel mercato automobilistico italiano resta, però, esigua: su oltre 1,4 milioni di vetture solo il 4% è elettrico.
IL NUOVO ECOBONUS 2024 DEL MIMIT
Per supportare il settore il ministero delle Imprese retto da Adolfo Urso sta predisponendo un nuovo ecobonus per il 2024: una misura che punta a favorire e stimolare la rottamazione di veicoli inquinanti in favore di auto elettriche, ibride, plug-in e/o a basse emissioni. I contributi offerti agli acquirenti, persone fisiche e giuridiche, ad esclusione dei commercianti di autovetture e di autoveicoli leggeri, variano in base alla presenza di un veicolo da rottamare e dalla classe dell’auto rottamata (Euro 2, Euro 3 oppure Euro 4) e alla tipologia di auto acquistata.
I CONTRIBUTI PER LE AUTO ELETTRICHE, IBRIDE E A BASSE EMISSIONI
Gli acquirenti (persone fisiche, con un ISEE inferiore ai 30mila euro, o persone giuridiche) che scelgono veicoli elettrici, con una soglia massima di prezzo da 35mila euro, nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro, potranno accedere – secondo lo schema allo studio del dicastero – a contributi che variano da 6mila euro a 13.750. Nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro, i veicoli ibridi plug – in, il contributo, per le persone, fisiche con un ISEE inferiore ai 30mila euro, o persone giuridiche, varia da 4mila a 10mila euro per automobili con una soglia massima di prezzo da 45mila euro. Infine, nella categoria con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro (auto a basse emissioni) i contributi arriveranno a un massimo di 3 mila euro ma non sono richieste fasce di reddito.
LE NOVITÀ PER I CONTRIBUTI ALL’ACQUISTO DI AUTOVETTURE NON INQUINANTI
Le novità, rispetto alla misura del 2023, sono diverse, secondo fonti del Ministero delle imprese e del made in Italy. In particolare:
- potenziamento significativo del livello degli incentivi, soprattutto per l’elettrico (fino a 11 mila euro, se si rottama un’auto fino ad euro 2);
- differenziazione dei contributi a seconda della classe di euro della vettura rottamata: il contributo è maggiore se si rottamano un’auto Euro 0-2;
- reintroduzione della maggiorazione del contributo per le famiglie con ISEE basso (in vigore solo nel 2022);
- introduzione degli incentivi alle persone giuridiche, ad eccezione dei concessionari auto (prima il contributo era previsto solo per le imprese di car sharing ed era dimezzato per le imprese di autonoleggio).
ECOBONUS 2024 PIÙ GENEROSO PER TAXI E NCC
Il provvedimento allo studio del dicastero retto da Urso (Fratelli d’Italia) prevede importanti novità anche per Taxi e Ncc. Il decreto Asset ha raddoppiato il contributo previsto per i taxi e Ncc per i soggetti vincitori del “concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze di taxi e di soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente” e per i “titolari di licenze di taxi o soggetti autorizzati all’esercizio del servizio di noleggio con conducente che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio”.
LEASING: L’ECOBONUS 2024 PER CHI NOLEGGIA AUTO NON INQUINANTI
I contributi ecobonus 2024 non riguardano solo chi acquista automobili green ma anche chi sottoscrive contratti di leasing. Il nuovo ecobonus sarà previsto per le persone fisiche che stipulano un contratto di noleggio a lungo termine per la locazione di durata non inferiore a tre anni di uno dei veicoli agevolabili con l’ecobonus. L’entità del contributo, i criteri e le modalità operative per usufruirne saranno definite dal MIMIT.
ECOBONUS 2024 PER LE SOCIETÀ DI TRASPORTO CHE NOLEGGIANO AUTO GREEN
L’ecobonus 2024 ricadrà anche sulle società che noleggiano auto green sovvenzionate. Se una “piccola e media impresa esercente attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi” noleggia, con un contratto di durata non inferiore a 3 anni, un veicolo green incentivato, ha diritto a uno sconto, da ripartirsi sui canoni mensili di noleggio.