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Daimler

Come sbandano (ancora) i conti di Daimler

L'articolo di Giusy Caretto

Tempo di tagli in casa Daimler AG. Il gruppo che controlla, tra gli altri, Mercedes ha nuovamente tagliato le stime per il 2019, per via di nuovi costi dovuti al richiamo di alcune vetture di airbag difettosi e accantonamenti dovuti al dieselgate.

NUOVI TAGLI

Secondo le nuove stime, il costruttore automobilistico prevede al 2019 guadagni “significativamente” sotto la cifra registrata lo scorso anno. A maggio, l’azienda guidata dal nuovo amministratore delegato Ola Kallenius aveva già tagliato e stime, l’utile dell’anno sarebbe dovuto restare piatto rispetto agli 11,1 miliardi dello scorso anno.

AIRBAG DIFETTOSI

Il nuovo taglio, come spiega Bloomberg, nasce dalla necessità di dover gestire il richiamo di numerose vetture a causa di airbag difettosi. Il più grande produttore di auto di lusso del mondo, infatti, affronterà 1,1 miliardi di euro di spese per il ritiro dei veicoli dotati di airbag Takata, fornitore giapponese.

Il problema è annoso: tutto sarebbe iniziato, infatti, qualche anno fa (si sono verificati incidenti mortali). In queste settimane l’azienda tedesca avrebbe scoperto nuovi potenziali problemi durante i test di laboratorio e ha deciso di richiamare i veicoli come misura precauzionale.

LO SCANDALO DIESELGATE

Gli airbag non sono gli unici problemi della casa tedesca. Daimler vede crescere anche le spese a 1,6 miliardi di euro per affrontare procedimenti legali e governativi a causa dello scandalo dieselgate. La Federal Motor Transport Authority ha ordinato il richiamo di 60.000 vetture diesel Mercedes Benz GLK 220.

RIMODULARE I COSTI

Questa annunciata in queste ore è la seconda riduzione delle stime da quando l’amministratore delegato Ola Kallenius è alla guida di Daimler: sicuramente tutto questo si tradurrà in una nuova strategia industriale per aumentare la riduzione dei costi e ripristinare la redditività.

L’AFFONDO IN BORSA

La notizia ha fatto sbandare anche il titolo: le azioni sono calate fino al 4,5%.

UN’INDUSTRIA CHE SOFFRE

Se è vero che Daimler sembra avere la peggio, è anche vero che a soffrire è tutta l’industria automobilistica tedesca. Come scrive Bloomberg, infatti, anche le altre case automobilistiche hanno visto deteriorarsi i loro conti.

Le case devono affrontare, in questi mesi, una serie di problemi, dal passaggio costoso alle auto elettriche e auto-guida, alla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che ha influenzato le vendite, dal momento che alcuni dei maggiori siti di produzione siedono negli Stati Uniti e spediscono le loro macchine in Asia.

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