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Ecco i costi del non fare la Tav

L'analisi di Mario Pantano, esperto di retribuzioni e fondatore AIDP Emilia-Romagna (Assoc. Ital. Direzione Personale)

Mi sono chiesto, senza avere una risposta convincente, per quale motivo l’analisi su costi e benefici riguardante la Tav non si sia curata degli effetti su contributi, ritenute ed Iva che lo Stato incasserebbe sui lavoratori Tav e dai fornitori, nel caso in cui l’opera fosse sbloccata come mi auguro nell’interesse generale del Paese.

Essendo ormai la decisione affidata ad incontri di vertice da svolgersi nelle prossime ore, viste anche le scadenze relative allo sblocco dei bandi di gara, ho pensato di mettere nero su bianco alcune stime dei mancati incassi per lo Stato nel caso in cui dovesse prevalere la soluzione sostenuta dal M5S. È una sorta di messaggio infilato in una bottiglia ed affidato alle onde del mare.

È comunque un contributo che può essere utile ad riflessione comune sgombra dalle ideologie. Le stime riguardano solo gli aspetti di carattere fiscale e parafiscale che riguardano direttamente le finanze statali.

Gli incassi per contribuzione Inps e ritenute Irpef sulle Retribuzioni dei lavoratori addetti ai cantieri equivarrebbero a 1.650.000.000 euro (un miliardo seicentocinquanta milioni).

Il calcolo è stato effettuato su 5000 (cinquemila) lavoratori medi anno per i 15 anni dei lavori (dal 2019 al 2034), basandosi su una retribuzione lorda annua di 40.000 euro annui ciascuno, comprensiva anche di indennità di turno, notturno, straordinari, festivi, premi produzione etc.

Su questa retribuzione è stata applicata una percentuale del 55%, pari al 34% x contribuzione INPS + 21% per Ritenute Irpef, che corrisponde a 22.000 euro a lavoratore x 5000 x 15 anni = 1.650.000.000.

Gli incassi per l’Iva calcolata al 22% su 1miliardo e mezzo di lavori da pagare annualmente sarebbero pari a  4.950.000.000 euro (= 330 milioni annui x 15 anni)

I mancati incassi totali (1 + 2) equivarrebbero a 6.600.000.000 euro (6 miliardi e 600 milioni di euro) nel periodo per mancate contribuzioni Inps, Irpef e Iva.

Non sono stati considerati i mancati incassi per Imposta Reddito sulle Società né per IVA sull’indotto (gli economisti prevedono un moltiplicatore sulle commesse pagate per gli appalti da 3 a 7 volte per le aziende dell’indotto) e quindi basta applicare questo coefficiente al precedente punto 2 per valutare la grave perdita di incasso per la sola Iva.

Non sono stati calcolati neanche i mancati benefici conseguenti ai maggiori consumi dei lavoratori addetti ai cantieri e loro famiglie (tra cui spese per vitto e alloggio vicino ai cantieri), calcolo ad es. inserito nella legge finanziaria per spesare il reddito di cittadinanza, e non sono infine state calcolate neppure le mancate imposte locali per i Comuni conseguenti ai redditi prodotti dai lavori Tav (es. addizionali comunali, regionali etc).

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