Sfrecciano le vendite di auto a batteria a novembre. Mentre il mercato dell’auto è in crisi causa Covid, le vendite di veicoli elettrici fanno registrare numeri record.
LE VENDITE
Partiamo dai numeri. Nel mese di novembre si sono state effettuate 9.722 unità di auto elettriche (sia BEV, vale a dire di auto con batteria elettrica che PHEV, di auto ibride plug-in) rispetto alle 2.892 di Ottobre. Nel 2020, si tratta del dato sin qui più alto, in un contesto di mercato generale dell’auto, per il mese di novembre, che fa registrare un dato negativo di riduzione del 9% rispetto al novembre dell’anno scorso (con un consolidato 2020 di -28,93% rispetto al 2019). A snocciolare i numeri è il report Analisi di Mercato riportato da Motus-E, un’associazione costituita da operatori industriali, mondo accademico e associazionismo con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso il dialogo con le Istituzioni, il coinvolgimento del pubblico e programmi di formazione e informazione.
SCHIZZA LA QUOTA DELLE ELETTRICHE
Le vendite del 2020 fanno schizzare la quota delle elettriche al 7% nel mese di novembre e un 3,66% sul consolidato annuo (contro gli 0,87% consolidato allo stesso mese nel 2019). Le full-electric arrivano da sole arrivano al 2% sul consolidato, costituendo ancora il 55% del mercato delle auto sotto i 60 gCO2/km.
LE IBRIDE PLUG-IN
Crescita a doppia cifra per le ibride plug-in, nel mese di novembre: +274%, rispetto al 156% delle auto a batteria.
LA GIUSTA STRADA?
“I numeri delle immatricolazioni auto di novembre 2020 rafforzano la convinzione che la strada che stiamo percorrendo sia quella giusta e che bisogna lavorare per sostenere una domanda che esiste, è reale e in netta e costante crescita. C’è comunque tanto da lavorare, tutti insieme, per realizzare in Italia una rete di ricarica degna di un paese importante e offrire servizi diversificati e di qualità agli utenti, e c’è da sostenere ancora per qualche anno un mercato che presto camminerà sulle proprie gambe”, commentano da Motus-E, che prevede che entro fine anno l’immatricolato potrebbe superare l’asticella delle 30.000 unità.