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Fincantieri

Come vanno i conti di Fincantieri

Tutti i dettagli e gli scenari di Fincantieri alla luce dei conti semestrali

Pesa il periodo di lockdown (dal 13 marzo al 20 aprile) e la ripresa progressiva sui conti semestrali della Fincantieri, la cui produzione è tornata a ‘macinare’ soltanto a fine giugno, con il 90 per cento dell’organico a regime.

Ieri il consiglio di amministrazione di Fincantieri ha approvato un semestre al 30 giugno segnato da un risultato negativo per 137 milioni di euro (12 al 30 giugno 2019) al netto degli oneri connessi alla diffusione del COVID-19 per 114 milioni e ai contenziosi per danni da amianto per 23 milioni.

Si tratta di una contingenza: nessuna cancellazione e carico lavoro record (38 miliardi), sottolinea il gruppo guidato dall’ad, Giuseppe Bono.

Per quanto riguarda il settore delle crociere – si legge nella nota di Fincantieri – “mentre negli Stati Uniti il CDC (Center for Disease Control and Prevention) ha esteso il “no-sail order” fino al 30 settembre 2020, le società armatrici con rotte in mari non soggetti alle direttive statunitensi hanno già ripreso le attività o sono in procinto di riprenderle. Tra questi, Ponant, attraverso il brand Paul Gauguin, ha ripreso le attività in data 15 luglio nei mari della Polinesia Francese e a Tahiti; altresì, il brand Aida del Gruppo Carnival ha annunciato che le attività riprenderanno in Germania a partire da agosto”.

ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE DI IERI DIRAMATO DA FINCANTIERI

Aggiornamento COVID-19

  • Nessuna cancellazione degli ordini
  • Slittamento del programma produttivo con conseguente flessione dei ricavi, a seguito del fermo delle attività
  • Prevista la consegna di tre navi da crociera durante la seconda parte dell’anno 2020 dai cantieri italiani
  • Graduale riavvio delle attività produttive a partire dal 20 aprile 2020 con contestuale implementazione di tutte le misure necessarie alla tutela della salute e sicurezza dei propri dipendenti e di quelli dell’indotto
  • Al 30 giugno la presenza di personale di produzione nei cantieri ha raggiunto circa il 90% dell’organico a regime

Risultati consolidati del primo semestre 2020

  • Ricavi al 30 giugno 2020 pari ad euro 2.369 milioni (euro 2.808 milioni al 30 giugno 2019), in flessione del 15,6% che risentono della perdita di valore della produzione nel semestre per circa euro 790 milioni
  • EBITDA pari ad euro 119 milioni (euro 227 milioni al 30 giugno 2019) con EBITDA margin del 5,0% (8,1% al 30 giugno 2019). L’EBITDA risente della mancata contribuzione di circa euro 65 milioni dovuta al fermo produttivo
  • Risultato del periodo adjusted negativo pari ad euro 29 milioni (euro 47 milioni al 30 giugno 2019)
  • Risultato del periodo negativo per euro 137 milioni (euro 12 milioni al 30 giugno 2019) al netto degli oneri connessi alla diffusione del COVID-19 per euro 114 milioni e ai contenziosi per danni da amianto per euro 23 milioni
  • Indebitamento finanziario netto pari ad euro 980 milioni (euro 736 milioni al 31 dicembre 2019): riflette le dinamiche tipiche del capitale circolante relativo alla costruzione di navi da crociera accentuato dagli effetti COVID-19 con lo slittamento della consegna di una unità cruise prevista nel primo semestre e di parte degli incassi commerciali attesi nel periodo
  • Carico di lavoro complessivo per 117 navi pari a euro 37,9 miliardi (euro 32,7 miliardi al 31 dicembre 2019), circa 6,5 volte i ricavi 2019: backlog di euro 28 miliardi con 92 unità in consegna fino al 2027 e soft backlog di euro 9,9 miliardi
  • Consegnate 10 navi da 7 stabilimenti diversi, tra cui 3 navi da crociera, 1 unità fishery e 1 nave militare
  • Prosecuzione della strategia di diversificazione con lo sviluppo, attraverso le diverse divisioni e società del Gruppo, dei business delle infrastrutture dell’elettronica e cyber security, della complete accomodation per il settore delle navi da crociera, e dei sistemi, componenti e servizi post-vendita (che hanno registrato solo nell’ultimo semestre un aumento di ricavi pari al 5.7%) ed in ambito commerciale attraverso l’aggiudicazione di ordini per il settore delle energie rinnovabili offshore (una unità SOV per la manutenzione di campi eolici marini), per il settore fishery (due innovative unità) e per il settore infrastrutture (ricostruzione del Porto di Rapallo) e la sottoscrizione di un accordo di partnership per lae progettazione e ricostruzione dello stadio “Renato Dall’Ara” (Bologna)

