COME SARA’ IL NUOVO PONTE MORANDI A GENOVA
Il Ponte Morandi, crollato il 14 agosto sotto la gestione di Autostrade per l’Italia provocando la morte di 43 persone e numerosi feriti, sarà sostituito da un viadotto classico con un impalcato che poggia su piloni esili. Nella forma ricorda lo scafo tondeggiante di una imbarcazione e avrà 43 torri faro lungo la sede stradale in ricordo delle vittime. Sarà a sei corsie e avrà un passaggio pedonale. Resta fuori Autostrade, come aveva detto il ministro Di Maio subito dopo la tragedia. Il bordo del Ponte sarà poi caratterizzato da una consistente barriera protettiva antivento, nell’ambito di un disegno che integra anche un sistema di approvvigionamento energetico fotovoltaico.
I DETTAGLI TECNICI
“Il Ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1100 m, costituita da 20 campate. Il progetto prevede 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passa da 50 a 100 metri.”, è scritto nel comunicato stampa di Salini-Impregilo e Fincantieri.
LA NEWCO DI SALINI-IMPREGILO E FINCANTIERI
Nasce PERGENOVA la società che ricostruirà il ponte Morandi crollato il 14 agosto scorso. La newco è stata costituita da Salini Impregilo e da Fincantieri attraverso la sua controllata Fincantieri Infrastucture, specializzata nella progettazione, costruzione ed installazione di progetti infrastrutturali. Nei prossimi giorni saranno rese note le quote e gli organi sociali. Il nuovo ponte parte dal progetto donato da Renzo Piano a Genova, la sua città, e sarà completato in 12 mesi, dal momento in cui l’area verrà resa disponibile, dopo il completamento delle attività di demolizione.
IL RUOLO DI ITALFERR
Anche se nel comunicato di Salini-Impregilo e Fincantieri, non vi è traccia dell’informazione, stato affidato a Italferr, società di ingegneria e progettazione del gruppo FS Italiane, lo sviluppo della progettazione esecutiva della ricostruzione del viadotto Polcevera di Genova. La progettazione della società del Gruppo FS Italiane sarà basata sull’idea architettonica elaborata dallo studio Renzo Piano, sottolinea una nota di Ferrovie. La società di ingegneria inizierà a lavorare nell’immediato alla progettazione esecutiva del nuovo ponte, in modo da rispettare il cronoprogramma e terminare il completamento strutturale dell’opera entro la fine del 2019, così come è stato definito dalle imprese aggiudicatarie, Salini Impregilo e Fincantieri
CHE COSA FA ITALFERR
Le attività per la ricostruzione del viadotto Polcevera – aggiunge Italferr – seguono quelle già svolte e quelle in corso d’opera da parte di Italferr in tutto il mondo. Fra questi, si segnalano in Italia il Ponte strallato sul fiume Po sulla linea AV Milano – Bologna, il Ponte metallico della linea Bologna-Venezia che scavalca l’autostrada A14. A livello internazionale, in India l’Anji Khad Bridge, ponte lungo 750 metri, in Serbia a Novi Sad il Ponte di Zezely sul fiume Danubio e in Siria il Ponte per la linea ferroviaria al Tabeje-al Bookamal sul fiume Eufrate. Progetti di grossa complessità infrastrutturale che hanno permesso a Italferr di consolidare il proprio know-how ingegneristico e di competere con le più importanti società di progettazione, rappresentando l’eccellenza italiana nel mondo.
LE STILETTATE DELLA STRUTTURA COMMISSARIALE
Il nuovo viadotto di Genova sarà realizzato sullo stesso tracciato del Ponte Morandi ma “con i necessari adeguamenti normativi alla selezione dell’impalcato ed ai raggi di curvatura degli svincoli e delle immissioni”, scrive la struttura commissariale spiegando che “il principio progettuale à quello della semplicità: il Ponte dovrà avere una presenza discreta e sobria, rinunciando ad una monumentalità autoreferenziale. Per ottenere una sezione ridotta dell’impalcato verranno realizzati numerosi appoggi”.