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Delta Voli Cancellati

Ecco come EasyJet e Delta Airlines planano su Alitalia (per la gioia di Tesoro e Ferrovie)

L'articolo di Michelangelo Colombo

TUTTI GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SUL DOSSIER ALITALIA

Il futuro della nuova Alitalia (ri)passa dallo Stato. E si apre anche la trattativa con il tandem Delta-Easyjet per rilanciare la compagnia.

Il governo che dà il disco verde all’ingresso del Tesoro nel capitale dell’azienda.

Dopo un vertice a Palazzo Chigi con il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, una nota spiega come “si è convenuta la disponibilità del governo di partecipare alla costituzione della nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea”.

Il riferimento qui è per le possibile accuse di aiuti di Stato, pendenti già per la proroga del prestito ponte che con gli interessi sfiora ora il miliardo. Ma c’è di più, perché arrivano segnali importanti anche dal gruppo Fs controllato dal Tesoro.

“Alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Air Lines ed easyJet a essere partner industriali di nell’operazione Alitalia – si spiega – il Cda di Ferrovie dello Stato Italiane si è riunito oggi e ha deliberato di avviare una trattativa con le citate Compagnie aeree, al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del Piano della nuova Alitalia”.

Per i dettagli serviranno lunghi negoziati, ma è un passaggio molto importante per la nuova azienda che sta nascendo. Ferrovie erano sì pronte a salire fino al 25% della newco, ma hanno sempre posto come paletto l’ingresso di una grande compagnia aerea.

EasyJet conferma di essere in trattativa con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio” ma precisa anche come “in questa fase non vi è alcuna certezza che l’operazione sarà finalizzata”.

Secondo alcuni rumors, Delta sarebbe disponibile ad acquisire una quota del 20% così come EasyJet, con il 51% in mano allo Stato (Fs con il 25% massimo e Mef con coinvolgimento da definire) .

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IL COMMENTO DI ANDREA GIURICIN

“Ancora una volta si trovano vecchie soluzioni per una compagnia che perde soldi – ha commentato su Facebook l’economista esperto di trasporti, Andrea Giuricin – La creazione di una #adCO con 3,2 miliardi di euro andrà a carico dei creditori e in parte anche allo Stato. Mentre la Newco verrà data a dei partner stranieri che metteranno una fiche limitata e pagata in buona parte dal contribuente italiano tramite FS e lo Stato. Nel frattempo ogni giorno che passa, Alitalia perde oltre due milioni di euro, dopo che lo scorso anno ha bruciato circa 500 milioni di euro. Tra BadCO e il prestito ponte, si parla di circa 4,2 miliardi di euro, vale a dire quasi l’importo completo della TorinoLione (il cui costo è di 4,6 MLD di euro, di cui 2,6 MLD per il tunnel, 1,7 MLD per il collegamento da Torino al tunnel e 200 MLN di euro per il nodo di Torino)”.

“I tedeschi non possono avere il controllo per i limiti europei, mentre Easyjet è interessata a Linate e al corto raggio – spiega a LaPresse Giuricin -. Non è facile immaginare quale sarà la scelta politica. Perché di scelta politica si tratta”. Fs lavora senza sosta (possibile un cda nei nelle prossime ore), anche se per l’esperto rimane il soggetto che rischia di più: “È bene ricordare che Alitalia ha perso lo scorso anno circa 500 milioni di euro, vale a dire una somma simile all’utile di Fs. Ricordiamo inoltre che Alitalia ha bisogno di 2 miliardi di euro per un rilancio serio. Chi li metterà? Certamente non il partner straniero” L’invito di tutti è sbrigarsi, perché, come spiega Giuricin, “più passa il tempo, inferiore è il potere contrattuale del governo, si sono persi due anni e si è bruciato il prestito ponte”.

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