Altri eventi rilevanti

  • Fincantieri Marinette Marine prime contractornel programma “FFG(X)”: vinto contratto di quasi USD 800 milioni per la progettazione e costruzione dell’unità capoclasse delle nuove fregate lanciamissili per la US Navy. Se esercitate, le opzioni per ulteriori 9 unità porteranno il valore del contratto a USD 5,5 miliardi
  • Completata in tempi record la struttura portante del nuovo ponte di Genova: concluso a fine aprile 2020 il varo in quota delle 19 campate
  • JV Naviris: firmato il primo contratto di ‘Research and Technology’ con OCCAR per cinque progetti di ricerca
  • Impegno verso la sostenibilità rinnovato con l’aggiornamento del Piano di Sostenibilità 2018 – 2022 e riconosciuta la dedizione del Gruppo nel relativo ambito:
  • Esteso l’accordo con Eni per iniziative in ambito di decarbonizzazione ed economia circolare
  • Ottenuto rating B da CDP per l’impegno nella lotta al cambiamento climatico. Posizionamento nel range più alto della classifica di Vigeo Eiris, al primo posto fra i suoi peer di riferimento

 

Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. (“Fincantieri” o la “Società”), riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, redatta in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS).

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato la nomina del dottor Fabio Gallia a Direttore Generale della Società, formulandogli un augurio di buon lavoro. Il Consiglio ha espresso il convincimento che il dottor Gallia saprà contribuire con il suo impegno e la sua professionalità al raggiungimento di traguardi sempre più sfidanti ed ambiziosi per il Gruppo.

Il Consiglio ha quindi rivolto all’ingegner Alberto Maestrini un caloroso ringraziamento per la professionalità, l’impegno e l’abnegazione con cui ha svolto l’incarico di Direttore Generale dal 2016, manifestandogli altresì fervidi auguri per le prestigiose sfide professionali a venire che egli affronterà all’interno del Gruppo.

A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato: “Abbiamo affrontato questo periodo per molti versi drammatico con il massimo della determinazione perché l’azienda, una volta trascorso, avesse la possibilità di essere più forte rispetto a prima. Questo approccio si è dimostrato vincente e ci ha permesso non solo di evitare la cancellazione di ordini, ma anche di aggiudicarci gare importanti. E così il carico di lavoro ha raggiunto un nuovo record.

Oggi, oltre ad avere la leadership mondiale nella costruzione di navi da crociera, possiamo vantare anche quella per le navi militari di superficie. Abbiamo affrontato l’emergenza del Coronavirus pensando di dover preservare le nostre risorse e quelle dell’indotto, patrimonio fondamentale di Fincantieri e del Paese. Ci siamo riusciti adottando una serie di misure che ha ottenuto il 91% del gradimento dei nostri dipendenti, come testimoniato dai risultati di un sondaggio svolto all’intero dell’azienda. È importante sottolineare che oggi all’interno dei nostri stabilimenti sono presenti circa 30.000 persone.

Ovviamente i risultati economici e finanziari sono influenzati dal rallentamento produttivo dovuto al Coronavirus. Tuttavia, il carico di lavoro ci permette di guardare al futuro con fiducia, confermando una continuità di lavoro per i prossimi 6/7 anni con conseguenti performance finanziarie ed economiche in linea con i target del precedente Business Plan.

In merito alle altre decisioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione, desidero rivolgere un ringraziamento particolare all’ing. Alberto Maestrini per la grande dedizione e professionalità con cui ha svolto l’incarico di Direttore Generale nel corso degli ultimi quattro anni e l’assoluta fedeltà all’azienda dove continuerà a ricoprire importanti e delicati incarichi. Al dottor Fabio Gallia, nominato dal Consiglio nuovo Direttore Generale, va il mio personale benvenuto insieme a quello di tutta l’azienda. I suoi prestigiosi incarichi di Amministratore Delegato in primarie aziende italiane e la partecipazione ai CdA di numerose aziende industriali esprimono la cifra della sua caratura”.

 

Risultati economico-finanziari nel primo semestre del 2020

Il primo semestre del 2020 chiude con ricavi pari a euro 2.369 milioni (euro 2.808 milioni al 30 giugno 2019) in flessione del 15,6% rispetto al primo semestre del 2019 come conseguenza della sospensione delle attività dei cantieri e stabilimenti italiani del Gruppo quantificabile in circa euro 790 milioni di mancati ricavi per lo slittamento dei programmi produttivi.

I Ricavi e proventi al 30 giugno 2020 sono pari a euro 2.369 milioni, con variazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente riportate nella tabella che segue.

I Ricavi e proventi sono diminuiti di euro 439 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente      (-15,6%). Tale effetto, come sopra esposto, è riconducibile allo slittamento dei programmi produttivi causati dal fermo delle attività e dai rallentamenti successivi alla ripresa produttiva dei cantieri e degli stabilimenti italiani del Gruppo, comportando un mancato riconoscimento dei ricavi nel semestre per circa euro 790 milioni. La flessione dei ricavi è altresì attribuibile all’impatto netto negativo (euro 39 milioni) della conversione in Euro dei ricavi denominati in Corone norvegesi e Dollari Statunitensi generati dalle controllate estere.

