Delta Air Lines pronta a rifarsi su CrowdStrike e Microsoft per il tilt informatico globale del mese scorso che ha causato l’arresto di servizi e aziende in tutto il mondo.
La compagnia aerea statunitense ha affermato tramite una comunicazione di borsa che intende perseguire azioni legali contro la società di sicurezza informatica Crowdstrike e contro Microsoft, puntando a risarcimenti danni per almeno mezzo miliardo di dollari.
Venerdì 19 luglio, un aggiornamento del software di CrowdStrike sul sistema operativo Windows, il sistema operativo di Microsoft, ha causato il malfunzionamento di numerosi sistemi informatici in tutto il mondo, dagli aeroporti agli ospedali. Secondo Microsoft, circa 8,5 milioni di dispositivi risultano colpiti dall’interruzione, con gli utenti che hanno sperimentato “schermate blu della morte” che hanno reso impossibile il riavvio.
Il gioco delle accuse a tre che coinvolge Delta, CrowdStrike e Microsoft continua a intensificarsi mentre ciascuna azienda cerca di chiarire il proprio ruolo in uno dei più grandi problemi tecnici della storia recente, commenta Axios.
La compagnia aveva già annunciato di voler intentare una causa legale contro Microsoft e Cloud Strike, la società che aveva sviluppato e caricato l’aggiornamento di sicurezza del sistema operativo.
Tutti i dettagli.
I VOLI CANCELLATI
L’interruzione informatica del 19 luglio ha portato a più di 2.200 cancellazioni di voli il 19 luglio e Delta ha cancellato circa 7.000 voli da quel momento, lasciando centinaia di migliaia di viaggiatori bloccati. La settimana successiva Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ha annunciato che avrebbe aperto un’indagine su Delta in seguito alle cancellazioni dei voli, come ha riferito Reuters.
LE ACCUSE DEL CEO DI DELTA A CROWDSTRIKE E MICROSOFT
“Un’interruzione operativa di questa durata e portata è inaccettabile e i nostri clienti e dipendenti meritano di meglio”, ha dichiarato il ceo di Delta Ed Bastian in un deposito deposito normativo alla Sec, la Consob americana, l’8 agosto.
Come già detto, le interruzioni durate giorni hanno scatenato un gioco di accuse. Bastian ha incolpato sia CrowdStrike che Microsoft per non aver fornito un “servizio eccezionale”. (Qui l’approfondimento di Startmag su Come prosegue il braccio di ferro tra Delta Air e CrowdStrike).
L’IMPATTO SUI CONTI DELLA COMPAGNIA AEREA
Secondo le stime di Delta, il blocco globale dei sistemi operativi verificatosi il 19 luglio scorso, è costato all’azienda 380 milioni di dollari in termini di fatturato per i rimborsi alla clientela per i voli cancellati e dei risarcimenti in denaro e miglia frequent flyer, e altri 170 milioni di dollari di spese di altro genere, incluse quelle operative.
D’altro canto, la cancellazione di centinaia di voli ha comportato però un risparmio di 50 milioni di dollari in termini di minore utilizzo di carburante.
Delta ha dichiarato ai legislatori statunitensi che l’aggiornamento difettoso di CrowdStrike “ha avuto un impatto su più della metà dei computer Delta, comprese molte delle postazioni di lavoro Delta in ogni aeroporto della rete Delta”.
Pertanto: “Stiamo perseguendo azioni legali contro CrowdStrike e Microsoft per recuperare i danni causati dall’interruzione, che ammontano ad almeno 500 milioni di dollari”, ha concluso Bastian nella comunicazione alla Sec.