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Dopo Uber e Airbus anche Rolls-Royce correrà nei cieli con i taxi volanti

Il taxi-volante presentato da Rolls-Royce al salone internazionale di Farnborough è un veicolo elettrico verticale di decollo e atterraggio (EVTOL) che potrebbe spiccare il volo già nel 2020 Parte per ultimo ma intende sorpassare tutti. Rolls-Royce, fornitore di livello mondiale di sistemi di propulsione, ha anticipato ieri la presentazione di un prototipo di veicolo elettrico…

Parte per ultimo ma intende sorpassare tutti. Rolls-Royce, fornitore di livello mondiale di sistemi di propulsione, ha anticipato ieri la presentazione di un prototipo di veicolo elettrico verticale di decollo e atterraggio (EVTOL) che avverrà questa settimana durante il Salone internazionale della difesa e dell’aerospazio di Farnborough.

Dopo il taxi-volante firmato Airbus e Audi, quello di Uber con 5 partner – tra cui Embraer e Bell – e il velivolo senza pilota Cora sviluppato Kitty Hawk, società che riceve fondi tra l’altro dal co-fondatore di Google Larry Page, adesso arriva anche l’EVOTOL a marchio Rolls-Royce.

L’(E)VTOL

Non proprio elettrico. Nonostante il nome si tratta in realtà di un veicolo aereo ibrido-elettrico che può ospitare da quattro a cinque passeggeri e viaggiare alla velocità massima di 250 miglia all’ora per circa 500 miglia. Il prototipo iniziale utilizza la tecnologia delle turbine a gas per generare elettricità per alimentare sei propulsori elettrici appositamente progettati per avere un basso profilo di rumore. Il velivolo include ali che possono ruotare di 90 gradi per consentire il decollo verticale, con quattro eliche che si piegano all’altezza di crociera e altre due sul retro che vengono utilizzate per la spinta durante il volo.

L’approccio del propulsore ibrido potrebbe non essere il più rispettoso dell’ambiente, ma Rolls-Royce aggira il fatto presentandolo come un vantaggio temporale. Dotato di una batteria per l’accumulo di energia, resta comunque necessario alimentare la turbina per tornare in aria. Potrebbe fare la differenza per i servizi pendolari che richiedono tempi di consegna misurati in minuti anziché in ore.

CIELI GIÀ AFFOLLATI

Negli ultimi anni è iniziata la corsa per decongestionare le strade, riempiendo i cieli urbani. Uber ha rilanciato il piano di riempire i cieli con i suoi taxi volanti in collaborazione con cinque compagnie aerospaziali statunitensi: Embraer, Pipistrel, Karem, Aurora Flight e Bell. La società di taxi-sharing guidata da Dara Khosrowshahi si è posta l’obiettivo di lanciare i primi voli dimostrativi entro il 2020 e i primi voli commerciali entro il 2023.

Nel Vecchio Continente, nello specifico nei cieli di Ingolstadt, la città dell’Audi, è partita la sperimentazione del Pop.up Next elettrico, taxi volante in parte macchina e in parte quadricottero, frutto della collaborazione tra il colosso aerospaziale Airbus, Audi e lo studio di design Italdesign. Primi test in città pianificati fra il 2020 e il 2022 mentre la commercializzazione potrebbe partire dal 2025.

Infine troviamo Cora, il taxi-volante senza pilota progettato dalla Kitty Hawk, un’azienda sostenuta dal co-fondatore di Google Larry Page. Cora è un velivolo completamente autonomo e 100% elettrico con un’autonomia di 100 chilometri, con decollo e atterraggio verticale.

IL VANTAGGIO DI ROLLS ROYCE SULLA CONCORRENZA

Se un crescente pool di aziende nel settore aerospaziale, tecnologico e automobilistico sta già gareggiando per costruire una strategia sostenibile per le macchine volanti, Rolls-Royce conta sulla sua lunga storia di motori in grado di decollare verticalmente. Come sottolinea Bloomberg, Rolls-Royce ha fornito il motore a reazione Pegasus che alimentava il jet multiruolo Harrier, il primo velivolo di decollo verticale di successo al mondo.

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