Il settore Shipbuilding ha registrato un decremento complessivo del 17,5% con i ricavi da navi da crociera che hanno segnato un decremento del 13,1% e i ricavi da navi militari in diminuzione del 27,3%. Al 30 giugno 2020 i ricavi dell’area di business delle navi da crociera contribuiscono ai ricavi di Gruppo per il 57% (56% al 30 giugno 2019), mentre l’incidenza dei ricavi dell’area di business delle navi militari si attesta al 20% (24% al 30 giugno 2019). Il settore Sistemi, Componenti e Servizi ha visto crescere i propri volumi di circa il 5,7% nonostante il fermo delle attività produttive in Italia, mentre i ricavi del settore Offshore e Navi speciali risultano sostanzialmente in linea con quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente (-2,6%).

Il periodo chiuso al 30 giugno 2020 registra un’incidenza dei ricavi generati dal Gruppo con clienti esteri pari all’84% rispetto all’81% del corrispondente periodo del 2019.

L’EBITDA al 30 giugno 2020 è pari a euro 119 milioni (euro 227 milioni nel primo semestre 2019) con un’incidenza sui Ricavi e proventi (EBITDA margin) pari al 5,0% in diminuzione rispetto all’8,1% del 30 giugno 2019. L’EBITDA sconta la riduzione dei volumi di produzione e la perdita di produttività causata dalla chiusura e conseguente graduale riapertura dei siti italiani del gruppo. Altresì, l’EBITDA del semestre sconta una mancata contribuzione di circa euro 65 milioni a seguito dello slittamento delle commesse navali nel periodo di chiusura. La riduzione dell’EBITDA è riconducibile al settore Shipbuilding per effetto della sospensione delle attività produttive in Italia e al minor contributo del settore Sistemi, Componenti e Servizi dovuto al diverso mix di prodotti e servizi venduti nel periodo. VARD ha chiuso il semestre con un EBITDA sostanzialmente in pareggio, mostrando i primi positivi effetti del piano di ristrutturazione avviato nel corso del 2019, da cui è anche conseguita la revisione della stima dei costi a finire delle commesse in portafoglio e il ridimensionamento della capacità produttiva in Norvegia.

L’EBIT conseguito nei primi sei mesi del 2020 è pari a euro 54 milioni rispetto a euro 150 milioni dell’analogo periodo dell’anno precedente, con un EBIT margin (incidenza percentuale sui Ricavi e proventi) pari al 2,3% (5,3% nel primo semestre 2019). Il decremento dell’EBIT è imputabile alle motivazioni già illustrate in riferimento all’EBITDA di Gruppo. Si segnala una minore incidenza degli ammortamenti rispetto al precedente semestre a seguito della riclassifica ad oneri estranei alla gestione ordinaria degli ammortamenti operativi relativi al periodo di fermo produttivo indotto dal COVID-19.

Il Risultato del periodo adjusted è negativo per euro 29 milioni al 30 giugno 2020 (positivo per euro 47 milioni al 30 giugno 2019). Gli Oneri e proventi finanziari e su partecipazioni presentano un valore negativo pari a euro 66 milioni (negativo per euro 63 milioni al 30 giugno 2019). L’incremento è prevalentemente attribuibile ai maggiori oneri non realizzati derivanti dalla conversione del finanziamento concesso a Vard Promar in Dollari statunitensi.

I Proventi e oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti sono negativi per euro 139 milioni (euro 27 milioni al 30 giugno 2019) e includono gli oneri connessi agli impatti derivanti dalla diffusione del virus COVID-19 per euro 114 milioni, i costi relativi ai contenziosi per danni da amianto per euro 23 milioni ed altri oneri legati ad attività non ricorrenti per euro 2 milioni. I costi COVID-19 sono principalmente relativi al mancato assorbimento dei costi fissi di produzione per il periodo di fermo produttivo (circa euro 65 milioni, di cui euro 17 milioni di ammortamenti), ai costi per i presidi sanitari e spese per garantire la salute e sicurezza del personale.

Il Risultato del periodo, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta su un valore negativo pari a euro 137 milioni (positivo per euro 12 milioni al 30 giugno 2019). Il risultato di pertinenza del Gruppo è negativo per euro 135 milioni, rispetto ad un utile di euro 16 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio.

Il Capitale investito netto al 30 giugno 2020 è pari a euro 1.867 milioni, in crescita rispetto a euro 1.786 milioni al 31 dicembre 2019. Nello specifico, il Capitale immobilizzato netto, pari a euro 1.887 milioni (euro 1.905 milioni al 31 dicembre 2019) presenta complessivamente un decremento di euro 18 milioni. Tra le variazioni si segnalano i) la riduzione del valore delle Attività immateriali e degli Immobili, impianti e macchinari per euro 26 milioni, dove gli investimenti del semestre (euro 122 milioni) sono stati più che compensati dagli ammortamenti del periodo (euro 73 milioni), dall’effetto negativo della traduzione dei bilanci in valuta (euro 56 milioni) e dalla riduzione delle immobilizzazioni (euro 19 milioni) e ii) l’incremento della voce Partecipazioni (euro 30 milioni) per effetto della sottoscrizione, da parte di VARD, di una quota di partecipazione al capitale di una società armatrice operante nel settore Offshore, oltre al conferimento nella stessa di una nave precedentemente iscritta tra le immobilizzazioni.

