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Mirafiori

Come si elettrizzerà Fca. L’intervento di Bentivogli (Fim-Cisl)

Su ibrido ed elettrico Fca è in ritardo, ma la giornata di oggi è un importante segno della volontà di recuperare questo gap. L'intervento di Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl

Oggi presso lo stabilimento Fca di Mirafiori, storica fabbrica della Fiat che compie 80 anni, è stata inaugurata l’installazione del primo robot per la nuova linea della Fiat 500 full-electric Bev, battery electric veichle.

Un momento di straordinaria importanza perché segna definitivamente lo spartiacque verso produzioni di auto più sostenibili. La 500 full-elettric sarà la prima vettura elettrica del gruppo Fca progettata, industrializzata e prodotta in Italia che fa parte del piano di investimenti da 5.5 miliardi già illustrato dal gruppo.

Oggi, di fatto, avviene l’inaugurazione della linea di produzione, con installazione dei primi robot cooperativi Comau: 700 milioni di investimenti, 1.200 lavoratori coinvolti, che avrà il suo avvio produttivo nel secondo trimestre 2020 e produrrà 80.000 vetture all’anno. L’annuncio di oggi avviene dopo quelli della Jeep Compass a Melfi e l’Alfa Romeo Tonale a Pomigliano.

Il debutto ufficiale della 500 elettrica dovrebbe avvenire in occasione del Salone dell’auto di Ginevra che si terrà nel mese di marzo del 2020. La sua produzione, accanto a quella della Maserati Levante, è una risposta importante alle nostre richieste sindacali per consentire il ritorno al lavoro di migliaia di lavoratori che sono ancora nel guado degli ammortizzatori sociali.

È necessario accelerare gli investimenti anche sugli altri stabilimenti, come quelli di Cassino, Grugliasco e della stessa Pomigliano, per consentire il pieno rilancio del settore automotive in Italia, settore che da lavoro, nel nostro paese, a circa 250 mila lavoratori. Su ibrido ed elettrico Fca è in ritardo, ma la giornata di oggi è un importante segno della volontà di recuperare questo gap.

Importante, inoltre, la comunicazione di Fca su nuovi modelli di Maserati, a cominciare dal rinnovo della Levante e di altri prodotti. Tra il 2019 e il 2021, i 5,5 miliardi di investimenti porteranno, in totale, 13 nuovi modelli, insieme all’elettrificazione di tutta la gamma con 12 versioni, nonostante un contesto difficile, e un mercato ancora debole.

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