Ecco quanto è costato lo show di Arcuri sul trasporto del vaccino anti Covid
Tutti i dettagli su mezzi e costi per il trasporto (molto strombazzato) delle prime dosi del vaccino anti Covid. Fatti e numeri
Partiamo dal furgone della Pfizer: un Mercedes Sprinter che, in base alla configurazione, può pesare fino ad un massimo di 5,5 tonnellate con un carico utile massimo di 3 tonnellate, per un totale di 8,5 tonnellate /2 https://t.co/wBKGEOnL30
— Alessandro Ponzetto (@AlessandroPonz4) December 26, 2020
Partiamo dai C27J, un gioiello dell'industria italiana. Un singolo di questi ha un carico utile pari a 11,6 tonnellate e sarebbe in grado di trasportare il furgone della Pfizer senza particolari problemi. /4 https://t.co/TDPgYKQxrO
— Alessandro Ponzetto (@AlessandroPonz4) December 26, 2020
Infine il Piaggio P180, un aereo inconfondibile per la sua linea alquanto inusuale ed il suono unico. In versione da carico può trasportare 724 kg /6 https://t.co/KCzk3NuSgX
— Alessandro Ponzetto (@AlessandroPonz4) December 26, 2020
Non essendovi una versione standard l'EI nom fornisce un carixo utile per assumo un valore per camion di 5 tonnellate, alquanto generosamente ma da come si vedrà di seguito cambierà poco sottostimare la loro capacità di carico. /8
— Alessandro Ponzetto (@AlessandroPonz4) December 26, 2020
Ora la domanda è la seguente: tutto quel teatrino è proprio necessario visto il carico simbolico arrivato da Pfizer? A mio modesto parere no ma non mi chiamo Giuseppe Conte o Domenico Arcuri 10/10
— Alessandro Ponzetto (@AlessandroPonz4) December 26, 2020
ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO IL GIORNALE
Le spese? Tutto a carico della Pfizer, dal Belgio a qui, ma non i costi degli aerei. Circa 10mila euro per ora di volo solo per i C-27 dell’Aeronautica. Circa 7mila euro per i Dornier dell’Esercito e poco più di 1.500 euro a ora per il P-180 della Marina. Solo per il carburante.
Aggiungete costi del personale, manutenzione e usura dei mezzi e i 500mila euro sono raggiunti. Per il trasporto di 6 scatole ad aereo. Molti si chiederanno perché il furgoncino non si sia fermato a Milano o Torino. Sarebbe stato più semplice (e meno costoso) da lì, trasportare i vaccini alle destinazioni del nord.
La risposta? «Lo Spallanzani è simbolo della lotta al Covid».
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