Il Capitale di esercizio netto risulta negativo per euro 26 milioni (negativo per euro 125 milioni al 31 dicembre 2019). Le principali variazioni hanno riguardato i) la riduzione dei Lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti (euro 434 milioni) per effetto delle consegne delle navi da crociera effettuate nel semestre e della riduzione delle attività produttive nei siti italiani; ii) l’incremento dei Crediti commerciali (euro 406 milioni) per la fatturazione della rata finale di una unità cruise in consegna nel secondo semestre del 2020; iii) la riduzione dei Debiti verso fornitori (euro 288 milioni) principalmente come conseguenza dei minori volumi sviluppati nel semestre.

La Posizione finanziaria netta consolidata, che non ricomprende i construction loans, presenta un saldo negativo (a debito) per euro 980 milioni (a debito per euro 736 milioni al 31 dicembre 2019). L’incremento della Posizione finanziaria netta consolidata è dovuto principalmente alle dinamiche tipiche del capitale circolante relativo alla costruzione di navi da crociera, accentuato dallo slittamento della data di consegna di una unità cruise prevista nel semestre e di parte degli incassi commerciali attesi nel periodo. L’incremento del fabbisogno finanziario è stato solo parzialmente attenuato dalla riduzione dei volumi produttivi derivanti dalla temporanea chiusura dei cantieri italiani del Gruppo.

I construction loans, al 30 giugno 2020 ammontano complessivamente a euro 1.001 milioni, con un incremento di euro 190 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, e sono relativi alla Capogruppo per euro 800 milioni e alla controllata VARD per euro 201 milioni. Si ricorda che, in considerazione delle caratteristiche operative dei construction loans e, in particolare, della circostanza che tali strumenti di credito sono ottenuti e possono essere utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse a cui sono riferiti, gli stessi sono considerati dal management alla stregua degli anticipi ricevuti dai clienti e sono quindi classificati all’interno del Capitale di esercizio netto.

Nel primo semestre 2020 gli indicatori reddituali ROI e ROE sono rispettivamente pari a 3,7% e -27,9%. Le variazioni del ROI e del ROE sono principalmente riconducibili ai risultati operativi, EBIT e Risultato netto, che rapportati su base annua, hanno visto un secondo semestre 2019 impattato dal piano di ristrutturazione di Vard ed un primo semestre del 2020 che sconta gli effetti del COVID-19.

Gli indicatori di solidità ed efficienza della struttura patrimoniale riflettono l’incremento del Totale indebitamento finanziario e della Posizione finanziaria netta del Gruppo, accompagnati dalla ridotta profittabilità del periodo e dagli impatti sul Patrimonio netto dei risultati del semestre; anche in questo caso gli impatti sono principalmente riconducibili agli effetti del COVID-19.

Risultati operativi e indicatori di performance del Gruppo dei primi sei mesi del 2020

Ordini e Carico di lavoro (backlog)

Nei primi sei mesi del 2020, il Gruppo ha registrato nuovi ordini per euro 1.723 milioni rispetto a euro 6.627 milioni del corrispondente periodo del 2019, con un book-to-bill ratio (nuovi ordini/ricavi) pari a 0,7 (2,3 al 30 giugno 2019). Si ricorda che nel primo semestre 2019 il Gruppo aveva registrato un livello record di ordini acquisiti. Degli ordini complessivi, al lordo dei consolidamenti tra i diversi settori, il settore Shipbuilding pesa per il 79% (96% nel primo semestre 2019), il settore Offshore e Navi speciali per il 10% (1% nel primo semestre 2019) e il settore Sistemi, Componenti e Servizi per il 19% (5% nel primo semestre 2019).

Per quanto riguarda il settore Shipbuilding, per i primi sei mesi del 2020, si segnala l’ordine per la società armatrice Norwegian Cruise Line che, oltre all’allungamento, prevede ulteriori modifiche concordate su 4 unità cruise già in portafoglio.

Con riferimento all’area di business delle navi militari, il Gruppo si è aggiudicato il contratto per la progettazione di dettaglio e la costruzione dell’unità capoclasse delle nuove fregate lanciamissili per la Marina Militare statunitense nell’ambito del programma FFG(X). Il Gruppo, tramite la controllata americana Fincantieri Marinette Marine, ha prevalso sui principali gruppi cantieristici del mondo, per la progettazione di dettaglio e la costruzione dell’unità capoclasse del programma. Il contratto comprende anche le opzioni per la progettazione e la costruzione delle successive 9 unità. L’aggiudicazione rappresenta una importante evoluzione del profilo strategico delle operations americane: per la prima volta, infatti, Fincantieri Marinette Marine ricoprirà il ruolo di prime contractor in una commessa per la Marina Militare statunitense.

Sempre in ambito militare si segnala che Naviris, joint venture 50/50 di Fincantieri e Naval Group, ha firmato con OCCAR, l’Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti, il primo contratto di R&T (research and technology) per un programma di 5 progetti di ricerca, che sarà la base della cooperazione a lungo termine tra Fincantieri e Naval Group. Naviris, prime contractor, coordinerà le attività tecniche affidate alle due società e avrà la proprietà intellettuale di tutti i risultati della ricerca sviluppata.

