La società di car sharing russa Delimobil, fondata dall’imprenditore napoletano Vincenzo Trani, ha detto oggi che non procederà con la sua offerta pubblica negli Stati Uniti a causa di non meglio precisate “condizioni di mercato”.
GLI OBIETTIVI DI DELIMOBIL
Già nel 2019 Delimobil – il più grande operatore nel mercato del car sharing di Mosca – aveva annunciato l’intenzione di volersi quotare alla borsa di New York. Il mese scorso l’azienda dichiarò di puntare a raccogliere, tramite l’operazione, almeno 240 milioni di dollari, per una valutazione complessiva di oltre 900 milioni.
E ORA?
Secondo l’agenzia russa Interfax, Delimobil potrebbe riprendere in considerazione la quotazione a New York all’inizio del 2022.
IL RUOLO DI MATTEO RENZI NEL CDA
Dallo scorso agosto il senatore ed ex-presidente del Consiglio Matteo Renzi è entrato nel consiglio di amministrazione di Delimobil: non è chiaro a quanto ammonti con precisione il suo compenso, ma l’intero consiglio riceve complessivamente l’equivalente di un milione di euro.
Oltre a Renzi, l’altro italiano presente nel consiglio della società è Vittorio Volpi, presidente del consiglio di sorveglianza di Mikro Kapital (società finanziaria del fondatore di Delimobil, Trani) ed ex-consulente per Mediobanca.
I NUMERI DI DELIMOBIL
Nel primo semestre del 2021 le entrate di Delimobil sono ammontate a 4,9 miliardi di rubli (70,6 milioni di euro), contro i 2,2 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
LA PROPRIETÀ
Delimobil è attiva in Russia, ma la sua sede legale è in Lussemburgo.