Skip to content

uliano fim stellantis

Cosa penso dei piani italiani di Stellantis. L’intervento di Uliano (Fim-Cisl)

Per il segretario generale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, l’obiettivo da raggiungere è la saturazione degli impianti che per mantenere occupazione deve salire almeno a 1 milione. Traguardo che si deve raggiungere entro 2030. Bene i piani di Stellantis per l'Italia ma resta alta la preoccupazione per gli ammortizzatori sociali

L’incontro di ieri rappresenta un momento di svolta nei rapporti con l’azienda dopo l’uscita dell’ad Tavares da Stellantis. Le novità emerse a partire dalla piattaforma small rappresenta un elemento di certezza sulle prospettive e sui volumi a cui si aggiungono novità legate all’ibridizzazione dei modelli e l’impegno sull’indotto.

COSA CAMBIA PER POMIGLIANO E MIRAFIORI

Al piano industriale precedente da noi giudicato insufficiente, hanno aggiunto la nuova piattaforma small con 2 nuovi modelli a Pomigliano dal 2028 a largo consumo. La nuova 500e a Mirafiori in aggiunta alla 500 ibrida.

I PROGETTI PER MELFI, ATESSA, CASSINO

Vengono ibridizzate le auto previste nelle versioni elettriche tra il 2025 e 2026 a Melfi, portando l’offerta a 7 modelli. E’ stato annunciato ad Atessa la nuova gamma large sui veicoli commerciali. A Cassino vengono sviluppate anche le versioni ibride delle full electric previste su Stelvio e Giulia e in aggiunta al nuovo top di gamma sempre su piattaforma large.

LE INCOGNITE SU MASERATI

Su Modena verrà lanciata la collaborazione con “Motor valley” per il lancio del progetto alto di gamma. Su quest’ultimo chiederemo all’azienda dei momenti di verifica e di analisi puntuale. Mentre su Maserati non ci sono state chiarimenti da parte dell’azienda, oggi siamo sotto le 10 mila unità vogliamo capire quale piano l’azienda ha per questo importante marchio e quanto incida sugli stabilimenti di Modena, Mirafiori e Cassino.

L’ALLARME AMMORTIZZATORI

Abbiamo una situazione rispetto agli ammortizzatori drammatica. Entro il prossimo anno finiranno per la quasi totalità dei siti servono certezze di coperture per questi lavoratori.

Urge la necessità di verificare il rapporto con i grandi fornitori presenti nel nostro Paese sui quali si rischia come sta avvenendo con Stellantis in rientro delle produzioni nei paesi d’origine.

E LA GIGAFACTORY DI TERMOLI?

Resta fondamentale la questione sulla giga factory ACC di Termoli, senza questo importante investimento resta incerto il futuro, tra l’altro su Termoli vogliamo sapere finché non parte la giga-factory quali motori verranno costruiti anche il fatto che sulle fabbriche di motori servono più certezze rispetto al futuro e comprendere l’impatto sulle motorizzazioni ibride per Termoli.

L’impatto sui volumi si avrà dal 2026 a seguito dei nuovi lanci, si raggiungeranno le 750.000 produzione del 2023. L’obiettivo da raggiungere per noi è la saturazione degli impianti che per mantenere occupazione deve salire almeno a 1 milione obiettivo che si deve raggiungere entro 2030.

Torna su