Nel settore Offshore e Navi speciali, VARD ha firmato il primo ordine per la progettazione e costruzione di un Service Operation Vessel (SOV), destinato specificatamente alla manutenzione dei campi eolici marini di Greater Changhua, gestiti dalla compagnia elettrica danese Ørsted. Tale ordine, che segna l’ingresso della controllata norvegese nel promettente settore delle energie rinnovabili offshore, conferma la strategia di diversificazione definita dalla Capogruppo. Inoltre si segnala che la controllata, nel semestre, ha firmato contratti per 2 unità fishery.

Infine nel settore Sistemi Componenti e Servizi, il Gruppo, attraverso la controllata Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, ha sottoscritto il contratto per la ricostruzione, il rinforzo e l’adeguamento dello storico porto turistico internazionale di Rapallo, significativamente danneggiato dalle mareggiate dell’ottobre 2018. I lavori per la ricostruzione del porto avranno anche lo scopo di mettere in sicurezza l’abitato e l’area marina di Rapallo.

Il carico di lavoro complessivo del Gruppo ha raggiunto il 30 giugno 2020 il livello di euro 37,9 miliardi, di cui euro 28,0 miliardi di backlog (euro 29,5 miliardi al 30 giugno 2019) ed euro 9,9 miliardi di soft backlog (euro 3,6 miliardi al 30 giugno 2019) con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2027. Il backlog ed il carico di lavoro complessivo garantiscono rispettivamente circa 4,8 e 6,5 anni di lavoro se rapportati ai ricavi sviluppati nell’esercizio 2019.

Del totale carico di lavoro del Gruppo, al lordo dei consolidamenti tra i settori, il settore Shipbuilding rappresenta il 94% del carico di lavoro del Gruppo (94% nel primo semestre 2019), il settore Offshore e Navi speciali pesa per il 3% (3% nel primo semestre 2019) mentre il settore Sistemi, Componenti e Servizi per il 7% (5% nel primo semestre 2019).

Investimenti

Gli investimenti effettuati nel corso dei primi sei mesi del 2020 ammontano a euro 122 milioni, di cui euro 25 milioni in Attività immateriali (euro 7 milioni per progetti di sviluppo) ed euro 97 milioni in Immobili, impianti e macchinari. L’incidenza degli investimenti sui ricavi sviluppati da parte del Gruppo è pari al 5,2% nei primi sei mesi del 2020 rispetto al 3,5% nei primi sei mesi del 2019. Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari effettuati nei primi sei mesi del 2020, sebbene condizionati dai rallentamenti dovuti agli effetti generati dal COVID-19, sono andati in continuità con quanto avviato negli anni precedenti e hanno riguardato principalmente: i) il proseguimento delle attività di adeguamento delle aree operative e delle infrastrutture di alcuni stabilimenti italiani ai nuovi scenari produttivi, ii) l’incremento degli standard di sicurezza degli impianti, delle attrezzature e degli edifici e iii) la prosecuzione delle attività per l’incremento dell’efficienza dei processi produttivi dei cantieri di Vard Tulcea e Braila, propedeutica sia alla costruzione degli scafi che al programma pluriennale di realizzazione di tronconi e sezioni preallestite di navi da crociera a supporto del network produttivo di Fincantieri.

Organici

Gli organici sono passati da 19.823 unità (di cui 9.334 in Italia) al 31 dicembre 2019 a 19.668 unità (di cui 9.522 in Italia) al 30 giugno 2020. Tale decremento è principalmente riconducibile alla riduzione dell’organico di Vard sia in Norvegia a seguito della chiusura dei cantieri di Aukra e di Brevik che in Romania quale frutto delle azioni di efficientamento intraprese dal Gruppo.

Consegne

Nella tabella che segue sono riportate le consegne previste per le unità in portafoglio per le principali aree di business, suddivise per anno.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per il secondo semestre dell’anno, si prevede che i volumi produttivi dei cantieri italiani del Gruppo possano tornare in linea con quelli ante COVID-19. In ambito Cruise, la Società sarà impegnata nella consegna di 3 unità le cui date sono state riprogrammate rispetto a quelle contrattuali a seguito del fermo produttivo. In ambito Militare, proseguono i programmi in corso con il Ministero della Difesa del Qatar e per il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana, con l’obiettivo di recuperare sostanzialmente entro l’anno l’attività produttiva persa nei mesi di lockdown. Le attività produttive dei cantieri esteri non sono state interrotte, in coerenza con le disposizioni delle autorità governative locali, sebbene si sia riscontrato un moderato rallentamento delle attività produttive che si prevede di recuperare nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda il settore delle crociere, mentre negli Stati Uniti il CDC (Center for Disease Control and Prevention) ha esteso il “no-sail order” fino al 30 settembre 2020, le società armatrici con rotte in mari non soggetti alle direttive statunitensi hanno già ripreso le attività o sono in procinto di riprenderle. Tra questi, Ponant, attraverso il brand Paul Gauguin, ha ripreso le attività in data 15 luglio nei mari della Polinesia Francese e a Tahiti; altresì, il brand Aida del Gruppo Carnival ha annunciato che le attività riprenderanno in Germania a partire da agosto.

Si evidenzia come, nel corso delle ultime settimane, le principali società armatrici abbiano univocamente manifestato l’intenzione di non cancellare alcun ordine in essere, privilegiando l’ingresso nella loro flotta di nuove navi a discapito di quelle meno efficienti.

Una flotta più performante consentirà agli armatori di implementare le nuove misure di sicurezza sanitaria, di generare un maggior ritorno sugli investimenti anche efficientando le spese operative e di adempiere al contempo alle sempre più stringenti normative ambientali.

A riprova delle prospettive di ripresa del settore crocieristico, giova ricordare che secondo un recente sondaggio condotto da UBS a maggio, l’85% dei crocieristi ha dichiarato la propria intenzione di voler ancora viaggiare sulle navi da crociera, nonostante l’emergenza sanitaria che ha colpito il settore[1]. Altresì, le principali società armatrici hanno reso pubblici i dati sulle prenotazioni per l’anno 2021, evidenziando un positivo trend di ripresa che riporta il mercato ai livelli storici.

Con riferimento agli scenari di medio-lungo termine, il Gruppo sarà impegnato nello sviluppo dell’ingente carico di lavoro ad oggi acquisito e nella conversione in ordini fermi del consistente soft-backlog. Il Gruppo altresì, seppure in un contesto globale e di mercato sfidante e pesantemente condizionato dalla diffusione della pandemia COVID-19, ha mantenuto la sua capacità di acquisire nuovi ordini nei settori core e di cogliere ulteriori opportunità di diversificazione. Tale capacità, unita al perseguimento dell’obiettivo di conservazione dell’attuale carico di lavoro, fa ritenere allo stato attuale che il Gruppo potrà tendenzialmente tornare ai livelli di crescita e marginalità incorporati nell’attuale portafoglio ordini.

Alla luce di quanto sopra, il Piano Industriale 2020-2024 sarà finalizzato non appena sarà possibile un’analisi più puntuale delle ripercussioni nel medio-lungo termine delle conseguenze dell’emergenza COVID-19 sul contesto macroeconomico e sui comparti operativi in cui il Gruppo opera.

Andamento dei settori

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Shipbuilding al 30 giugno 2020, sono pari a euro 2.031 milioni e in riduzione del 17,5% rispetto al primo semestre 2019 principalmente per effetto dello slittamento dei programmi produttivi a seguito del fermo dei cantieri italiani del Gruppo che ha portato ad un mancato riconoscimento dei ricavi nel semestre per euro 740 milioni. I ricavi del periodo si riferiscono per euro 1.504 milioni all’area di business delle navi da crociera (euro 1.730 milioni al 30 giugno 2019) con un decremento del 13,1% che sconta anche l’effetto negativo della variazione del cambio Euro/Corona Norvegese (circa euro 28 milioni) generato dalla conversione dei bilanci delle controllate norvegesi, e per euro 526 milioni all’area di business delle navi militari (euro 723 milioni al 30 giugno 2019) con un decremento del 27,3% che ha beneficiato della variazione positiva del cambio Euro/Usd (circa euro 6 milioni) derivante dalla conversione dei bilanci delle controllate statunitensi.

L’andamento dei ricavi dell’area di business delle navi da crociera riflette da un lato l’accelerazione produttiva dei primi mesi del 2020, resa necessaria dallo sviluppo dell’ingente carico di lavoro e dalle consegne programmate, e dall’altro il fermo produttivo nei cantieri italiani del Gruppo indotto dall’emergenza COVID-19 e la graduale ripresa produttiva a partire dal 20 aprile 2020.

La riduzione dei ricavi dell’area di business delle navi militari riflette da un lato lo slittamento dell’avanzamento delle attività di costruzione relative alle commesse per il Ministero della Difesa del Qatar e per il rinnovo della flotta della Marina Militare italiana, a seguito della sospensione e del rallentamento dell’attività produttiva in Italia, e dall’altro il maggior contributo della controllata FMG, impegnata nello sviluppo del programma LCS e del programma Foreign Military Sales tra gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita.

EBITDA

L’EBITDA del settore al 30 giugno 2020 è pari a euro 115 milioni (euro 239 milioni al 30 giugno 2019), con un EBITDA margin del 5,7% (9,7% al 30 giugno 2019). La marginalità del settore risente del minore avanzamento della costruzione di navi  cruise e dei programmi militari in Italia a seguito dello slittamento dei programmi produttivi che ha portato ad un mancato riconoscimento dell’EBITDA per circa euro 48 milioni. Si segnala che il Cruise di Vard risulta sostanzialmente in pareggio in linea con il piano di ristrutturazione della controllata avviato nel corso del 2019, da cui è conseguita anche la revisione della stima dei costi a finire delle commesse in portafoglio.

Consegne

Le navi consegnate nel periodo sono:

  •  “Seven Seas Splendor”, la seconda unità per il cliente Regent Seven Seas Cruises, brand del gruppo Norwegian Cruise Line, presso lo stabilimento di Ancona;
  •  “Scarlet Lady”, la prima di quattro navi per l’armatore Virgin Voyages, nuovo operatore del comparto crocieristico, presso lo stabilimento di Sestri Ponente;
  • “Le Bellot”, la quinta unità cruise per il cliente Ponant presso lo stabilimento di Soviknes (Norvegia);
  •  una unità fishery per il cliente Finnmark Havfiske AS presso lo stabilimento di Soviknes (Norvegia);
  • LCS 19 “St. Louis”, la decima unità per la US Navy, nell’ambito del programma LCS, presso lo stabilimento statunitense di Marinette (Wisconsin).

OFFSHORE E NAVI SPECIALI

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Offshore e Navi speciali al 30 giugno 2020 ammontano a euro 228 milioni, in decremento del 2,6% rispetto ai primi sei mesi del 2019 (euro 234 milioni), e riflettono l’impatto negativo derivante dalla variazione del cambio Euro/Corona Norvegese (euro 19 milioni) dovuto alla conversione dei bilanci delle controllate norvegesi.

EBITDA

L’EBITDA del settore al 30 giugno 2020 è negativo per euro 1 milione (negativo per euro 33 milioni al 30 giugno 2019), con un EBITDA margin del -0,4% (-13,9% al 30 giugno 2019). Il sostanziale pareggio dell’EBITDA nel primo semestre 2020 evidenzia gli effetti del piano di ristrutturazione, avviato dal management del Gruppo nel corso del 2019, da cui è conseguita anche la revisione dei costi a finire delle commesse in portafoglio e il ridimensionamento della capacità produttiva che ha visto la chiusura di due cantieri norvegesi di Aukra e di Brevik e l’uscita dal business della costruzione delle navi di piccola dimensione per i settori fishery e dei mezzi di supporto (support vessels) alle fishery farms per concentrare la produzione su settori maggiormente remunerativi.

 

Consegne

Le consegne del periodo sono state:

  • 1 unità OSCV (Offshore Subsea Construction Vessel) alla società armatrice Island Offshore AS presso il cantiere di Brevik (Norvegia);
  •  1 unità fishery consegnata presso il cantiere di Brattvåg (Norvegia) alla società armatrice Nergard Havfiske AS;
  • 2 unità ferry consegnate presso il cantiere di Langsten (Norvegia) alla società armatrice Boreal Sjø AS;
  •  1 unità aqua consegnata presso il cantiere di Langsten (Norvegia) alla società armatrice Remøybuen AS.

Ricavi e proventi

I ricavi del settore Sistemi, Componenti e Servizi, pari a euro 392 milioni (+5,7% rispetto al primo semestre 2019), confermano il trend di crescita, nonostante l’impatto di circa euro 120 milioni di slittamento dei ricavi derivante dal fermo produttivo di alcune attività in Italia, grazie al contributo derivante da Fincantieri Infrastructure, impegnata nella ricostruzione del ponte sul fiume Polcevera a Genova e allo sviluppo delle attività dell’informatica e dell’elettronica conseguente all’acquisizione del Gruppo INSIS. L’acquisizione, avvenuta nel luglio 2019, si inquadra nel disegno di sviluppo di un polo di eccellenza di sistemi elettronici e software nei settori della difesa e civile.

EBITDA

L’EBITDA del settore al 30 giugno 2020 è pari a euro 24 milioni (euro 39 milioni al 30 giugno 2019) con un EBITDA margin che si attesta al 6,0%. La diminuzione della marginalità è dovuta allo slittamento dei programmi produttivi con una mancata contribuzione di EBITDA, per euro 17 milioni, oltre che al diverso mix di prodotti e servizi venduti nel periodo rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.

Le Altre attività includono principalmente i costi di Corporate per le attività di indirizzo, controllo e coordinamento che non sono allocati agli altri settori.

Altre informazioni

Altri eventi significativi del periodo

Il 14 gennaio 2020 si è tenuto il primo Consiglio di amministrazione di Naviris, la joint venture 50/50 tra Fincantieri e Naval Group. Questa partnership consolida il desiderio condiviso delle due società di costruire un futuro di eccellenza per l’industria navalmeccanica e per le Marine. A Giuseppe Bono è stata assegnata la Presidenza ed Hervé Guillou è membro del Consiglio di Amministrazione. Durante il vertice franco-italiano di Napoli del 27 febbraio 2020 è stato firmato un accordo intergovernativo che ribadisce il pieno sostegno di Francia e Italia alla joint venture. Questo accordo rende pienamente operativa l’alleanza di lungo periodo avviata dai due gruppi industriali.

In data 24 gennaio 2020, Fincantieri e il Ministero della Difesa del Qatar, attraverso Barzan Holdings, società posseduta al 100% dal Ministero della Difesa del Qatar, hanno firmato a Doha un Memorandum of Understanding (MoU) volto a rafforzare la partnership strategica attraverso la valutazione e gli studi di nuove tecnologie e capacità, che potrebbe portare alla futura acquisizione di nuove unità già nel 2020.

Il 24 febbraio 2020 Marakeb Technologies, provider di soluzioni di automazione leader di settore, e Fincantieri hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per esplorare opportunità di collaborazione nel campo dell’automazione.

In data 6 marzo 2020, Cassa Depositi e Prestiti, Eni e Fincantieri, a conferma del comune impegno nel percorso di transizione verso la decarbonizzazione e per la sostenibilità ambientale, hanno firmato un Protocollo di intesa per lo sviluppo di progetti congiunti nell’ambito dell’economia circolare, volti a individuare e implementare soluzioni tecnologiche per fronteggiare in modo sinergico il fenomeno del marine litter, che compromette l’ecosistema marino e costiero principalmente a causa dei rifiuti plastici galleggianti e delle microplastiche. L’intesa è stata siglata con l’obiettivo di studiare e sviluppare tecnologie per la raccolta dei rifiuti dispersi in mare e lungo le coste e utilizzarli per generare prodotti per la mobilità e applicazioni industriali.

Il 10 marzo 2020, Fincantieri Infrastructure ha varato in quota il nuovo maxi impalcato di acciaio da 100 metri. Il ponte il cui profilo ricorderà la carena di nave così come progettato da Renzo Piano ha scavalcato il torrente Polcevera. Nella seconda metà del mese è stata varata anche l’ultima maxi-campata da 100 metri che ha portato il nuovo ponte di Genova a scavalcare la ferrovia.

In data 13 marzo 2020 Fincantieri, a seguito del manifestarsi del fenomeno epidemiologico Coronavirus e in applicazione dei provvedimenti che il Governo ha progressivamente messo in campo, ha deciso di sospendere le attività produttive nei siti italiani del Gruppo dal 16 al 29 marzo.

In data 26 marzo 2020 Fincantieri, pur avendo posto in essere tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza dei propri dipendenti, ha deciso di proseguire la sospensione dell’attività lavorativa degli stabilimenti e delle sedi fino alla data indicata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo. A tal fine, Fincantieri e le Organizzazioni Sindacali FIM – FIOM – UILM nazionali, hanno sottoscritto un accordo che prevede la possibilità di utilizzare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per il personale di tutti i siti aziendali. Nel periodo interessato dalla CIGO, si sono comunque svolte le attività di carattere manutentivo degli impianti e dei servizi essenziali dei siti, nonché di direzione e gestione strettamente necessarie ai correnti adempimenti dell’impresa, ove possibile applicando lo strumento dello smart working, e per lo svolgimento delle attività propedeutiche alla ripresa produttiva.

Il 28 aprile 2020 a Genova è stato effettuato il varo in quota dell’ultima campata in acciaio del ponte sul fiume Polcevera alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, del Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e del Sindaco della città di Genova e Commissario per la ricostruzione Marco Bucci.

In data 5 maggio 2020 nel quadro della convenzione per la promozione e il finanziamento di attività didattico-sperimentali in ambito navale, firmata lo scorso novembre dal Magnifico Rettore dell’Università di Genova, Paolo Comanducci, e da Giuseppe Bono, Amministratore Delegato del Gruppo Fincantieri, le parti hanno sottoscritto le convenzioni per avviare quattro progetti di Dottorato, della durata di tre anni ciascuno. L’iniziativa prevede un investimento complessivo da parte di Fincantieri di oltre 250.000 euro, relativo al completamento dei progetti.

Il 19 maggio 2020, Fincantieri ha annunciato di aver ultimato lo sviluppo di un’innovativa famiglia di tunnel thruster dedicata specificatamente al mercato cruise, che stabilisce un nuovo stato dell’arte rispetto ai requisiti peculiari dell’applicazione tra cui silenziosità, efficienza, affidabilità e sostenibilità ambientale.

In data 3 giugno 2020, l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e quello di Fincantieri, Giuseppe Bono, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) che estende la collaborazione nel campo della Ricerca e Sviluppo avviata tra le due società italiane nel 2017.

Il 4 giugno 2020, Naviris ha firmato con OCCAR, l’Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti, il primo contratto di R&T (research and technology) per un programma di 5 progetti di ricerca, che sarà la base della cooperazione a lungo termine tra Fincantieri e Naval Group. Naviris, prime contractor, coordinerà le attività tecniche affidate alle due società e avrà la proprietà intellettuale di tutti i risultati della ricerca sviluppata.

Principali eventi successivi al 30 giugno 2020

In data 2 luglio 2020 il Gruppo, attraverso la controllata Insis, ha acquisito una quota di maggioranza del capitale di Support Logistic Services S.r.l., società con sede a Guidonia Montecelio (Roma), specializzata nella realizzazione, installazione e manutenzione di sistemi di comunicazione satellitare, sistemi radar e di comunicazione radio, per applicazioni in ambito militare e civile.

Il 10 luglio 2020, è stata consegnata nel cantiere di Søviknes, in Norvegia, “Le Jacques Cartier”, ultima unità cruise della serie Explorer per l’armatore Ponant. In soli due anni, sono state consegnate tutte le sei unità della serie, interamente costruite presso i cantieri norvegesi di VARD.

In data 22 luglio 2020, Naviris ha firmato il contratto con OCCAR (Organizzazione europea per la cooperazione in materia di armamenti) relativo allo studio di fattibilità per l’ammodernamento di mezza vita (mid-life upgrade – MLU) dei quattro cacciatorpediniere classe Horizon. Naviris opererà in stretta collaborazione con i suoi partner industriali Fincantieri, Naval Group, Leonardo, Thales, Eurosam, MBDA e Sigen.

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